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21 Dicembre, 2025

La salute del bambino nel contesto di relazione e di eredità familiare

Dott.ssa Viviana Rasulo - Medico pediatra esperta in Omeopatia - LUIMODott.ssa Viviana Rasulo - Medico pediatra esperta in Omeopatia - LUIMO

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La salute nell’infanzia è un processo vivo, dinamico, è un viaggio, è una ricerca di volontà, consapevolezza e stupore nella vita.

La salute, quindi, è un processo che coinvolge allo stesso tempo il bambino, la famiglia e la società intera.

La componente sociale è quella che interessa e risiede nella responsabilità di tutelare tutti i cittadini, bambini, ragazzi, adulti e le fasce più a rischio da inquinamenti ambientali, da rischi legati al riscaldamento globale, da possibili incidenti, da manipolazione degli alimenti, dalla mancanza di responsabilità della presa in carico di famiglie meno abbienti, dalla carenza di strutture sanitarie, dalla disinformazione nella comunicazione giornalistica e medica.

Siamo tutti responsabili della salute.

La componente familiare è quella che è più vicina al bambino e che può incidere molto sul suo stato di salute, in maniera molto positiva ma a volte molto negativa.

Conoscere bene i genitori di un bambino ed instaurare un rapporto di fiducia reciproca è la componente principale per una diagnosi omeopatica corretta.

Altro importante tassello per la salute è la prevenzione, e l’omeopatia nell’infanzia è prevenzione. Agisce non solo nell’acuto ma anche durante la malattia, riattivando tutti quei canali energetici vitali capaci di agire su diversi livelli e riportare il bambino in maniera dolce e duratura allo stato di salute. In famiglia la malattia si manifesta soprattutto quando c’è un’errata abitudine alimentare, una igiene di vita non corretta.

Ciò che può aiutare i genitori ed il medico omeopata è una osservazione più attenta verso i sintomi che manifesta il figlio ed una descrizione dettagliata al medico omeopata soprattutto nella fase acuta.

Il medico omeopata fa prima diagnosi clinica e poi diagnosi omeopatica, e poi a seconda della sua esperienza e, in concordanza con i genitori, si confronta con i limiti delle due medicine e sceglie il percorso più adatto da seguire in quello specifico caso.

L’ascolto attivo verso i genitori e l’attenzione verso il comportamento in studio del bambino sono tasselli fondamentali per fare diagnosi di rimedio omeopatico.

Il bambino nella sua spontaneità a volte durante la visita si manifesta di più nel suo carattere, capacità creativa, personalità, di quanto ci possano riferire i genitori.

Quindi un’attenta visita con gli strumenti di gioco adatti svelano parti del bambino a volte sconosciute ai genitori stessi.

Lo sguardo deve essere a 360 gradi, riconoscendo nel bambino vulnerabilità, limiti e risorse in questo momento di grande vulnerabilità che è l’infanzia e l’adolescenza.

Dico sempre ai genitori:

“Cari genitori fatevi stupire dai vostri figli, aprite tutti i canali di percezione, fatevi prendere dalla fame di conoscenza e osservazione verso vostro figlio e non di controllo, soprattutto in un momento di squilibrio della salute del bambino”.

“Cari genitori vi invito a non aver paura di perdere il potere educativo, se vi avvicinate con interesse e disponibilità al mondo del bambino”.

“Cari genitori abbandonate la paura di non sentirvi adeguati, percepite le emozioni che vi attraversano, non frenate mai quella vostra parte bambina che, congiunta con l’adulto, è capace di riconoscere una relazione di autenticità con il figlio”.

“Cari genitori essere vigili in contatto con la realtà e con ciò che ci succede, ci aiuta ad avere quella calma necessaria per gestire qualsiasi situazione ed accompagnare lo stato di malattia verso la salute”.

Questo per me è la Salute.

Ma da cosa altro dipende lo stato di salute?

La salute è uno stato dinamico e l’omeopatia riporta l’equilibrio in quel bambino favorendogli canali di apertura che gli danno capacità espressive e modalità di trovare nuove risorse per diventare se stesso.

Nella malattia ci sono tante componenti, quella emotiva e quella fisica e nel bambino in più c’è lo specchio nell’aspettativa del genitore che va in ansia davanti a qualsiasi perturbamento che sia più o meno grave.

”Pre-occuparsi” significa Occuparsi” con Pressione”, Occuparsi significa “Prendersi cura trasmettendo un senso di solidità, di cura e di presenza al bambino”.

L’ansia del genitore davanti alla malattia nasconde la sua paura che lo acceca e viene perfettamente percepita dal bambino come un pericolo di cui lui stesso collude ed in quel momento ne è il protagonista.

