Gli incontri impossibili: Hahnemann e Sigmund Freud

14 Giugno, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti

Melanie e Hahnemann erano in gita ai giardini di Versailles. Il medico tedesco si era attardato per ammirare gli spruzzi d’acqua di una fontana. La moglie, gli occhi pieni di terrore, lo raggiunse urlando: – Samuel, è accaduta una cosa terribile: dietro la siepe c’è un uomo con il sigaro in bocca!

– Un uomo che fuma non è una cosa così terribile.- Disse Hahnemann, senza distogliere lo sguardo dai vortici di acqua e schiuma della fontana.

Melanie: – Ha un impermeabile.

Hahnemann: – Avrà timore che piova.

Melanie: – Se l’è aperto davanti a me.

Hahnemann, un po’ spazientito: – Probabilmente aveva caldo.

Melanie: – Sotto l’impermeabile era nudo.

Hahnemann, come risvegliato di soprassalto da una secchiata d’acqua gelida, sbraitò: – Adesso lo sistemo io, quel pervertito. – Il medico tedesco, con passo deciso, girò intorno alla siepe e si trovò davanti Sigmund Freud che, riabbottonatosi l’impermeabile, sniffava una striscia di cocaina da una tabacchiera d’argento.

Hahnemann: – Ehi, come vi permettete di mostrarvi nudo a mia moglie?   

Freud, sfregandosi le narici con le dita: – L’essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.

Hahnemann: – Che assurdità state dicendo? Con il vostro contegno oltraggioso avete terrorizzato mia moglie. Esigo le vostre scuse.

Freud: – Una domanda alla quale non sono riuscito a rispondere, nonostante 30 anni di ricerche sull’animo femminile, è: “Cosa vuole una donna?”.-

Hahnemann: – Sicuramente non desidera essere molestata da un uomo che, nudo, si nasconde dietro una siepe.

Freud: – Vi sembrerà poco bello o persino un paradosso, ma nondimeno va detto, che diventerà veramente libero e perciò anche felice nella vita amorosa solo colui che abbia superato il rispetto dinanzi alla donna e che si sia abituato all’idea dell’incesto con la madre o con la sorella.

Hahnemann, sconvolto: – Le vostre sono parole immorali!

Freud: – Originariamente le parole erano magie e, ancor oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico.

Hahnemann: – Signore, mi fate pena perché in voi non esiste nulla di dignitoso.

Freud: – Tutti coloro che desiderano essere più nobili di quanto la loro costituzione non permetta soccombono alla nevrosi; sarebbero stati più sani se fosse stato loro possibile essere peggiori.

In quel momento arrivò Melanie. Freud la osservò con sguardo libidinoso e disse: – La deflorazione non ha la sola conseguenza incivilita di legare durevolmente la donna all’uomo; essa scatena anche una reazione arcaica di ostilità verso l’uomo.

Hahnemann prese sottobraccio la moglie e disse: – Andiamocene cara. Costui si comporta così solo per mascherare le sue debolezze sessuali.

Freud tornò ad aprirsi l’impermeabile. I coniugi Hahnemann restarono pietrificati. Poi il medico tedesco con una mano coprì gli occhi della moglie e con l’altra gettò un’ampolla di vetro ai piedi di Freud. – Picricum acidum, dieci gocce al giorno, vi faranno bene, brutto satiro!

Mentre i due si allontanavano di tutta fretta, Melanie disse: – Caro, non ho mai visto niente di più grosso!

Hahnemann, coprendo l’imbarazzo con un sorriso stentato: – Tutto finto, cara. Questi maniaci ne sanno una in più del diavolo. Camuffano le loro parti intime per farle apparire più grandi, in verità è solo un trucco… un miserabile trucco!

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