Come proteggere i bambini dai pidocchi

10 Dicembre, 2023
Tempo di lettura: 3 minuti

I pidocchi, quei piccoli parassiti che fanno venire i brividi alle mamme! Se nuovamente si è ripresentato il problema dei pidocchi, di cui da alcuni anni non si sentiva quasi più parlare, significa che i bambini hanno ricominciato a stare “in contatto” tra loro, ad abbracciarsi, a fare la lotta. E questo è un bene. Anche se ormai è assodato che non comportino rischi per la salute dei  bambini, il desiderio è comunque quello di tenerli lontano e liberarsene al più presto.

 

Guardiamo i pidocchi più da vicino

I pidocchi sono parassiti visibili a occhio nudo, si ancorano alla radice dei peli o dei capelli per nutrirsi del sangue. Questo provoca un’irritazione alla cute responsabile del prurito. Hanno una vita molto breve, circa 48-72 ore, ma in questo lasso di tempo riescono a deporre tantissime uova (lendini) del diametro di 1mm e di colore bianco-grigiastro. Le uova si schiudono in circa sette giorni e determinano la proliferazione dei parassiti. Il contagio può avvenire sia per diretto contatto oppure tramite pettini, cappelli, sciarpe, indumenti o altri elementi di contatto.

L’autunno è una stagione dove i pidocchi diventano più aggressivi, ma è stato recentemente confermato che, così come per moltissimi altri disturbi, esistono  bambini  più predisposti di altri a tutte le forme di parassitosi. Per questo è utile, nonché necessario, mettere in atto un’azione preventiva.

 

Prevenzione per la pediculosi

Perchè tra le cause della predisposizione, emerge una tendenza all’iperacidificazione dei tessuti.

Prima prevenzione: l’alimentazione

Per la salute dei bambini, e non solo per il rischio di predisposizione alla pediculosi, sarebbe opportuno evitare particolari alimenti acidificanti come i cereali raffinati, che sarebbero da sostituire con cereali “integri”, così come anche le farine raffinate e i prodotti ottenuti dalla miscelazione della crusca con le farine raffinate, gli zuccheri, alcuni tipi di tè, i cibi precotti, gli alimenti ad alto contenuto di additivi chimici.

Sono invece alimenti alcalinizzanti per il corpo umano tutti i vegetali, le patate, la frutta, la frutta essiccata, le mandorle, gli anacardi, le castagne e il sale marino. Una giusta alimentazione alcalina è supportata da vitamine e minerali  come la vitamina D3 e lo Zinco adatti nella crescita e a sostegno del sistema immunitario. Si possono trovare anche come integratori masticabili o spray, oligoelementi e fitocomplessi in sciroppo.

Lo squilibrio acido-basico con tendenza all’acidosi tissutale è un problema sempre più presente e responsabile di molti disturbi e malattie, di conseguenza buona abitudine è detossificare periodicamente l’organismo a favore di questo equilibrio.

Tutti i processi biochimici che si svolgono incessantemente nel nostro organismo e che sono fondamentali per la vita, producono un accumulo di scorie metaboliche che vengono eliminate attraverso l’intestino, i reni, la pelle e i polmoni.  Molte di queste sostanze di scarto sono acide e devono essere neutralizzate o eliminate.

Se il nostro corpo non sta lavorando al meglio, e fattori quali cattiva alimentazione, stile di vita, inquinamento, farmaci (esempio l’utilizzo frequente di antibiotici e paracetamolo nei bambini ecc.), determinano l’accumulo di scorie acide che non vengono adeguatamente smaltite, assisteremo nel tempo a tutta una serie di problematiche (per lo più di infiammatorie), legate ad una condizione chiamata  acidosi metabolica.

 

Dalla Medicina Naturale un prezioso aiuto contro i pidocchi

Oltre a determinati sali, contenuti in integratori basificanti, anche alcune piante regolano l’equilibrio acido-basico, in aggiunta all’azione detossificante.

Attraverso la funzione epatico-renale sono molto efficaci i fitoembrioestratti di Frassino, Ginepro e Betulla Verrucosa, utilizzati in associazione simbiotica, ovvero macerati insieme, sinergici. Nei bambini ne sono sufficienti poche gocce, da utilizzare anche per periodi prolungati. Un altro valido aiuto ci arriva dalla Medicina Omeopatica.

Natrium phosphoricum, gioca un ruolo nel riequilibrare il pH del sangue, ostacolando l’attecchimento e l’infestazione dei parassiti in genere. Quindi, si desume un effetto positivo di questo sale nel controllo della pediculosi.

Per quanto riguarda il trattamento locale, quello con prodotti naturali, rispetto a lozioni e shampoo tradizionali, hanno il vantaggio di lenire efficacemente il prurito, proteggendo la cute delicata dei piccoli. Consigliato dunque l’utilizzo di sciampo naturali, non aggressivi, con l’aggiunta di qualche goccia di oli essenziali specifici. Quello di Timo è particolarmente efficace e contribuisce a creare un ambiente sfavorevole all’insediamento dei pidocchi.

L’olio essenziale di Timo può essere diluito anche in acqua e leggermente nebulizzato con apposito spruzzino sulla lunghezza dei capelli come profilassi ogni mattina. Un altro alleato efficace è l’olio di Neem, estratto da una pianta indiana, con proprietà insetticide e idratanti. A base di Neem c’è anche lo sciampo: elimina i  pidocchi  e protegge i capelli.

Possibile alternare un olio lavante allo sciampo (ne esistono alcuni biologici con alta concentrazione di principi attivi) per facilitare lo scivolamento e l’eliminazione delle lendini con l’aiuto di pettini a denti stretti. I più pazienti, infine, possono utilizzare l’aceto di mele, che agisce sciogliendo il collante con cui le lendini si attaccano al capello.

Dopo aver mescolano 10 bicchieri di acqua calda con 2 di aceto di mele, va imbevuto un asciugamano con il quale avvolgere la testa del  bambino. Si lascia in posa venti minuti e si risciacqua.

“Prevenire è meglio che curare”

Mangiare in modo sano, con le dovute attenzioni, aiuterà il bambino a tenere lontano i pidocchi ma anche le malattie, a crescere bene, a frequentare scuola e amici serenamente. Con il sorriso.

 

0 commenti

NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti.

Share This