Cos’è la Salutogenesi?

2 Maggio, 2020
Tempo di lettura: 2 minuti

La Salutogenesi (Aaron Antonovsky 1923-1994). è tutto ciò che crea salute ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute utilizzando risorse (interne ed esterne) accrescendo le proprie resilienza e capacità pro-attiva.

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.

La Salutogenesi si occupa quindi delle “cause”, o meglio delle “fonti” della salute.

Essa dà avvio a un nuovo approccio alla salute, con l’obiettivo di andare oltre il modello patogenetico, meccanicistico tuttora imperante, che pensa la salute come assenza di malattia e si concentra sull’insorgenza, la cura e la prevenzione delle malattie.

Il Pensiero Salutogenico presuppone, infatti, che tutte le persone siano più o meno sane e più o meno malate: l’obiettivo è capire in che modo un individuo può diventare più sano o meno malato. In questo paradigma la salute è concettualizzata come un continuum salute-malattia in cui ciascuna persona si può collocare in un dato momento della sua vita. Ciò significa che, in qualsiasi punto del continuum una persona si trovi, potrà disporre sempre di risorse e opportunità per spostarsi verso il polo della salute.

I due pilastri principali della Salutogenesi sono: le Risorse Generali di Resistenza e il Senso di Coerenza.

Le risorse sono di diverso tipo: interne (fattori biologici, caratteristiche di personalità, atteggiamenti, capacità vitali o life skills) ed esterne (beni a disposizione nel proprio contesto, relazioni, servizi); non ci si riferisce solo a ciò che c’è a disposizione ma a ciò che le persone sono in grado di utilizzare e riutilizzare.

Il muoversi in direzione della salute è favorito da quello che Aaron Antonovsky definisce “Senso di Coerenza”. Esso indica l’orientamento del soggetto adulto a muoversi verso il mondo e la sua percezione di questo come comprensibile e governabile. Si possono definire risorse utili quelle che contribuiscono al verificarsi di esperienze di vita che diano un senso, sia di tipo cognitivo che emotivo, al suo mondo.

La capacità di saper usare le proprie risorse di resistenza è basata sul proprio senso di coerenza.

Per Antonovsky il Senso di Coerenza è “un globale, sebbene penetrante sentimento che qualsiasi cosa accada nella vita essa può divenire comprensibile e può essere gestita. Ci sono anche uno scopo e un significato legati a ogni cosa”.

Il Senso di Coerenza si correla positivamente agli esiti di salute, di qualità di vita e con le condizioni psicologiche di benessere più importanti e rappresenta una delle risorse interne per la salute.

La profondità del Senso di Coerenza incide sulle capacità delle persone di utilizzare le risorse disponibili per conservare salute e benessere. Infatti le persone con un marcato Senso di Coerenza reagiscono in maniera flessibile alle sollecitazioni e possono attivare risorse adeguate alla situazione.

 

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