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Smantellando i falsi miti sulla protezione solare: la verità dietro la crema

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15 Luglio, 2024
Tempo di lettura: 4 minuti

La protezione solare è uno strumento fondamentale per la salute della pelle, eppure persistono numerosi miti e incomprensioni che possono comprometterne il corretto utilizzo. In questo articolo esploreremo e sfateremo alcuni dei più comuni falsi miti sulla protezione solare, fornendo informazioni basate su evidenze scientifiche e consigli pratici per garantire una protezione efficace e duratura.

Mito 1: “Se è nuvoloso, non serve la protezione solare”

Questo è uno dei miti più diffusi e potenzialmente dannosi. La verità è che fino all’80% dei raggi ultravioletti (UV) del sole possono penetrare attraverso le nuvole. I raggi UVA, in particolare, che sono responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle e contribuiscono al rischio di cancro cutaneo, possono penetrare attraverso nuvole, nebbia e persino vetro.

Realtà: La protezione solare è necessaria ogni giorno, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Anche nelle giornate nuvolose la pelle è esposta a significative quantità di radiazioni UV.

Mito 2: “La protezione solare è solo per l’estate”

Molti credono spesso che la protezione solare sia necessaria solo durante i mesi estivi o quando si è in spiaggia. Tuttavia, i raggi UV sono presenti tutto l’anno e possono danneggiare la pelle in ogni stagione, sia in città, al mare o in ufficio. Se si ha una postazione in prossimità di una finestra, i raggi UV possono penetrare attraverso il vetro e causare danni alla pelle anche al chiuso. 

Realtà: Mentre i raggi UVB (responsabili delle scottature) sono più intensi durante l’estate, i raggi UVA (che, come già specificato, penetrano più in profondità nella pelle e contribuiscono all’invecchiamento e al cancro della pelle) sono costanti tutto l’anno. La protezione solare dovrebbe essere parte della routine quotidiana, indipendentemente dalla stagione.

Mito 3: “Un SPF alto indica che posso espormi al sole più a lungo con una sola applicazione”

Un altro mito comune è che l’uso di un fattore di protezione solare (SPF) molto elevato consenta di stare al sole per periodi prolungati senza rischi. Ciò può portare a una falsa sensazione di sicurezza e a un’eccessiva esposizione al sole.

Realtà: Nessun prodotto solare può bloccare il 100% dei raggi UV. Un SPF 30 blocca circa il 97% dei raggi UVB, mentre un SPF 50 ne blocca circa il 98%. La differenza di protezione tra SPF alti è minima, e l’aspetto più importante è l’applicazione corretta e frequente. La protezione solare dovrebbe essere riapplicata ogni due ore, o più spesso se si nuota o si suda molto.

Mito 4: “Con la protezione solare non mi abbronzo”

Molte persone evitano l’uso della protezione solare perché pensano che impedisca completamente l’abbronzatura.

Realtà: L’uso corretto della protezione solare non impedisce l’abbronzatura, ma la rende più graduale e sicura. La protezione solare riduce i danni causati dai raggi UV, consentendo alla pelle di produrre melanina (il pigmento responsabile dell’abbronzatura) in modo più controllato e meno dannoso.

Mito 5: “La pelle scura non ha bisogno di protezione solare”

Questo è un mito particolarmente pericoloso che può portare a gravi danni alla pelle delle persone con pelle più scura.

Realtà: Sebbene la pelle più scura contenga più melanina, che offre una certa protezione naturale dai raggi UV, non è immune ai danni del sole. Tutti i tipi di pelle possono subire danni da esposizione solare e sviluppare cancro della pelle. La protezione solare è essenziale per tutti, indipendentemente dal colore della pelle.

Mito 6: “I prodotti con SPF nei cosmetici sono sufficienti”

Molti ritengono che l’uso di prodotti cosmetici con SPF integrato, come fondotinta o creme idratanti, sia sufficiente per la protezione solare quotidiana.

Realtà: Sebbene l’inclusione di SPF nei prodotti cosmetici sia positiva, spesso la quantità applicata non è sufficiente per una protezione completa. Per una protezione efficace è necessario applicare una generosa quantità di crema solare su tutto il viso e le parti del corpo esposte al sole.

Mito 7: “La protezione solare è nociva per la salute”

Alcuni temono che gli ingredienti della protezione solare possano essere dannosi per la salute, citando preoccupazioni sull’assorbimento sistemico.

Realtà: Numerosi studi scientifici dimostrano che i benefici della protezione solare superano di gran lunga i potenziali rischi. Le formulazioni moderne sono sicure ed efficaci. Per garantire la sicurezza, è importante verificare se la crema solare è approvata da enti regolatori come la FDA negli Stati Uniti o l’EMA in Europa, o se possiede certificazioni aggiuntive rilasciate da dermatologi o organizzazioni di salute della pelle. Per chi ha problemi specifici, esistono opzioni di protezione solare minerali, come quelle a base di ossido di zinco e altri filtri minerali che non siamo sotto forma di nano-particelle, che sono particolarmente sicure ed efficaci.

Mito 8: “Sotto l’ombrellone non serve la protezione solare”

Molti credono che l’ombra fornita da un ombrellone o da altre strutture sia sufficiente per proteggersi completamente dal sole.

Realtà: Sebbene l’ombra offra una certa protezione, non è completa. I raggi UV possono riflettersi su superfici come sabbia, acqua, neve e cemento, raggiungendo la pelle anche all’ombra. È importante utilizzare la protezione solare anche quando si sta all’ombra, specialmente in ambienti riflettenti come la spiaggia o zone innevate.

