Il cervello umano è paragonabile a quello di un computer. Possiede un processore, accumula memoria, immagazzina dati, elabora programmi, riceve input, come fosse collegato a una rete; invia e riceve messaggi, usando i cinque sensi, inoltre diventa una “ricetrasmittente” quando ne usa altri due: la telepatia è l’istinto.
Tuttavia, bisogna precisare che la memoria umana è di tipo olografico associativo, diversamente da quella di un computer, che è ad accesso diretto; inoltre non è dimostrato che la memoria umana sia suddivisa in compartimenti come avviene nel processore di un computer. Si ritiene che la mente operi a bassa velocità in parallelo, con metodo non deterministico, il contrario di un computer, ma in realtà questa differenza, ipotizzata, non esclude che ci siano molti compartimenti della memoria umana di cui siamo semplicemente sprovvisti di chiave.
La mente umana elabora le impressioni ricevute dai sensi e le trasforma in sentimenti come paura, amore, odio, che possono essere trasmesse ad altre menti come dei virus; oppure sensazioni fisiche come dolore, fame, sete, freddo, caldo e in questi casi per l’uomo è possibile arrivare alla morte, se istinto, intelligenza o altro non lo impediscono.
È vero tuttavia che il dolore fisico può scatenare un tipo di emozione forte come la rabbia, benché sia generato indipendentemente dal cervello, alcune reazioni fisiche in risposta al dolore sussistono anche in assenza di elaborazione, senza attività cerebrale o addirittura sotto anestesia.
L’istinto e gli ormoni elaborano i dati-impressioni secondo la legge di causa-effetto, fornendo a ogni essere intelligente la capacità di riprodursi, la forza fisica, il dinamismo e gli istinti di difesa, un vero e proprio programma di sopravvivenza della specie.
Alcuni genomi psichici fanno dell’uomo un essere non animale, elevandolo grazie ad alcune peculiarità mentali e una coscienza che sarebbe divenuta sempre più consapevole dell’esistenza di Dio, ovvero della sua stessa Divinità.
Durante la creazione, evidentemente, ne abbiamo ricevuta una certa quantità, sufficiente per usare una minima parte delle nostre potenzialità; per svilupparle bisogna essere coscienti della Divinità umana, della nostra Divinità appunto.
La mente è una piccola scintilla di un energia che l’uomo non è in grado di concepire razionalmente: la coscienza Cosmica. Ma ne ha sempre intuito l’esistenza dandole nomi diversi: Spirito Santo nella Bibbia, Brahma nei Veda, Ruh nel Corano. Jung lo definisce “inconscio collettivo”. Possiamo chiamarla anche Dio, ma solo se pensiamo a Dio, non come quel essere Divino dall’aspetto umano di un vecchio con la barba, le cui iconografie religiose rinascimentali potrebbero trarre in inganno, ma immaginandolo come l’Uno Cosmico.
Ogni forma di vita è energia, nè si distrugge né si consuma mai ma può solo essere trasformata o integrata con altre forme di energia. Esiste un flusso di energie Cosmo-Terra intercettato e trasformato da ogni forma di vita. Questa energia Cosmica rende Vitale la materia attraverso un processo di risveglio. Si potrebbe affermare che esiste più che altro un flusso energetico Sole-Terra, e che questo sia il vero responsabile della vita sul nostro pianeta.
Noi esseri umani non siamo fatti solamente di un corpo fisico denso. Siamo esseri energetici multi-dimensionali molto più complessi, composti da diversi corpi sottili d’energia/coscienza che circondano e compenetrano il corpo fisico esteriore. Nel loro complesso sono chiamati Corpo di Luce o Campo Energetico Umano (i nomi inglesi più utilizzati sono Lightbody, Human Energy System o Human Energy Field).
Nel mondo delle discipline olistiche ci si riferisce ad essi con il termine Aura o Campo Aurico e si legge attraverso i colori che ne determinano lo stato. Nella letteratura esoterica sono anche chiamati Veicoli di coscienza.
