L’elemento più semplice, e allo stesso tempo il più complesso. Parliamo dell’acqua, origine della vita e mistero imperscrutabile. Veniamo da lì, il nostro mondo ne è in larga parte costituito, eppure dell’acqua ancora oggi molte cose ci restano oscure, nonostante strumenti sempre più sofisticati per analizzarne le proprietà. Oggi, però, l’Uomo ha fatto un altro, piccolo passo nella comprensione di questo meraviglioso elemento, riuscendo, per la prima volta, a osservare i “legami quantistici” che connettono le sue molecole.
Gli scienziati svelano un mistero dell’acqua
Come accennato, l’acqua ha un gran numero di proprietà peculiari, che la differenziano da ogni altro elemento conosciuto. Una di queste è la forte tensione superficiale. È grazie a questa che alcuni insetti come i
gerridi riescono a camminare “in modo miracoloso” sull’acqua. Come se non bastasse, ha una grande capacità di immagazzinare calore, una caratteristica a cui dovremmo essere molto grati, visto che se non fosse così le temperature sul pianeta sarebbero già impraticabili per la razza umana. Altra stranezza, forse la più singolare di tutti, è l’avere una densità minore quando ghiacciata che allo stato liquido. Cosa importa? Che se non fosse così il ghiaccio affonderebbe, nuovo ghiaccio si formerebbe, e in poco tempo gli oceani interi sarebbero enormi, inerti masse di ghiaccio.
Le ragioni di tanti strani comportamenti
Ma cos’è che comporta tutti questi comportamenti anomali? Gli scienziati ipotizzano che possa trattarsi di caratteristiche derivanti da particolari legami quantistici. Quelli che uniscono gli atomi di idrogeno caricati positivamente con quelli di ossigeno caricati negativamente. Per verificare questa ipotesi un gruppo di ricerca internazionale guidato dal Centro d’Accelerazione Lineare di Stanford (Slac) ha osservato in slowmotion come avvengono questi legami.
I ricercatori hanno posto sotto la luce di elettroni ad alta energia dei sottilissimi getti d’acqua. Così hanno potuto osservare che le molecole illuminate generano particolari vibrazioni, le quali prima allontanano gli atomi di ossigeno, per poi respingerli violentemente. In questo modo lo spazio tra le molecole (e quindi il volume dell’elemento) si espande. “Sebbene si sia ipotizzato che questo cosiddetto effetto quantistico nucleare sia al centro di molte delle strane proprietà dell’acqua – ha dichiarato alla stampa Anders Nilsson – questa è la prima volta che viene osservato direttamente”.
Il mistero dell’acqua e i segreti dell’Omeopatia
Per capire ogni aspetto che rende l’acqua così diversa da ogni altra cosa serviranno ancora moltio studi, e probabilmente molti anni. Ciò che è certo è che la scienza, che a volte si illude di avere tutte le risposte, spesso si trova a dover confrontarsi con i propri limiti e le proprie falle. Il fatto che le reazioni omeopatiche non siano ancora del tutto spiegate non vuol affatto dire che non esistano. Del resto la conoscenza umana procede solo quando messa di fronte ai propri limiti, nell’eterno tentativo di spostarli un po’ più in là. Proprio come abbiamo fatto oggi.
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