Io chi sono?
Questa domanda accompagna l’umanità da tempo immemore.
Io chi sono?
La domanda incessante del ricercatore che ha come materia di studio se stesso.
Io chi sono?
La domanda che si insinua nelle pieghe della quotidianità, nelle frattaglie di tempo,
la questione che pone il ‘dio delle piccole cose’ mentre si partecipa al Diario Psicofotografico.
Che cosa è il Diario Psicofotografico?
È un percorso autobiografico che usa parole e immagini per esplorare la propria esistenza, un tentativo di distillare ciò che resta delle tantissime parole e immagini in cui siamo immersi ogni santissimo giorno.
Un percorso strutturato in due momenti:
- un tempo individuale, riservato, quotidiano. – ogni santissimo giorno si è chiamati a scrivere tre pagine di diario e a trovare una immagine: Tre pagine in cui raccontarsi in un flusso ininterrotto di parole.
- un posto d’onore nei nostri appunti quotidiani lo hanno i sogni, i bisogni, le paure, le piccole gioie quotidiane o i grandi drammi delle nostre giornate ma non meno importanza hanno i silenzi delle parole mancate, degli spazi vuoti, delle pagine bianche o le imprecazioni…
Una immagine che condensi tutto questo, una immagine che renda in un linguaggio non verbale l’emozione, i pensieri di quel giorno, una immagine che diventa specchio e prisma, carta dei tarocchi e microscopio; Uno spazio di gruppo, ogni quindici giorni, un cerchio in cui si raccontano storie, si condividono emozioni, uno spazio in cui distillare, attraverso varie tecniche, l’essenza di dio che si è scritto e fotografato. Dalla massa più o meno informe di parole, private, intime, riservate, si fa nascere la parola esatta, si lascia morire il superfluo e si fa nascere ciò che vale la pena conservare, ciò che davvero parla di me e lo stesso succede alle immagini, tutte quelle rappresentazioni visive di me vengono passate al setaccio, come si fa con il grano per separarlo dalla pula…resterà solo una immagine…
Ad ogni incontro resterà solo Una immagine e un testo che saranno la memoria di me…
In realtà il Diario Psicofotografico è il tentativo disperato di rispondere alla domanda ‘io chi sono?’
È un escamotage per continuare a cercare, una ricerca interminabile, che accompagna il ricercatore fino all’ultimo respiro e solo in rari momenti di grazia restituisce brandelli di risposta…
Il Diario Psicofotografico è nato otto anni fa a Napoli, toccando in seguito altre città; è stato oggetto di studio alla Facoltà di Psicologia della Sapienza di Roma (due ricerche sperimentali che hanno evidenziato come la partecipazione al progetto abbia risultati evidenti sulla salute psicofisica delle persone) e conta due tesi di laurea alla Accademie di Belle arti di Napoli.
A questo lavoro si ispira questa rubrica:
Uno spazio in cui ogni quindici giorni verrà pubblicata una fotografia e un testo distillati dalla massa informe di immagini e parole della mia quotidianità, un tentativo di restituire senso nel caos dell’esistenza.
Con l’augurio che possa essere una piccola oasi in cui trovare ristoro e di stimolo per chi fino all’ultimo respiro tenta di compiere uno dei gesti più coraggiosi compiuti dall’uomo: guardarsi dentro.
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alfredotoriello@hotmail.com