Il Corpo Fisico è parte del Corpo di Luce umano. Di primo acchito, potrebbe sembrare insolito considerare il corpo fisico denso come un corpo energetico, ma questo è esattamente ciò che è. Il corpo fisico è la forma più densa di energia/materia che la nostra coscienza umana utilizza per esplorare l’ambiente circostante ed interagire con gli altri all’interno di questo piano fisico. È composto di sostanza solida, liquida e gassosa, che sostiene, costruisce e modella i tessuti, gli organi e le cellule. Guardandolo in dettaglio, rintracceremo quei modelli di energia vibrante (cioè le particelle subatomiche, gli atomi e le molecole) che abbiamo chiamato materia. Il corpo fisico è il più lento e denso dei corpi energetici: può solo ricevere e rispondere, ma non creare.
Il corpo emozionale contiene i nostri modelli emotivi, desideri e vibrazioni energetiche che determinano la nostra personalità, quindi è in questo campo aurico che sperimentiamo le emozioni di piacere o paura e tutte le altre coppie di opposti.
Il corpo emozionale, a questo punto dell’evoluzione, è per la maggior parte degli esseri umani il più dominante di tutti i corpi aurici, perchè è quì che la coscienza umana è costantemente focalizzata, guidata dalle nostre reazioni incontrollate e dai desideri dettati dall’ego (rabbia, dolore, stress, paura, shock, pene, preoccupazioni, irritazioni, ansia, critiche, odio, impulsi, desideri, ecc.). Spesso descritti come il nostro bagaglio emotivo, questi abituali modelli o schemi inconsci viaggiano con noi, rispondendo agli eventi che ci creiamo personalmente nelle nostre vite, fino a quando non ne diventiamo consapevoli e finalmente riconosciamo, che devono essere guariti e bilanciati.
È in questo strato aurico che la maggior parte della coscienza umana è focalizzata e quindi è in questo strato che si originano la maggior parte dei problemi fisici e delle malattie.
La diversità di opinione, in questo e in altri casi, come coscienza Cosmica, energia Cosmica, nel concetto di unità assoluta, è originata da una serie di concetti filosofici orientali, secondo i quali l’uomo “si trova tra Cielo e Terra” : la realtà, in senso lato, è il risultato del giusto equilibrio tra ritmi e proporzioni armoniche, che viene mantenuto da leggi elementari basate su intuizione, semplicità, esperienza e rifiuto della razionalità assoluta.
È chiaro, a questo punto, che chi sente di dover ripristinare il suo equilibrio energetico, inizierà un percorso durante il quale dovrà inevitabilmente scontrarsi con la società moderna piena di convenzioni depistanti e soffocati.
Ne consegue dunque quale potenza possa avere la mente, intesa come scintilla di energia “intelligente”, riguardo la malattia. Non ci si puó limitare a “combatterla”, occorre prima di tutto capirla, non essendo essa un accidente puramente casuale, ma piuttosto un disturbo causato da molti aspetti repressi, tenuti e accantonati nella nostra vita. Purtroppo, la moderna scienza medica considera l’uomo un insieme di tanti organi a sé stanti, e li cura e guarisce ogni volta che se ne presenta la necessità, come una vettura, che si ripara man mano che si guasta, come si trattasse di un contenitore in pelle con all’interno sangue, vene, muscoli, nervi, ossa, organi vitali, eccetera. Gli antichi, ed ancora oggi i cinese e gli Indù, sapevano che il corpo umano contiene anche i canali della circolazione energetica, i chakra, i meridiani, l’energia, l’anima, che lo fanno un’unità inseparabile.
A questo punto la malattia va letta e interpretata in termini psicologici, metafisici ed infine fisiologici, come la medicina olistica appunto suggerisce.
L’uomo è dunque un unità inseparabile e lo è con l’intero Universo, lo dice il nome stesso Uni-verso e non polarità. Secondo la teoria dei contrari, Gesù chiamava infatti la polarità “questo mondo” e l’unità “la casa di mio padre”.
LEGGI ANCHE: Sapere ed Essere
0 commenti