Redazione

In India Omeopatia obbligatoria nelle facoltà di Medicina

È quanto disposto dalla National Medical Commission (NMC), che ha incluso anche 10 giorni di pratica Yoga
8 Ottobre, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti

La National Medical Commission (NMC) ha reso obbligatorio per tutte le facoltà di Medicina di avere un “Dipartimento di ricerca sulla medicina integrativa”. Obiettivo della riforma è promuovere l’integrazione della medicina moderna con l’Omeopatia e le molte forme di Medicina tradizionale asiatiche, tra le quali la più famosa è l’Ayurveda. L’NMC ha annunciato la propria decisione a seguito del primo incontro congiunto con i funzionari della Commissione nazionale per l’Omeopatia (NCH) e della Commissione nazionale per i sistemi indiani di medicina (NCISM).

In India Omeopatia obbligatoria nelle facoltà di Medicina

Secondo quanto rivelato dal The Hindu, il presidente di NMC Suresh Chandra Sharma ha dichiarato che l’incontro ha discusso i migliori metodi scientifici per integrare la Medicina moderna con l’Omeopatia e i sistemi di medicina indiana per sviluppare tutti e tre i settori. A questo proposito, ha inoltre ricordato che il processo di integrazione dovrebbe aiutare le persone a prevenire, curare e controllare le malattie. In aggiunta, hanno discusso dell’introduzione dell’obbligo di 10 giorni di pratica Yoga per gli studenti delle facoltà MBBS (Acronimo inglese per Bachelor of Medicine, Bachelor of Surgery, ossia Medicina e Chirurgia). Il ciclo di 10 giorni inizierà il 10 giugno di ogni anno e si concluderà nella Giornata Internazionale dello Yoga.

Previsti anche 10 giorni di pratica Yoga obbligatori

Nell’incontro il presidente di NCH, Anil Khurana, ha suggerito la possibilità che gli studenti MBBS svolgano uno stage di una settimana nei college di Omeopatia. “Ciò aiuterebbe gli studenti di Medicina a “acquisire consapevolezza e rispetto per l’altro sistema medico”. Esprimendo la necessità di avere la giusta percezione dell’Omeopatia nella società, il Dr. Khurana ha inoltre chiesto cautela durante la preparazione dei regolamenti in modo da evitare la mancanza di rispetto verso altri sistemi di farmaci.

La riforma riguarda anche l’Ayurveda

Il dr. Khurana ha anche affermato che c’è un’errata percezione della qualità della ricerca AYUSH, ritenuta non all’altezza, e ha sottolineato come il tasso di mortalità nei casi da encefalite giapponese si era ridotto del 15% grazie ai trattamenti omeopatici. Nel frattempo, il presidente dell’NCISM Vaidya Jayant Deopujari ha parlato della necessaria integrazione della terminologia fra Medicina e Ayurveda. Ha sottolineato che mentre il sistema post-laurea di medicina offrono chiarezza rispetto alla nomenclatura nella medicina moderna, così non è in Ayurveda, con la conseguente possibile confusione.

 

 

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