Le merendine, l’isolamento e le varie opportunità

25 Luglio, 2020
Tempo di lettura: 4 minuti

Il mercato

Il mercato degli snack e delle merendine ai cereali, al cioccolato, refrigerate e non, ha conquistato, fino alla recente crisi epidemica, una forte penetrazione nelle famiglie. I consumi sono in sensibile e continua crescita, specie per gli snack da forno, cioè merendine e biscotti. E’ noto che l’alto contenuto di grassi saturi idrogenati, di zuccheri, di additivi, determina un alto indice calorico, inoltre i coloranti attraggono i bambini che consumano gli snack anche per i colori brillanti e vistosi.

Il MOSH

Sappiamo che la qualità di questi alimenti è di scarso livello, ma non solo, abbiamo una sorpresa, un contaminante che si trova in queste confezioni chiamato MOSH, è stato rilevato in quantità elevate, in 20 su 29 snack analizzati. La nuova ricerca è stata condotta dal “Salvagente” leader nei test di laboratorio contro le truffe alimentari.

I MOSH sono contaminanti ubiquitari e la possibilità di incontrarli in tutta la filiera alimentare è molto alta. Alcuni alimenti rendono più semplice l’assorbimento degli idrocarburi degli oli minerali dalla confezione: prodotti con farine, riso o pane grattugiato, per le loro dimensioni, hanno una elevata superficie che permette una maggiore contaminazione di MOSH e MOAH (vedi). Gli idrocarburi di oli minerali MOSH e MOAH sono derivati dal petrolio greggio o da altre fonti provenienti da gas naturale.

Oli minerali nelle merendine

Gli oli minerali sono usati come coadiuvanti tecnologici e come lubrificanti e agenti di distacco durante i processi di cottura e confezionamento. Si trovano altresì nella carta riciclata usata per la produzione dei contenitori di cartone. La maggior parte dei cartoni deriva dai giornali che contengono oli minerali usati per la stampa che non si riescono a rimuovere durante il processo di riciclaggio. Il rischio di contaminazione non è tanto per il contatto quanto per l’alta volatilità degli idrocarburi, favorita da condizioni ambientali come una temperatura elevata.

Specialmente gli alimenti ricchi di grassi tendono a sciogliere e a concentrare gli idrocarburi migrati. In alcuni casi non si ha un effettivo controllo su queste contaminazioni specie per i prodotti a base di cacao ricavati e lavorati in aree subtropicali spesso in paesi con normative molto diverse da quelle europee.

Confinamento e consumi

Sembra appurato che in questo periodo ci sia un maggior consumo alimentare dovuto alla clausura domiciliare che comporta un aumento delle attività culinarie. Aver più tempo a disposizione sembra favorire anche le scelte e l’attenzione agli alimenti.
Le abitudini alimentari risultano invariate maggiormente nelle famiglie che hanno poca dimestichezza con la qualità degli cibi e fanno scelte massificate e condizionate dai messaggi pubblicitari e dalla comodità dei cibi confezionati e pronti al rapido consumo.

Olio di palma e Nutella

In molti prodotti è ancora presente l’olio di palma, come la popolare Nutella, molte invece hanno recepito le indicazioni e ne dichiarano vistosamente l’assenza. Questo rappresenta un minimo di tutela per il consumatore specie per quello meno attento e consapevole che a maggior ragione avrebbe un enorme bisogno di informazioni semplici e corrette.

Abbiamo parlato della conosciuta Nutella come esempio per evidenziare quanto sia difficile nonostante i consigli e le disposizioni arrivare a modificare i prodotti di questo genere, lo stesso succede comunque per le patatine fritte e tantissimi altri alimenti analoghi.

La Nutella della Ferrero è la crema spalmabile più consumata al mondo. Ogni anno se ne producono 350.000 tonnellate e in Italia l’83% delle famiglie ne acquista almeno una confezione, con una media annua di consumo pro capite di 1 kg.

