Lattoferrina e prevenzione del Covid-19, Risponde l’odontoiatra

lintervista di NapoliToday alla dott.ssa Marilena Troise
8 Novembre, 2020
Tempo di lettura: 2 minuti

Lattoferrina e prevenzione del Covid-19, un nesso che di cui si parla sempre più spesso (ve ne avevamo parlato anche noi qui). Soprattutto da quando una ricerca dell’Università di Tor Vergata ha messo in risalto i possibili effetti benefici di questo elemento nel limitare i contagi in corso. Ora una nuova intervista di NapoliToday alla dott.ssa Marilena Troise, specializzata in odontoiatria e odontoiatria estetica, approfondisce l’argomento per chiarire dubbi e perplessità.

Lattoferrina e prevenzione del Covid-19, Risponde l’odontoiatra

La Lattoferrina, o Lattotransferrina – spiega la dottoressa – è una proteina multifunzione della famiglia delle transferrine, con note proprietà antimicrobiche. Si trova soprattutto nel latte materno (nel colostro), ma è presente anche nelle lacrime, nella saliva, nei granulociti neutrofili e nelle cellule immunitarie che difendono l’organismo dalle infezioni di funghi e batteri”.

Qual è la relazione tra lattoferrina e prevenzione del Covid-19?

Nell’attuale contingenza legata al Covid-19, il cavo orale rappresenta il punto critico per l’ingresso di microrganismi tramite: aria, acqua, cibo e mani. Questo ha portato un team di clinici delle Università Tor Vergata e La Sapienza, di Roma, a studiare possibili strumenti di protezione di questa “porta di accesso” al virus, da affiancare a quelli “meccanici” (mascherine) e “comportamentali” (lavaggi frequenti delle mani e distanziamento). La lattoferrina, essendo già stata studiata in passato per i suoi effetti inibitori su Hiv e citomegalovirus, e nel 2011 per il trattamento della Sars, è risultata la migliore candidata. Lo studio su questa glicoproteina ha dimostrato la sua efficacia nel favorire, senza effetti avversi, la remissione dei sintomi clinici nei pazienti Covid-19 positivi sintomatici e la negativizzazione del tampone già dopo 12 giorni dal trattamento. Anche dagli esami ematici, hanno fatto sapere i ricercatori, sono stati osservati risultati notevoli che saranno presto pubblicati”.

LEGGI L’INTERA INTERVISTA SU NAPOLITODAY 

LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO SU GENERIAMOSALUTE

LEGGI LO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI TOR VERGATA PUBBLICATO SU JOURNAL OF MOLECULAR SCIENCES

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