Mito 9: “Chi ha la pelle grassa non deve usare la protezione solare per non peggiorare l’oleosità”

Questo falso credo ha portato a scelte errate nella cura della pelle, mettendo a rischio la salute cutanea.

Realtà: la protezione solare è essenziale per tutti i tipi di pelle, compresa quella grassa. Oggi esistono formulazioni leggere e non comedogene, specificamente progettate per la pelle grassa. Non usare protezione solare può causare danni da UV, invecchiamento precoce e aggravare condizioni come acne e infiammazioni. Prodotti solari adatti possono anche aiutare a controllare la produzione di sebo, mantenendo la pelle sana e protetta. 

I benefici di proteggere la pelle dal sole

Proteggere la pelle dal sole non solo previene i danni a breve termine, come le scottature, ma offre anche numerosi benefici a lungo termine. L’uso di protezione solare riduce significativamente il rischio di sviluppare melanoma e altri tipi di cancro della pelle. Inoltre i raggi UV accelerano il processo di invecchiamento cutaneo, causando rughe, macchie solari e perdita di elasticità. La protezione solare aiuta a mantenere la pelle giovane e sana più a lungo prevenendo l’iperpigmentazione e le macchie scure, favorendo un tono della pelle uniforme.

Sfatare questi miti sulla protezione solare è fondamentale per promuovere pratiche di protezione cutanea efficaci e sicure. La corretta comprensione di come funziona la protezione solare e di come utilizzarla in modo appropriato è essenziale per mantenere la pelle sana a lungo termine. È importante rimanere informati e consultare dermatologi o professionisti della salute per consigli personalizzati. Ricordiamo che la protezione solare è solo una parte di una strategia complessiva di protezione dal sole, che dovrebbe includere anche l’uso di indumenti protettivi, cappelli, occhiali da sole e la ricerca dell’ombra durante le ore di punta. 

Un’ultima raccomandazione: la prossima volta che sentirete uno di questi miti, sfoggiate la vostra conoscenza come un’armatura SPF 100 contro l’ignoranza e ricordate, mentre alcuni preferiscono arrostirsi nell’illusione, voi sarete lì, abbronzati e informati, a dimostrare che la vera protezione sta tanto nella testa quanto sulla pelle. Alla fine, l’unica cosa che dovrebbe scottare sono le vecchie credenze sotto il sole cocente della verità!

6 Commenti

  1. Buongiorno, Anni fa dopo la rimozione di un melanoma nello stesso ospedale il professore del reparto dermatologia dell’ospedale San Paolo di Milano mi sconsigliò l’uso di creme solari, di espormi al sole in spiaggia e di evitarlo nelle ore di punta. Forse oggi, rispetto vent’anni fa, le creme sono più sicure? Nutro dei dubbi che le sostanze chimiche non vengano assorbite dalla pelle.
    Grazie per la gentile risposta.

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    • Naturalmente segua il consiglio del suo dermatologo di fiducia. Per quanto riguarda le creme solari è bene rivolgersi a un farmacista di fiducia che sappia indicarci quelle preparate con le materie prime più naturali.

  2. biossido di titanio sicuro?? che io sappia è ritenuto genotossico

    Rispondi
    • Grazie per questa importante precisazione. Esistono pareri discordanti nella comunità scientifica e nelle autorità regolatorie, infatti se da un lato l’EFSA (European Food Safety Authority) sta vietando l’uso del biossido di titanio (ad ora negli alimenti e forse a breve come eccipiente nei farmaci, cioè per ingestione, ma lo consente attualmente per uso topico in attesa di approfondimenti), la FDA (Food and Drug Administation americana e la Health Canada hanno riconosciuto come sicuro il TiO2 (biossido di titanio) come additivo colorante nelle applicazioni alimentari, farmaceutiche e cosmetiche e come ingrediente nei prodotti per la protezione solare. In ogni caso l’attuale posizione dell’EFSA è che l’uso del biossido di titanio sulla pelle è considerato sicuro ma anche questa certezza potrebbe venire meno. Una rivalutazione per l’uso nei cosmetici di questo ingrediente era prevista già a marzo 2023 ma la commissione Ue che se ne deve occupare è evidentemente in ritardo e probabilmente la decisione slitterà a fine 2024. Cogliamo la sua osservazione e modifichiamo il contenuto dell’articolo per rispondere a un giusto criterio di sicurezza.

  3. Le creme solari in commercio contegnono sostanze che possono agire anche da interferenti endocrini, quindi attenzione a cio’ che si mette sulla pelle
    Scientificamente non è stato dimostrato nessun legame diretto fra i raggi ultravioletti e l’insorgenza di un melanoma (che fra l’altro è un tumore più frequente in zone del corpo normalmente meno esposte alla luce, come il busto). L’importante è sostanzialmente non scottarsi, perché sono proprio le bruciature a mettere a repentaglio la pelle».
    Anzitutto le creme dopo due ore vanno rimesse, così come dopo il bagno in mare o in piscina. Soprattutto le creme annullano il segnale di attenzione della scottatura». In altre parole, non ci si accorge se la pelle ha superato la soglia di sopportazione dei raggi ultravioletti perché non si sente la sensazione fisica della scottatura. E il rischio melanoma aumenta.

    Rispondi
    • Grazie per il suo contributo.

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