Il coraggio dell’Essere

6 Novembre, 2021
Tempo di lettura: 3 minuti

Nasciamo con un’impronta, delle caratteristiche personali e un disegno di vita.
Un viaggio da compiere, ognuno con il proprio bagaglio.

Recentemente, mi è capitato di ascoltare casualmente alcuni discorsi, dove, persone diverse, si confrontavano rispetto al come riuscire a far carriera per avere un alto tenore di vita. Il successo. E mi sono chiesta se credessero fosse davvero quello il significato di “successo nella vita“, la loro più alta ambizione.

Il modo col quale si esprimevano nei discorsi, mi ha ricordato improvvisamente due film che ritengo siano la rappresentazione esatta degli antichi detti: ‘Vendere l’anima al diavolo’ e ‘Fare un patto col diavolo’, storie che evidenziano quanto l’uomo diventi debole quando si priva dei panni presenti nel suo bagaglio di nascita, vestendosi di compromessi, e quanto invece lo stesso uomo ritorni forte, nel momento in cui si rende conto di aver raggiunto sì “il successo materiale”, ma perdendo al contempo sè stesso e l’Amore. L’esatta condizione d’infelicità e perdita del senso dell’esistenza.

Ho pensato inoltre a tutte quelle persone che invece, aldilà del ritorno economico,  fanno della loro professione e delle loro scelte di vita una vera e propria missione a scopi umanitari e a difesa delle leggi universali nonché di sé stessi, del loro bagaglio.

     “La condizione essenziale per la conquista dell’Amore è il superamento del proprio narcisismo”.

Erich Fromm

Come ci insegna Erich Fromm, l’orientamento narcisistico serve a far sentire come realtà solo ciò che esiste dentro di noi. I fenomeni del mondo esterno non hanno realtà in se stessi, ma sono considerati solo dal punto di vista dell’utilità o del pericolo che rappresentano. Sulla base di ciò che sentiamo affine o pericoloso, dovremmo basare le scelte, assecondare le nostre  predisposizioni ed attitudini, contando sulle nostre risorse.

La sensibilità, la nostra parte sensibile, ci comunica con puntualità cosa sia affine o meno alla persona che siamo, alla nostra pelle, ed alle forze cosmiche che ci riflettono nel mondo. Cosa esista dentro di noi.

Al contrario, l’attuale tendenza, mira a non deludere le aspettative altrui, a discapito di inclinazioni e caratteristiche individuali,  oscurando per conseguenza la nostra identità, quella scintilla di Luce dalla quale proveniamo.

La mancanza della libertà nell’esprimere di sè stessi dovrebbe spingere a riflettere su quanto sia necessario ridimensionare l’adattamento, per non essere travolti in meccanismi malsani, nella competizione, nella rincorsa di qualcosa che sarà stato frutto solo del pensiero legato a false credenze… dell’Ego.
Una lotta continua a mascherare le nostre parti più deboli, per mantenere una certa apparenza e un distacco emotivo, una sorta di tendenza al nutrimento della trascuratezza, dell’anonimato e della freddezza.

Una persona vittima dell’Ego  avrà sempre sete d’attenzione perché si sarà impoverita nell’autostima, avrà perso la sua centratura, il contatto con sé stessa. Non si preoccuperà di chi potrebbe calpestare lungo la strada, pur di avanzare.

Ma non si possono ottenere veri obiettivi se non si assecondano i lati spontanei, naturali. Per l’anima, il mondo interiore, ‘farcela’, non vuol dire raggiungere gli obiettivi che si hanno in mente. Farcela, davvero, vuol dire far fiorire tutti i lati della personalità. Unirsi a far parte del Tutto.

Ecco che allora il significato di ‘impoverirsi’ ed ‘arricchirsi’ viene reinterpretato divenendo uno la conseguenza dell’altro. La vera ricchezza ci è stata donata alla nascita e se condivisa aumenta. Nasciamo con un disegno in accordo con un ordine universale. Ogni cosa che l’uomo fa in disaccordo con l’ordine universale non solo impedirà la sua evoluzione, ma gli presenterà il conto dell’impoverimento.

Impoveriti di noi stessi, come esseri spirituali, rimarremo con solo angoscia, mancanza, frustrazione, rabbia, inquietudine, tristezza. Isolamento. Tutto ciò che porta alla malattia.

Arriva un momento nell’evoluzione di ciascuna anima in cui la maggiore preoccupazione non è più la sopravvivenza del corpo fisico, bensì la crescita dello spirito; non più l’attaccamento al successo terreno ma la realizzazione del se’.”

Neale Donald Walsh

Mantenersi fedeli a Sè stessi, ai pensieri più elevati e non alle credenze, favorirà i processi di crescita e autoguarigione di corpo ed anima.

Ascoltare la voce interiore, prenderci cura con Amore, significa riconoscere l’Essere che siamo. In Natura.
Riflettori di Luce infinita, sempre presente.

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