Oggi siamo in una società in cui non conosciamo il senso dell’attesa, oggi tutto deve avvenire velocemente, meccanicamente, anche la guarigione, senza che ogni nostra piccola esperienza anche se negativa, ci possa poi portare ad una crescita personale.

Dobbiamo abbandonare il controllo ed entrare empaticamente con il nostro intuito e la nostra esperienza e le nostre conoscenze nella vita e nelle relazioni familiari.

Un tempo si parlava di “Febbre di crescenza” infatti in quel momento nel bambino cambia qualcosa della sua percezione del mondo, avverte la sua fragilità, il suo dolore, il suo malessere ed apprende una consapevolezza maggiore del suo corpo, sia fisica che psichica.

Mi capita spesso che il genitore venga da me chiedendomi di fare il miracolo con la medicina omeopatica affinché il figlio non si ammali più.

Ci sono dei grossi vantaggi con la medicina omeopatica, il primo è che il pediatra omeopata ha una visione univoca del bambino inserito nella triade familiare e d’altro canto una sua esperienza doppia come medico in toto, tale che non negherebbe mai al bambino il farmaco salvavita in caso di necessità.

Il vantaggio dell’omeopatia in questi casi è in primis evitare l’abuso di farmaci e con l’uso dei rimedi omeopatici rispettare il processo dinamico della guarigione accompagnando il bambino e il genitore in questo processo verso una guarigione dolce e duratura.

Secondo la mia esperienza, le possibilità di ammalarsi, per un bambino che si cura con la medicina omeopatica, dalla nascita fino all’adolescenza, momento di cambio, sono inferiori.

Tutto ciò non garantisce la salute come stadio di fissità ma come uno stadio dinamico in cui interferenze e fattori esterni o interni allo stesso bambino possono variare quell’equilibrio raggiunto e con il rimedio riportarlo nuovamente al livello di salute.

Il bambino è un tutt’uno con l’ambiente che lo circonda da cui prende continuamente nutrimento con la sua sete di conoscenza.

Alcune manifestazioni dell’infanzia vengono ereditate dalla famiglia come una predisposizione a quel turbamento che può essere anche recidivante.

 Allora ci domandiamo cosa interferisce nella salute del bambino:

1)    L’ereditarietà miasmatica (che significa la tendenza a sviluppare determinate malattie o diatesi ereditate da parte dei familiari, genitori e nonni). È importante sapere che più il bambino è piccolo e più si avvicina al patrimonio miasmatico dei genitori. Ma come sappiamo esiste l’epigenetica, anche secondo la medicina convenzionale, ossia che per ogni individuo inserito in un contesto sociale, alcuni geni possono modificare la loro capacità espressiva a seconda del contesto e delle esperienze di vita che viviamo in base ad una memoria non codificata strutturalmente (epigenetica=oltre la genetica).

2)    Ecco che la medicina convenzionale assume un aspetto di soggettività che si evidenzia con l’espressione di ogni singolo bambino di ammalare sempre in uno stesso settore, chi si ammala spesso di otiti o di asma, di tonsilliti recidivanti, bronchiti, tosse, eczema atopico…

3)    Molte volte in medicina si parla di “asma su base psico-somatica”, in cui si coinvolge il corpo e la psiche del bambino in una relazione di dipendenza così stretta tra genitore e figlio, tale da assumere il bambino su di sé l’ansia del genitore che si manifesta come mancanza d’aria. Di conseguenza anche il bambino va in una direzione di annullamento delle sue risorse e delle sue capacità di guarigione, davanti ad un’assunzione ripetuta di farmaci allopatici che comunque non migliorano le sue condizioni generali, ma anzi gli favoriscono recidive ravvicinate. Le concause quindi in una manifestazione come l’asma o gli eczemi sono tante come le allergie, le intolleranze, le cattive abitudini alimentari, ma anche un genitore troppo ansioso centrato solo sul bambino. Spesso, con la crescita quando il binomio del ragazzino si dissocia dal genitore l’asma scompare, questo succede in adolescenza quando il riferimento inizia ad essere il gruppo esterno alla famiglia, oppure può comparire in adolescenza quando i conflitti con la famiglia aumentano. Dobbiamo ritrovare un’unità dentro di noi ed una autenticità di espressione prima di cercarla fuori, e in questo la medicina omeopatica ci aiuta e ci allena a imparare a compiere azioni consapevoli e coerenti con la nostra coscienza e consapevolezza secondo una direzione di realizzazione del sé.

A volte è necessario curare con il rimedio omeopatico anche i genitori e parlare di corretta alimentazione e corrette abitudini del bambino, il sonno, la TV, il cellulare…

Omeopatia significa curare non solo il terreno costituzionale di un bambino, ma la triade familiare senza sopprimere solo i sintomi di una specifica malattia.

Nella medicina attuale-convenzionale manca, infatti, una visione di insieme, di armonia in questo mondo distopico.

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