Il nostro amico a quattro zampe tende a prendere peso anche mangiando poco, oppure è sempre magro malgrado la sua alimentazione sia corretta, o tende anche ad essere molto pigro pur essendo di una razza, o un incrocio di una razza, particolarmente attiva. Da cosa può dipendere? Una volta esclusi problemi di carattere metabolico o ormonale, possiamo affermare che il nostro cane o il nostro gatto abbia una “predisposizione” o una “costituzione” particolare. Questi due sostantivi indicano una forma fisica o psicologica di un essere vivente. In particolare cosa si intende per “costituzione”?
La definizione più appropriata è “la combinazione di caratteri morfologici, fisiologici e psichici che caratterizza un individuo”. Anche secondo le definizioni mediche tradizionali gli individui hanno una predisposizione intesa come una debolezza, un tallone di Achille, ed hanno anche una costituzione fisica di un certo tipo. Secondo l’Omeopatia la costituzione è qualcosa di molto più profondo che include sia le caratteristiche fisiche che quelle caratteriali, ed in qualche modo predispone a determinati tipi di alterazioni patologiche. Vediamo insieme come le costituzioni possono influire sulla forma fisica e la predisposizione ad ammalare di determinate malattie, nei nostri cani e gatti.
Cani, gatti, altri animali e costituzioni
In medicina veterinaria c’è un particolare non trascurabile che incide di molto sulle classiche costituzioni, ovvero le razze. Molti degli animali che popolano il mondo sono infatti allevati, ovvero incrociati tra loro, al fine di avere determinate caratteristiche fisiche. Quando si parla di costituzione quindi dobbiamo sempre fare un distinguo tra animali di razza e “meticci”, ovvero incroci di animali di razza o tra altri meticci. Questi ultimi sono quelli che più si avvicinano a quella che è la condizione di noi esseri umani; sono infatti il frutto di una selezione genetica naturale, non influenzata dalla mano dell’uomo. All’interno di una cucciolata di meticci ci sarà sempre quello che cresce di più e quello che cresce di meno, quello più cicciottello e quello più longilineo. Questo può essere vero anche nelle cucciolate di razza, ma con caratteristiche di base che sono in ogni caso più standardizzate.
La selezione genetica imposta dall’uomo incide infatti pesantemente sulla costituzione fisica; si pensi alle razze di animali da produzione nei quali vengono ricercate determinate caratteristiche fisiche per aumentare le performance produttive. Animali usati per la produzione di carne dovranno avere masse muscolari più pronunciate, animali da produzione di latte un apparato mammario molto sviluppato, e così via.
Questa selezione genetica così spinta porta purtroppo molto spesso ad aberrazioni fisiche che incidono pesantemente sulla salute ed il benessere degli animali. Anche tra i cani ed i gatti vi sono razze che risentono pesantemente di questo meccanismo come, ad esempio, tutti i soggetti brachicefali, ovvero con muso schiacciato. Cani come i Bulldog americani, i Carlini, i Bulldog francesi, e gatti come i Persiani sono animali molto sfortunati perché la conformazione del loro muso, tanto ricercata per ragioni prettamente estetiche, comporta una difficoltà respiratoria costante e li predispone a patologie respiratorie molto pericolose per la loro vita.
L’uomo è molto strano: prima crea razze con difficoltà fisiche che gli impediscono di vivere bene, e poi inventa interventi chirurgici per correggerle. Spesso mi chiedo che senso abbia tutto questo. In questo scenario di selezione genetica spinta è molto difficile per il medico veterinario omeopata individuare la costituzione di un soggetto di razza così detta “ipertipica”. Difficile ma non impossibile, perché, come dicevamo sopra, anche in questi casi qualche piccola differenza nel modo di crescere e svilupparsi, o nelle debolezze fisiche e nell’inclinazione comportamentale, possono essere individuate da un occhio particolarmente attento ed allenato.
Per quanto concerne i cani ed i gatti la faccenda non cambia, salvo che per i cosiddetti meticci. I meticci sono frutto di una selezione naturale, provengono dall’incontro di due individui con materiale genetico completamente differente e soprattutto tra i meticci sopravvivono quelli più forti e adatti a superare la selezione naturale. In questi ultimi casi, quindi, c’è effettivamente la possibilità di individuare una costituzione.
