Anestesia integrata. Una via che possa condurre a una chirurgia meno invasiva. Una pratica già sperimentata in più occasioni presso l’ospedale Santa Chiara di Pisa, che oggi la confraternita di Misericordia “Santa Maria delle Grazie” chiede di introdurre anche nell’ospedale Santa Margherita di Cortona. La richiesta verrà avanzata con un convegno che l’associazione presenterà prossimamente nel Comune in provincia di Arezzo.
Sostituire oppioidi con medicina complementare: la proposta
L’anestesia integrata sostituisce alcuni farmaci allopatici, soprattutto antidolorifici e oppioidi, con trattamenti di medicina complementare quali Omeopatia ed elettro-agopuntura. Una pratica all’avanguardia che è già stata utilizzata in molte occasioni dal dottor Filippo Bosco, titolare della cattedra di anestesia e rianimazione presso l’ospedale Santa Chiara di Pisa (Aoup).
Anestesia integrata, la pratica innovativa dell’ospedale Santa Chiara di Pisa
“In Aoup [Azienda Ospedaliero Universitaria pisana] sono stati effettuati circa 80 interventi in anestesia integrata, prevalentemente nel Centro senologico, diretto dalla dottoressa Manuela Roncella, ma anche in altre branche chirurgiche – spiega Aoup in una nota – L’anestesia integrata può quindi essere una valida opzione nelle situazioni ove il trattamento del dolore intra e postoperatorio non può essere trattato con oppioidi e analgesici o qualora ci fosse un esplicita richiesta del paziente di non voler assumere tali farmaci”“
una speranza per i pluri-allergici e per chi rifiuta farmaci oppioidi
Questa nuova forma di anestesia può essere di grande aiuto nei pazienti pluri-allergici o nelle persone affette da sensibilità chimica multipla (Mcs). L’Mcs, secondo il suo teorizzatore allergologo Theodor Randolf, sarebbe indotta da un uso eccessivo di sostanze di natura chimica. Il ricorso all’Omeopatia e all’elettro-agopuntura ha lo scopo di evitare la somministrazione di farmaci sintetici, stimolando il rilascio di oppioidi dall’organismo.
L’appello del governatore della Misericordia di Camucia
“Siamo tutti protési verso un miglioramento delle offerte della nostra sanità, in particolare dell’ospedale Santa Margherita. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di promuovere quello che di nuovo e di efficace anima la medicina dei nostri tempi – precisa Alessandro Grazzini, governatore della Misericordia di Camucia – Sono venuto a conoscenza tramite una cortonese, paziente del dottor Bosco, delle tecniche mediche e innovative che questo medico attua. Per questo abbiamo deciso di promuovere un incontro, nella speranza di poter praticare queste nuove specialità anche da noi”
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