Quante volte abbiamo sentito, come una litania, che i carboidrati vanno consumati a pranzo o che questi debbano essere tassativamente vietati nelle ore serali, altrimenti si rischia di non perdere peso o, peggio ancora, di ingrassare: niente di più sbagliato!
Recenti studi dimostrano come la distribuzione dei vari nutrienti durante la giornata condiziona in maniera significativa l’attivazione e la funzione dell’apparato digerente e, di conseguenza, lo stato di salute dell’individuo : per esempio la sonnolenza dopo un pranzo a base di un piatto di pasta o una “nottata difficile” dopo aver mangiato un arrosto!
Le proteine (carne, pesce, uova, formaggi ed in misura minore i legumi) ed i lipidi (grassi animali o vegetali) vanno consumati principalmente tra la colazione ed il pranzo (nei momenti della giornata, cioè dove è massima l’attivita energetico-metabolica), in modo tale da permettere la digestione e l’assimilazione di queste macromolecole particolarmente impegnative, che presentano inoltre un’azione eccitante e stimolante.
I carboidrati complessi (pasta, riso, patate, farro, etc.), opportunamente combinati, invece vanno preferiti la sera : risultano infatti essere molto più digeribili; inoltre presentano capacità neuro-sedativa (cioè migliorano il sonno) , permettendo così all’organismo di rigenerarsi, senza l’impegno ingombrante del pasto proteico.
Vale, così, il famoso proverbio “Colazione da Re, pranzo da Principe, Cena da Povero!”