Da promessa rivoluzionaria per il controllo del diabete e la perdita di peso a protagonista di una delle più grandi battaglie legali dell’industria farmaceutica degli ultimi anni: la parabola di Ozempic è diventata un caso mondiale. Negli Stati Uniti oltre 1.800 pazienti hanno già fatto causa al produttore Novo Nordisk, accusandolo di non averli avvertiti adeguatamente sui gravi effetti collaterali. Il conto per l’azienda potrebbe superare i 2 miliardi di dollari, con nuovi ricorsi che si aggiungono di mese in mese.
Perché i pazienti denunciano Ozempic
Ozempic appartiene alla classe dei farmaci agonisti del recettore GLP-1, inizialmente approvati per il diabete di tipo 2 ma presto divenuti popolari per dimagrire grazie alla capacità di ridurre l’appetito e regolare la glicemia. Tuttavia, numerosi pazienti sostengono che il prezzo pagato in termini di salute sia stato altissimo.
Tra le complicazioni più gravi denunciate compaiono la gastroparesi (paralisi dello stomaco), blocchi intestinali, vomito persistente, calcoli e infiammazioni alla cistifellea. Non mancano segnalazioni di pancreatite, danni renali e, in casi ancora più drammatici, perdita improvvisa della vista legata alla neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (NAION).
Le prove scientifiche portate in tribunale
Al centro delle cause legali ci sono anche gli studi scientifici. Una ricerca pubblicata nel 2023 su JAMA Internal Medicine ha riscontrato un aumento del rischio di gastroparesi tra chi assumeva farmaci GLP-1 rispetto ai non utilizzatori. Parallelamente, specialisti della vista hanno notato un incremento di casi di perdita improvvisa della vista tra i pazienti trattati con Ozempic.
Il database sugli eventi avversi della Food and Drug Administration americana riporta inoltre migliaia di segnalazioni legate a disturbi gastrointestinali e visivi. Per i querelanti, questi dati dimostrerebbero che l’azienda non ha informato in modo completo sui rischi.
Dal canto suo, Novo Nordisk respinge con fermezza le accuse, sostenendo che Ozempic sia sicuro se usato secondo prescrizione e che ogni farmaco comporti inevitabilmente dei rischi. La difesa si concentra soprattutto sull’uso “off-label” del medicinale, cioè al di fuori delle indicazioni ufficiali: la perdita di peso. È stato proprio questo impiego a moltiplicare le prescrizioni, spingendo migliaia di persone a utilizzare un farmaco non pensato per quel fine.
L’origine e l’evoluzione delle cause
Il primo caso è stato depositato nell’agosto 2023 da una donna che sosteneva di aver sviluppato paralisi gastrica e problemi alla vista dopo l’assunzione di Ozempic. In pochi mesi, le denunce si sono moltiplicate tanto da essere accorpate in un maxi-processo federale in Pennsylvania. Questa procedura, nota come multidistrict litigation, permette di gestire in maniera unitaria prove scientifiche ed esperti, riducendo la frammentazione tra centinaia di tribunali. Ad oggi, le cause pendenti superano quota 1.800 e gli avvocati prevedono che ne arriveranno molte altre, anche legate ad altri farmaci simili come Wegovy, Rybelsus o Mounjaro.
Il procedimento è ancora nella fase di raccolta prove e preparazione delle testimonianze degli esperti. Nei prossimi mesi verranno avviati i cosiddetti bellwether trials, processi pilota che fungeranno da banco di prova per capire come potrebbero orientarsi le giurie. Da questi esiti dipenderanno eventuali accordi globali e l’entità dei risarcimenti. Alcuni legali ipotizzano che presto possano emergere nuove contestazioni legate ad altri effetti collaterali, tra cui danni renali, perdita di capelli e disturbi emotivi.
Un caso destinato a fare scuola
La posta in gioco non è solo economica. La vicenda Ozempic potrebbe ridefinire il rapporto tra case farmaceutiche, regolatori e pazienti, soprattutto quando un farmaco viene usato su larga scala. La questione centrale è se l’industria abbia l’obbligo di aggiornare tempestivamente le avvertenze sui rischi quando emergono nuove evidenze cliniche.
Intanto, i medici invitano alla prudenza: chi assume questi farmaci dovrebbe monitorare attentamente i sintomi gastrointestinali e visivi, rivolgendosi subito a un professionista in caso di segnali sospetti. La storia di Ozempic è ancora tutta da scrivere, ma una cosa è certa: sarà un processo che cambierà per sempre il modo in cui guardiamo alle promesse di “pillole miracolose” per la salute e il benessere.
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Redazione




