Le microplastiche sono ormai entrate nelle nostre vite a un livello inaspettato. Prove recenti dimostrano che queste minuscole particelle non solo si depositano sulla superficie degli occhi, ma sono presenti anche nei fluidi lacrimali e nell’umor vitreo, quegli ambienti interni vitali per la salute oculare. Questo fatto apre un nuovo scenario sulla relazione tra inquinamento e salute, richiedendo di ripensare le strategie di prevenzione e cura. Le microplastiche ci circondano e sono presenti in ambienti quotidiani a cui spesso non pensiamo. Sono nell’aria che respiriamo, specialmente in città e aree industriali, dove si accumulano come particelle sospese facilmente inalabili. Si trovano anche nell’acqua potabile, provenienti da fonti contaminanti e reti di distribuzione.
L’alimentazione costituisce un’altra importante fonte di esposizione: pesce, molluschi, crostacei, ma anche alimenti comuni come il sale e il miele possono contenere microplastiche. A casa, la polvere domestica trattiene residui di questi piccoli frammenti, aumentando il rischio di inalazione o contatto. Inoltre, alcuni prodotti cosmetici e detergenti contengono microgranuli di plastica, che contribuiscono a questa contaminazione invisibile. Infine da ricordare la loro presenza nell’abbigliamento di fibre sintetiche.
Un impatto che supera l’occhio
Non si tratta soltanto di un problema locale (cutaneo, oculare, intestinale e via dicendo). Le microplastiche penetrano attraverso il respiro, la bocca e la pelle, accumulandosi nei tessuti e provocando una risposta infiammatoria che coinvolge l’intero organismo. Questo genera un circolo vizioso di infiammazione cronica e stress ossidativo, le cause profonde di molte malattie moderne. Le manifestazioni oculari ne sono un riflesso diretto, ma in realtà rappresentano solo la punta dell’iceberg.
L’occhio subisce vari danni specifici: il film lacrimale si destabilizza, le cellule della superficie oculare vengono danneggiate e la produzione lipidica delle ghiandole di Meibomio si altera. Il risultato è una sintomatologia che conosciamo bene: irritazione, secchezza e arrossamento, pterigio, condizioni che nel tempo possono facilitare l’insorgenza di infezioni e degenerazioni della superficie oculare.
La doppia minaccia delle microplastiche
Queste particelle non sono solo corpi estranei fisici. Fungono da trasportatori di sostanze tossiche, come metalli pesanti e additivi chimici, che amplificano il danno ossidativo e la risposta infiammatoria. Questo coinvolgimento esteso include anche il microbiota intestinale, la cui alterazione contribuisce a peggiorare lo stato infiammatorio generale, influenzando indirettamente anche la salute degli occhi e di altri organi.
Medicina naturale: nutrire la difesa
A questo punto entra in gioco la medicina naturale, che non si limita a trattare i sintomi ma mira a ripristinare l’equilibrio attraverso rimedi mirati. Estratti di piante come curcuma, cardo mariano e tè verde offrono un’importante azione antiossidante, contrastando lo stress ossidativo e proteggendo i tessuti. Queste molecole agiscono a livello molecolare migliorando la capacità di rigenerazione cellulare.
Gli omega-3, poi, hanno mostrato di essere fondamentali per stabilizzare il film lacrimale e ridurre l’infiammazione locale, rallentando il processo degenerativo che porta alla sindrome dell’occhio secco e ad altre patologie oculari di tipo infiammatorio.
Non va trascurato il ruolo del microbiota intestinale: l’uso di probiotici può ristabilire la flora batterica intestinale, cruciale per mantenere bassa l’infiammazione sistemica e di riflesso migliorare anche lo stato infiammatorio degli occhi.
È possibile una prevenzione?
Prendersi cura della propria salute significa anche ridurre l’esposizione alle microplastiche. Questo passa per una scelta consapevole: evitare prodotti che le contengono, limitare l’uso della plastica nelle attività quotidiane e migliorare la qualità dell’aria negli ambienti in cui viviamo. Al momento, non ci sono prove scientifiche convincenti che le microplastiche accumulate nei tessuti umani possano essere eliminate efficacemente tramite semplici processi passivi come la diffusione o il gradiente di concentrazione. Le microplastiche, per la loro dimensione e natura chimica, tendono a rimanere intrappolate nei tessuti e possono causare infiammazione cronica persistente
Ultimamente la ricerca sta studiando prodotti di matrice naturale che, assumendoli per via orale, avrebbero la capacità di limitare l’assorbimento delle microplastiche giunte nell’intestino, aiutando così il corpo a espellerle prima che causino danni sistemici. Questi strumenti potrebbero rappresentare in futuro un importante complemento alle strategie naturali di protezione e rinforzo dell’organismo.
Gli occhi come specchio della salute
Gli occhi sono più di un semplice organo di senso: sono il riflesso del nostro stato di salute generale. Integrare le conoscenze scientifiche con rimedi naturali e stili di vita consapevoli è oggi essenziale per rafforzare le nostre difese, mantenere l’equilibrio biologico e vivere in armonia con un mondo sempre più contaminato da nanoparticelle invisibili ma potenzialmente dannose
Riferimenti bibliografici
4. Micro(nano)plastics: an Emerging Burden for Human Health. 2024.