Le costituzioni omeopatiche
Ogni individuo vivente è caratterizzato dalla coesistenza di due fattori che influenzano la sua vita ed il suo stato di salute: quella genetica ereditata dai suoi avi, e quella ambientale così detta esperienziale, che è acquisita.
In linea generale fattori costituzionali ed esperienziali portano alla formazione della struttura psicofisica ed emozionale di ogni individuo, e quindi alla sua costituzione. La costituzione insieme al miasma, ovvero la predisposizione individuale, determinano la capacità degli individui ad integrarsi con l’ambiente.
Secondo l’Omeopatia la costituzione è un’unione di fattori genetici e fattori energetici intesi come influenza dell’ambiente esterno, includendo anche l’incidenza dei genitori sul vissuto dei figli e pertanto le prime esperienze di vita.
Lo stesso Ippocrate si pose questo problema e la sua classificazione includeva vari tipi di temperamenti come quelli linfatico, sanguigno, bilioso, atra-biliare. Ippocrate inoltre evidenziò che gli aspetti morfologici, funzionali e psicologici concorrono a creare la costituzione di ogni individuo, sottolineando in questo modo la complessità dell’individuo; poi, sempre secondo Ippocrate, oltre a questa complessità individuale, anche l’interazione con i fattori ambientali esterni influenza la costituzione.
Tutto questo è applicabile e rapportabile anche agli animali. Vediamo insieme quali sono le costituzioni principali.
Costituzioni: quali sono e come influiscono sullo stato di salute
Le costituzioni individuate dai teorici e studiosi di questa branca dell’Omeopatia sono 4: la carbonica, la fosforica, la sulfurica e la fluorica. Vediamole insieme nel dettaglio.
Costituzione Carbonica
La caratteristica di questi soggetti è un’iperfunzionalità degli organi che nascono dall’endoblasto (apparato digerente e respiratorio, fegato, pancreas, tonsille, timo, tiroide, paratiroide.)
Sono soggetti brevilinei ovvero tendenti ad essere più bassi e compatti fisicamente, sempre stanchi ed astenici, con tendenza a prendere peso; l’adipe che accumulano è un grasso flaccido ed hanno tendenza alla ritenzione di liquidi. Sono soggetti che mangiano molto e spesso hanno un deficit funzionale della tiroide.
Fisicamente hanno testa rotondeggiante, fronte piatta e sfuggente, gli occhi sono poco vivi, il naso schiacciato. Il collo è corto e grosso, il torace largo alla base, l’addome globoso, mentre gli arti sono piuttosto tozzi e corti. Si affaticano facilmente e sono soggetti a problemi ortopedici per una lassità dei legamenti.
Sono soggetti molto pigri che mirano a consumare quanta meno energia è possibile. Le patologie più frequenti alle quali vanno incontro sono infiammazioni cutanee, respiratorie, e soprattutto malattie metaboliche come obesità, diabete e formazioni di calcoli. Caratterialmente hanno paura da tutto ciò che è nuovo e vorrebbe restare nel suo mondo infantile, fatto di dipendenza, necessità e protezione.
Costituzione fosforica
In questi soggetti prevale il foglietto ectoblastico dal quale derivano il sistema nervoso centrale e periferico, il sistema nervoso simpatico, l’epidermide e le mammelle, l’ipofisi posteriore e le ghiandole surrenali. I fosforici sono soggetti longilinei, magri, con aspetto affaticato e gracile. La cute è chiara e rugosa perché sono spesso malnutriti a causa di fenomeni di malassorbimento. La testa può avere una forma triangolare ed allungata, con una fronte leggermente bombata, un naso affilato e convesso. Il collo è lungo, il torace è stretto e poco espanso, l’addome è incavato per la magrezza. Gli arti sono sottili e lunghi, e tutto il corpo ha una struttura gracile ed esile. Il fosforico regge gli sforzi anche intensi, ma di breve durata e si stanca subito; il recupero però è veloce.
Sono soggetti con un’intelligenza astratta: sono degli idealisti ed immaginano di realizzare tante cose, ma ne concretizzano molto poche; sono ipersensibili alle impressioni esterne e molto intuitivi; si esaltano facilmente, ma si deprimono con altrettanta rapidità. Sono molto incostanti e non riescono a portare a termine i compiti assegnatigli.
La tendenza patologica si manifesta fin da piccoli con una crescita stentata, frequenti affezioni dell’apparato respiratorio. C’è una tendenza all’insufficienza epatica, problemi alla colecisti. Sul piano emotivo il fosforico si rifugia nella sua immaginazione vivida, per sfuggire al mondo esterno che non conosce e gli fa paura.