Il mercato, la qualità dei prodotti e l’obesità infantile

La commercializzazione dei prodotti sembra prevalere sistematicamente sulla stima della qualità degli alimenti: non solo non c’è la tutela necessaria da parte degli organismi di controllo, ma c’è un atteggiamento di protezione dei mercati.
I risultati sono che l’obesità è in progressivo aumento nel mondo occidentale. Un bambino su tre nella fascia 6-9 anni in Italia è sovrappeso o obeso, il tasso maggiore di tutta l’Europa. Le famiglie del Centro e del Sud d’Italia, con livelli di istruzione e di reddito più bassi rispetto alla media nazionale, registrano un’incidenza maggiore del fenomeno. La maglia nera va ai bambini campani (oltre il 40% sono sovrappeso e obesi).

L’obesità è solo una conseguenza di un problema sanitario che produce patologie varie, da quelle autoimmunitarie, a quelle dismetaboliche e oncologiche. In questo momento è di massima importanza orientare la prevenzione primaria modificando i consumi. È necessario che il sistema immunitario sia efficiente per limitare l’insorgenza delle patologie acute e croniche.

Organi di informazione e autorità sanitarie

L’informazione, la pubblicità, il mainstream, producono guai enormi quando trascurano l’opportuna informazione e promuovono stili di vita insalubri.
Il consumo di merendine è un indicatore rilevante sull’atteggiamento alimentare della popolazione specie quella pediatrica. Questi fattori non possono essere trascurati dalle autorità, Ministeri, ISS, Società di Pediatria ecc. Ma non basta. Dobbiamo investire nell’educazione alimentare delle famiglie e nella formazione mirata dei medici, dei pediatri, del personale sanitario, degli insegnanti, etc.

Modificare la dieta

Si calcola che in Italia il 16% delle calorie introdotte pro-capite provengano da cibi ultralavorati (negli Usa il 48% in UK il 50%). Gli snack rientrano in questa area tipologica e vediamo nei soggetti intervistati che la spesa comprende molti cibi junk o processati: dalle patatine, ai piatti pronti, pizze surgelate, dolci a lunga conservazione, bevande gassate, etc.

Per far fronte all’incremento delle patologie metaboliche e croniche in generale è necessario modificare la dieta: adesso esistono più informazioni accessibili e durante il lockdown abbiamo avuto più tempo per farlo, per consumare alimenti di qualità e di provenienza locale e biologica. Vorremmo che questa pandemia possa essere stata anche una occasione per migliorare la qualità della vita e dei comportamenti alimentari e il tempo non disperso solo in una reclusione sterile e penosa ma a trovare più spazi per pensare alla propria salute.

I MOSH (Mineral Oil Saturated Hydrocarbons) rappresentano la categoria degli idrocarburi alifatici saturi, sono tipicamente composti da alcani lineari e ramificati, e da cicloalcani alchil-sostituiti.

I MOAH (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbons) rappresentano la categoria degli idrocarburi aromatici che possiedono da 1 a 4 anelli. Questi sono un gruppo molto più ampio e complesso rispetto ai MOSH, ma includono principalmente idrocarburi poliaromatici alchil-sostituiti.

SITOGRAFIA

http://www.massmarket.it/snackdolci.htm

https://www.iriworldwide.com/it-it/insights/publications/analisi-sui-mercati-di-merendine-e-snack-dolci-nel

Cibi lavorati: cosa sono e perché evitarli

MOAH e MOSH negli imballaggi alimentari

I coloranti fanno naufragare gli snack di frutta

http://www.nutrientiesupplementi.it/index.php/interviste/item/887-nutrizione-nei-pa- zienti-covid-19-a-pavia-esperienza-guida

http://blog.lalvearechedicesi.it/2018/10/11/cibi-processati-cosa-sono-e-perche-evi- tarli/

https://ilsalvagente.it/sfogliatore/new/?inf_contact_key=a7c2f80ed1d593- be880056044560977b09c74070ac2bf3cfa7869e3cfd4ff832#prj_58875491b0777/ilte- st/5000-02-07/20-21

https://www.merieuxnutrisciences.com/it/sicurezza-e-qualita-alimentare/food-testing/ analisi-negli-alimenti-di-3-mcpd-2-mcpd-glicidiolo-e-loro-esteri

https://www.prezzisalute.com/Salute/Recensioni_sanitari/Mellin_1.html#Composizio- ne

https://it.quora.com/In-quale-paese-del-mondo-si-consuma-più-Nutella

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2019/10/08/in-italia-un- bimbo-su-tre-sovrappeso-o-obeso-record-europeo_e61f1a3d-53ca-4cd9-a2af-5c- c7539697f7.html

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