Proprio non ci riesce di invertire la rotta che ci sta portando a danneggiare irrimediabilmente il pianeta. Bendati su un treno lanciato a tutta velocità verso il disastro: è questa la sensazione che mi procurano le parole di Aie Fatih Birol direttore generale dell’AIE (Agenzia Internazionale Energia)
Le emissioni di anidride carbonica aumenteranno nel 2021 ad un livello record, il secondo più alto della storia dopo quello di 10 anni fa seguito alla crisi finanziaria. E’ quanto pronostica nel rapporto dell’AIE per il 2021, Global Energy Review. Secondo l’organizzazione le emissioni di Co2 aumenteranno quest’anno di quasi il 5%, a 33 miliardi di tonnellate, invertendo in larga parte il calo registrato lo scorso anno. Ci si attende dunque il secondo piu’ forte incremento mai registrato nella storia.
“Le emissioni globali di carbonio – afferma il direttore esecutivo dell’Aie, Faith Birol – dovrebbero aumentare di 1,5 miliardi di tonnellate quest’anno, guidate dalla ripresa dell’uso del carbone nel settore energetico”. Parole che arrivano a pochi giorni dall’ennesimo vertice sul clima che stavolta sarà negli Stati Uniti e su cui ormai non sono più in molti a scommettere.
L’appello dell’Aie è affinché le nazioni si impegnino in “azioni immediate” prima della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fissata per novembre a Glasgow. “Se i governi di tutto il mondo non si muovono rapidamente per iniziare a tagliare le emissioni, è probabile che nel 2022 dovremo affrontare una situazione ancora peggiore”, avverte Birol.
L’Aie stima un aumento del 4,5% nella domanda di carbone, superando il livello del 2019 e avvicinandosi al suo massimo storico dal 2014. E’ questo, secondo l’organismo, il motivo principale dell’aumento delle emissioni di Co2.
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