Dott.ssa Ilaria Micheli

La buona salute è dei funamboli

23 Aprile, 2020
Tempo di lettura: 3 minuti

Il virus è in città, ma gli effetti sono diversi a seconda delle persone: qualcuno si ammalò gravemente, qualcuno in modo meno importante, altri non si ammalarono per nulla!

Questione di fortuna? Piuttosto questione di equilibri!

Se già il microbiologo Pasteur, nel 1800 aveva enunciato: “Il microbo è nulla, il terreno è tutto”, è facile capire che già all’epoca si era compreso come un sistema immunitario in equilibrio sia in grado di affrontare e risolvere condizioni patogene esterne. Il tutto senza compromettere la salute dell’individuo. Come già affrontato in un altro altro articolo, nel Patio di Lucille,  non basta il virus per fare la malattia, ma è necessario il terreno e la predisposizione dell’individuo ad ammalarsi.

Forse un po’ meno facile capire quali siano i fattori che spostano l’ago della bilancia del sistema immunitario. Quali fattori influiscono nel far passare una persona da una condizione di equilibrio ad una di squilibrio? E in quale momento l’agente patogeno trova la strada libera per recare danno alla salute? Il sistema immunitario, secondo diverse teorie e relative dimostrazioni è strettamente collegato alla psiche. La salute e la malattia dipendono dall’interazione tra corpo, psiche e ambiente sociale. Esiste infatti una branca ben specifica della medicina, la psiconeuroendocrinoimmunologia che studia la correlazione e l’interazione tra la psiche e il sistema immunitario.

Il ruolo del sistema nervoso simpatico

Sappiamo con certezza che la potenza del nostro sistema immunitario dipende anche dal nostro benessere generale e le funzioni delle difese sono collegate al sistema nervoso ed ormonale. Il dibattito tra le posizioni di Claude Bernard e Louis Pasteur continua ancora oggi e ci si chiede se per la malattia sono più importanti le condizioni del terreno, oppure gli agenti patogeni infettivi. Gli studi scientifici hanno dimostrato che questi ultimi sono responsabili dell’insorgere della malattia, solo quando il terreno è indebolito.

È noto che determinate parti del sistema nervoso simpatico possano controllare molti aspetti del sistema immunitario. L’interazione tra sistema nervoso e sistema immunitario è rappresentata da un flusso bidirezionale: il secondo può dunque modificare l’attività elettrica delle cellule nervose, liberando ormoni messaggeri come l’interferone e l’interleuchina. Oppure possono venire liberate sostanze che hanno effetto simile agli oppiacei, che leniscono il dolore.

È tutta questione di ritmo

Non vi pare inoltre che i nostri pensieri, le nostre abitudini e i nostri comportamenti possano influenzare il nostro stato di salute? L’uomo e la sua vita sono regolati da ritmi. Respiriamo, il cuore batte ad un suo ritmo, alternanza tra sonno e veglia, il ciclo della fecondità femminile, sono solo alcuni de tantissimi cicli che regolano la nostra vita. Tutto è eseguito ritmicamente, ordinato in ritmi e leggi cosmiche, come il giorno e la notte, i cicli lunari, quelli dei pianeti e delle stagioni.

Le necessità degli uomini di trovare il proprio ritmo è contrapposta alle esigenze di un mondo dominato dalla scienza e dalla tecnologia, basato sulla linearità, sulla ripetitività rigorosa. Tutto ciò ha effetti sul nostro orologio biologico interno, sul nostro ritmo di vita, quindi anche sulle nostre difese e sul nostro sistema immunitario. Rischiamo di uscire dal ritmo e perdere la misura. Prendere coscienza dei valori originari, che la natura ci ha donato, è una strada difficile da percorrere, ma per amore della nostra salute dovremmo intraprenderla.

Mens sana in corpore sano

L’espressione “Mens sana in corpore sano”, assume in questo contesto una concezione antica, ma tutt’altro che sorpassata. Il corpo e l’anima devono svilupparsi insieme e devono essere esercitati entrambi per mantenere lo stato di salute dell’individuo. Così come la definì Bircher Benner potremmo parlare di Salute dell’anima, quando l’equilibrio psico-fisico è realizzato e il nostro corpo fortificato dagli attacchi esterni.

Al contrario equilibri compromessi impediscono di trovare, con la giusta rapidità, la strada verso la guarigione.  In questo senso troviamo nella medicina omeopatica una nostra  grande alleata,  poiché essa ha come obiettivo supremo proprio ristabilire l’armonia dell’organismo considerato nella sua totalità. È il ruolo nel quale naturalmente si collocano le medicine energetiche come la medicina omeopatica e le altre strategie terapeutiche basate sull’uomo e sulla sua complessità.

1 commento

  1. Articolo molto interessante. Scritto in modo fluido e facilmente comprensibile. Bellissimo

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