Sorrento, con la sua placida bellezza e i suoi profumi inebrianti, si sta preparando in questi giorni ad accogliere il mondo dell’Omeopatia, per il 74° Congresso LMHI. A 23 anni dal Congresso di Capri, i medici omeopati sono impazienti di tornare nel golfo amato da tutto il mondo, lo stesso golfo dove l’Omeopatia era sbarcata in Italia nel 1821, a Napoli, per poi diffondersi da lì in Francia, Svizzera, Inghilterra, Spagna e Brasile.
Con il titolo “La Medicina del futuro dal cuore antico” si è voluta sottolineare la drammatica attualità della medicina omeopatica, in un momento storico in cui la crisi dei paradigmi di cura meccanicistici ha confinato le speranze di guarigione alla scoperta di nuovi miracolosi farmaci, che viene sempre rimandata e mai raggiunta. Ci si accontenta del trattamento parcellizzato di remoti distretti dell’organismo, di riportare particolari valori ematici o ormonali a un precario equilibrio, senza mai considerare la totalità della persona a cui indirizzare i trattamenti, le sue speranze, i suoi timori, il suo contesto sociale familiare, in una parola il suo essere.
Sono attesi dagli organizzatori quasi mille omeopati da tutto il mondo, per fare il punto della situazione di un periodo travagliato che ha visto negli Stati Uniti, in Australia, ma soprattutto in Europa, un accanimento improvviso, rabbioso e senza senso contro la medicina dei simili. Questa situazione può essere coerentemente letta come l’intensificarsi dei dolori parossistici nell’imminenza del parto, metafora della necessità di un deciso cambio di paradigma, non solo per la medicina, di cui la nostra società necessita come colui che sta annegando, l’aria.
Il percorso del Congresso è stato studiato nei minimi particolari. La sera precedente all’apertura ufficiale, si terrà nell’Auditorium Sirene dell’Hilton Sorrento Palace, uno straordinario e funzionale centro congressi, il concerto “Omeopatia in note“ dedicato ai grandi Maestri della Musica che si sono curati con l’Omeopatia, da Beethoven a Chopin, da Schumann a Brahms, da Mahler a Gershwin. Mercoledì 25 settembre partirà il programma scientifico e il Congresso vero e proprio con l’intervento introduttivo di Francesco Eugenio Negro, medico omeopata, direttore e fondatore di quell’autentico gioiello che è il Museo dell’Omeopatia di Roma. Parlerà del ruolo dell’Italia e in particolare di Napoli nell’affermazione e diffusione dell’Omeopatia in tutto il mondo.
Dopo di lui, quasi a dare il la a tutti i lavori congressuali, Fritjof Capra, fisico teorico di fama mondiale, terrà una lezione magistrale dal titolo: “Vita e Scienza. Una visione sistemica”, che chiarirà agli intervenuti perché le scienze d’avanguardia, ragionano ormai utilizzando la Teoria della Complessità, delle Reti della Vita, abbandonando il vetusto meccanicismo ancora purtroppo imperante in medicina. Ci dimostrerà che le imensioni biologiche, cognitive e sociali della vita si integrano influenzandosi a vicenda e che solo un approccio sistemico e coerente in medicina può portare risultati nelle cure. Con una Overture di tale portata e importanza seguiranno le oltre 120 relazioni, selezionate tra le centinaia di lavori pervenuti che tratteranno da varie angolazioni i segreti dell’Arte del Guarire. Ricchissimo anche il parterre dei key speaker, nominarne alcuni, sarebbe far ingiusto torto agli altri. Clinica, Omeopatia come “Medicina trans-disciplinare”: dalla Biofisica all’Epigenetica, Ricerca e Provings, Agro-Omeopatia, Farmacia e Veterinaria, saranno i principali temi trattati nel ricco programma scientifico. Un panorama completo per dimostrare che, per usare le parole degli organizzatori, l’Omeopatia è forte, scientificamente solidissima, praticata a livello mondiale e affrontata con enorme rispetto da luminari di tante diverse discipline scientifiche.
Questo Congresso può segnare un passaggio cruciale: un momento in cui tutte le persone che si curano omeopaticamente e che seguono stili di vita in armonia con la natura possano sentirsi sostenute e rinforzate da un’assise scientifica che porta dati, esperienze, confronti e risultati inconfutabili.