Racconto di un lettore di Generiamo Salute - Tempo di lettura 3 min.

Dal Pronto Soccorso al medico omeopata

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13 Luglio, 2021
Tempo di lettura: 2 minuti

Non ho mai dato troppo peso alla mia salute, almeno fino ai 55 anni. Anche se in casa avevamo un armadietto dei medicinali che faceva invidia ad una farmacia, mia moglie al contrario di me, aveva una pillola per ogni cosa: mal di testa, mal di gola mal di denti, raffreddore, influenza, febbre… potrei continuare all’infinito. Io ho convissuto per anni con i miei problemi gastrici e digestivi senza mai indagare, gaviscon e altri medicinali simili erano i miei compagni di viaggio, in borsa ne avevo sempre qualche bustina, pronto anche ad offrirli a qualche amico o collega che mi confidava di avere lo stesso problema. Poi una sera sono finito in ospedale, sospettavo un infarto, mentre i medici al pronto soccorso mi hanno diagnosticato, oltre all’ulcera che ben conoscevo, un reflusso gastroesofageo. La paura dell’infarto mi ha portato dal medico, sono andato da un medico omeopata, seguendo il suggerimento di mia sorella. Io non ne sapevo nulla, non credevo neanche esistesse un’altra medicina. Quando sono andato a visita ho passato la prima ora a parlare di me, mi ha chiesto di tutto, gli ho detto cose che non credevo di poter dire ad un estraneo, seppure medico… io avevo “solo” problemi di stomaco. A furia di parlare ho scoperto cose di me. Alla fine mi ha dato tre palline piccolissime da assumere la mattina seguente. Stupore! Non mi ha detto neanche cos’era. La mattina successiva l’ho prese, il medico mi aveva anticipato che il rimedio avrebbe iniziato ad agire nel giro di qualche giorno, e contattarlo dopo una settimana. Non è successo niente in quella settimana, anche i miei disturbi non sono cambiati più di tanto. Nella seconda settimana ha iniziato a succedere qualcosa che non so spiegare, è aumentata la mia energia, il mio umore si è regolarizzato, i disturbi se non diminuivano li tolleravo meglio.
La mia sensazione generale migliorava, mi sentivo bene, sereno, e sopratutto attivo e presente in quello che facevo, come se avessi acquistato una lucidità smarrita da tempo. Dopo un mese non avevo più alcun sintomo. Sono tornato dal medico sorpreso: da un mese non prendevo più bustine. Mi aspettavo di continuare la cura, invece mi ha lasciato andare senza nessuna prescrizione, e con la raccomandazione di informarlo se fosse cambiato qualcosa… ci rivedemmo dopo 6 mesi, mi sentivo guarito.

Oggi, dopo 5 anni, il mobiletto dei medicinali è stato destinato ad altro. Non ci sono più scatole di medicinali per ogni cosa, ma solo alcuni rimedi. Io, mia moglie i miei figli non assumiamo farmaci di sintesi da 3/4 anni. E’ cambiato il nostro modo di vedere la malattia e le medicine (sopratutto quelle chimiche che personalmente guardo con sospetto).

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