Costituzione sulfurica
Il tipo sulfurico è considerato normolineo, armonico ed equilibrato; in esso c’è un equilibrio di sviluppo dei tre foglietti germinativi con lieve prevalenza del mesoblastico: da quest’ultimo derivano l’apparato muscolare, lo scheletrico, il cardiocircolatorio, rene e gonadi, cortico-surrene, connettivo e milza. Fisicamente è quindi il normotipo per antonomasia, che ha bene sviluppato l’apparato osteoarticolare ed ha una buona struttura muscolare di sostegno. Sono soggetti molto reattivi, dinamici, con un buon autocontrollo, prudenti, dominatori grazie al forte equilibrio interiore. Sul piano fisico hanno una buona risposta immunitaria e riescono a tenere le patologie in equilibrio per molto tempo. Sono predisposti a problemi epatici, digestivi e cutanei. A livello psicologico c’è un alto livello energetico che gli permette di affrontare con decisione la fase dell’“autoaffermazione” quando sono cuccioli, e dell’integrazione nel tessuto sociale, poi. Normalmente hanno la sensazione di essere affermati nel tessuto sociale e sono abbastanza sicuri di se.
Costituzione Fluorica
Questa costituzione più che essere una costituzione pura, può essere considerata come un quadro misto, influenzato soprattutto dalla costituzione fosforica.
I soggetti fluorici sono caratterizzati sul piano fisico da una disarmonia ed asimmetria: hanno scheletro e denti storti, schiena arcuata e tendenza alla scoliosi, distrofia osteoarticolare con diametri delle ossa lunghe storti. Oltre all’asimmetria del corpo questi soggetti hanno aspetto “vecchieggiante” e dimostrano molti più anni di quanti effettivamente abbiano. Hanno poco equilibrio e nel camminare mantenendo un’andatura irregolare e sgraziata, e possono essere molto maldestri. Il cranio può essere simile a quello di un carbonico o di un fosforico, comunque con spiccate note di irregolarità e di asimmetria.
Sono soggetti dal carattere imprevedibile, con comportamenti che appaiano privi di raziocinio e molto impulsivi; possono anche essere aggressivi. Negli esseri umani è nota la volgarità che utilizzano nel linguaggio. Sono soggetti incostanti, volubili, ed odiano tutto ciò che è ordine, precisione e regola; sono istintivi ed incapaci di lavorare e di concentrarsi.
Sul piano fisico il fluorico manifesterà maggiormente la sua disarmonia nel sistema nervoso, nell’apparato locomotore e nel tessuto vascolare.
Questi soggetti saranno caratterizzati da squilibri nervosi e mentali, da dismetrie e esostosi a livello osseo, da iperlassità dei legamenti, da infiammazioni a carico dei vasi sanguigni e degli arti inferiori con aspetti, prima, ulcerativi, poi, sclerotici. Anche la cute sarà colpita da processi irritativi, ulcerativi e sclerotizzanti.
Sul piano emotivo tendono a distorcere la realtà, sia come effetto della sua disarmonia sia come rifiuto della sua natura. Il fluorico è fin da cucciolo caratterizzato per l’ambiguità in tutti i suoi rapporti. In umana sono soggetti che trovano in una qualsiasi forma d’arte la valvola di sfogo della grande quantità di energia che altrimenti, in “forma libera” rappresenterebbe una grossa carica distruttiva per tutto l’organismo.
Il fluorico, pur nella sua costante variabilità, sarà sempre alla ricerca di una identità che gli è stata negata e che difficilmente riuscirà a trovare nel corso di tutta la sua vita.
Come individuare la costituzione del mio amico a 4 zampe?
Come abbiamo visto, salvo rari casi evidenti, i nostri amici potrebbero avere un’apparente costituzione a causa della razza o degli incroci di razze dalle quali provengono. Per individuare la loro vera costituzione potrà venirci in aiuto soltanto un Medico Veterinario esperto in Omeopatia che potrà anche utilizzare questa preziosa informazione per spiegare le inclinazioni patologiche dei nostri amici ed individuare, insieme ad altri fattori, il rimedio omeopatico più simile, che potrà aiutarlo ad affrontare le sfide fisiche e psicologiche alle quali la vita lo sottoporrà. Rivolgiamoci quindi con fiducia ad un professionista preparato.