Siamo fatti tutti dalla stessa materia. Rispondiamo alle forme che la natura progetta e costruisce da sempre. Così come lo sono le nostre creazioni collettive… come le città che costruiamo. Sono le forme dell’universo stesso che contiene tutto.
Mi piace pensare che tutto questo sia “magico”, nel senso che contiene la bellezza e la coerenza di quei giochi di prestigio che sappiamo apprezzare solo da bambini. Il fatto che le mie cellule rappresentano e rispettano le stesse regole che governano una pianta, una formazione geologica o una galassia mi fa sentire al sicuro. Sento di essere parte di un tutto interconnesso per principi, forme e sostanza. Quel tutto che custodisce e promuove la nostra esistenza.
Fino a qualche anno fa tutto questo era relegato al solo campo delle ipotesi, delle intuizioni di poche menti “illuminate”, che non avevano il conforto della prova scientifica. L’avvento della fisica quantistica e della matematica frattale sta lentamente e meravigliosamente svelando una nuova visione del tutto nel quale l’uomo è contenuto.
Illustrazioni tra scienza e arte
Sono i pensieri che la visione del lavoro di Evan Ingersoll mi ha suscitato. Ingersoll è un animatore ed illustratore scientifico. Si legge nel suo profilo: “In qualità di animatore scientifico e illustratore, aiuto i clienti che operano nei settori delle scienze della vita a comunicare idee complesse in modo accurato e meraviglioso.” Grazie al suo lavoro possiamo fare, per esempio, un viaggio meraviglioso all’interno di una cellula, cogliendone la complessità e la struttura organizzativa delle proteine, che molto si avvicina ad un panorama urbano visto a volo d’uccello.
Un lavoro che si svolge a cavallo tra scienza ed arte, capace di avvicinare chiunque a considerare le strutture della vita con un approccio sostanziale, uscendo dalla visione astratta che la maggioranza dei non addetti ai lavori ha delle cellule e degli elementi più piccoli del nostro mondo. Così per esempio dal suo sito è possibile vedere le bellissime immagini di anticorpi, e mondi infinitamente piccoli, che ci appartengono… quelle forme e quella materia di cui siamo fatti.