Le ricerche sull’acqua continuano a produrre risultati sorprendenti, grazie a scienziati come Vittorio Elia, Giuseppe Vitiello, Giuliano Preparata e Emilio Del Giudice (questi ultimi due purtroppo scomparsi), che hanno svolto e svolgono il loro prezioso lavoro di ricerca. I risultati da loro ottenuti sono importanti, ed aprono scenari del tutto nuovi. L’acqua è quel fondamentale elemento che, nonostante sia cosi importante per la vita, è per noi ancora troppo misterioso. Tuttavia alcune importanti novità iniziano a venire alla luce. Ne ritroviamo alcune in questa intervista a Roberto Germano fisico della materia, nella quale vengono illustrati i progressi nello studio dell’acqua e nella comprensione delle leggi che ne governano i comportamenti.
La ricerca condotta da Promete, azienda spin-off del CNR, ha portato ad un brevetto e segna importanti risvolti sulla comprensione dei fenomeni che governano questo elemento. Il video illustra con estrema chiarezza, l’importanza della scoperta sul tema, grazie anche all’esperimento ripreso all’inizio dell’intervista e raccontato dal dott. Roberto Germano.
I risultati di questa ricerca , come spiegato nel video, aprono nuove implicazioni anche nel campo della medicina omeopatica. Da ora in poi diventerà sempre più difficile asserire che l’Omeopatia sia acqua fresca, senza esporsi al rischio di rimediare magre figure. Infatti ciò che inizia ad emergere è la prova che non solo l’acqua omeopatica sia radicalmente diversa dall’acqua “fresca”, ma è altamente probabile che essa abbia delle qualità specifiche che in un futuro molto prossimo potranno essere scientificamente misurate. Questo perché stiamo imparando, grazie a scienziati che non sono direttamente collegati al mondo del farmaco o della salute, i meccanismi che regolano la materia. Dell’acqua stiamo cominciando a capire dove guardare e sopratutto cosa guardare.
Il bel video che vi proponiamo pubblicato su Pandora TV, che svolge un prezioso ruolo informazione indipendente, non ha lo scopo di avvalorare la tesi sull’efficacia della medicina omeopatica, di cui non ce bisogno, ma di allargare il campo della riflessione, verso un modo di guardare il mondo in maniera meno conservatrice, più possibilista e fondato sulla necessità di misurarci non solo su ciò che già comprendiamo, ma soprattutto su ciò che potrebbe aiutarci a migliorare le nostre conoscenze e di riflesso anche le nostre vite.