Quando vogliamo intraprendere un percorso alimentare a prescindere dallo scopo (dimagrimento, attività sportiva, problemi metabolici,etc), ci rendiamo conto che la platea di piani nutrizionali è molto ampia: c’è veramente l’imbarazzo della scelta!
Riflettendoci bene, però ,viene da farsi qualche domanda: tali programmi dietetici sono frutto di studi basati su regole certe o sperimentate, oppure scaturiti da mode estemporanee, figli di “filosofie alimentari” o frutto di regole pseudofisiologiche?
Il risultato è molto vario : a volte ritroviamo dei comportamenti alimentari giusti; altre volte, invece, si producono situazioni bizzarre e, purtroppo, pericolose che possono comportare seri problemi alla salute.
Vediamo solo alcuni (dei tantissimi) alcuni esempi:
Vegetarianesimo (integrale) : Eliminazione completa delle proteine animali
Crudismo: Alimentazione con cibi rigorosamente crudi.
Digiuno : riduzione, programmata, dell’apporto alimentare durante la giornata.
Dieta normoproteica o chetogenica: Strategia nutrizionale basata sulla riduzione dei carboidrati alimentari
Dieta Mediterranea: Il regime alimentare si fonda su cibi (cereali, frutta, verdura, olio d’oliva) il cui consumo è abituale in Paesi del Mediterraneo.
Ed allora, quale sciegliere? La risposta non è così diretta e semplice!
Compito (arduo, ma altrettanto stimolante) del professionista della Nutrizione è quello di trovare, di volta in volta, il percorso Alimentare più idoneo per quel paziente, con la propria storia, la personale condizione psico-fisica, nonchè rispettando le soggettive convinzioni e motivazioni.
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