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22 Novembre, 2024

Hahnemann incontra i ladri….e  Nadalino

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Hahnemann, racchetta in mano, vestito con maglietta e pantaloncini rossi, giunse sulla sommità del ponte che conduceva alla settima bolgia dell’inferno. Si guardò attorno poi tese una rete da tennis da una parte all’altra del ponte.  

– Cosa stai facendo?- Tuonò la voce di Dio dall’alto. 

– Mi preparo a un incontro di tennis, non si vede?- Rispose Il medico tedesco tirando fuori una pallina da una tasca.

– Dov’è Virgilio?- Domandò Dio.

– Virgilio non c’è più. – Rispose Hahnemann che iniziò a fare ampi segni con le mani a qualcuno nascosto dietro le rocce.

– Dai vieni fuori, mummia rincoglionita!- Hahnemann continuò a gesticolare finchè apparve un essere in canotta e pinocchietti, i capelli stretti in una fascia bianca e una racchetta da volano in mano.

Hahnemann: – In compenso di fronte a noi c’è Rafael Virgilio Nadal, detto Nadalino, il più grande giocatore di tennis di tutti i tempi.-

Dio: – Come hai conciato il povero Virgilio? Sembra uno spaventapasseri con in mano uno scacciamosche.-

-È l’unica racchetta, oltre alla mia, che abbiamo trovato. – Spiegò Hahnemann. – Il negozio dell’inferno, conosciuto come “l’Emporio del Diavolo”  non è molto rifornito per quanto riguarda il settore sportivo. – Il medico tedesco prese la racchetta in una mano e la pallina nell’altra.

Disse a Virgilio Nadalino: -Dai, zombie incartapecorito, iniziamo il match: io servo e tu rispondi.  – Hahnemann tirò la pallina che prima rimbalzò sul terreno poi finì contro la fronte dello sfortunato poeta latino e, infine, continuò la sua corsa oltre il ponte. – 15 a zero!- Esclamò Il medico tedesco, mentre il povero Nadalino stramazzava a terra privo di sensi.

Ma la voce di Dio si alzò perentoria.- Servizio Out! –

Hahnemann guardò verso l’alto, rosso di rabbia. – Out un paio di fichi secchi! Il mio servizio era regolare. Tu, Sapientone non sai arbitrare!

– Io sono Dio e ho sempre ragione! – E sulla testa di Hahnemann arrivarono tre fulmini.

Dio: – Ti prendi pure un warning di ammonizione per proteste. Dopo che Virgilio sarà rinvenuto, avrai a disposizione un’altra palla per un secondo servizio. Se sbagli, il punto andrà al tuo avversario. –

Hahnemann, sconsolato,  si guardò intorno.- Quale palla uso? Non ne ho più, quella che avevo è finita sotto il ponte per colpa di quel babbeo rincoglionito di Virgilio Nadalino. –

– Vai a cercarla!- Ordinò la voce perentoria di Dio.

Lanciando imprecazioni in tutte le lingue da lui conosciute, il medico tedesco scese sotto al ponte e arrivò in un luogo dove molti uomini correvano nudi in mezzo a orribili serpenti che legavano loro le mani dietro la schiena, tormentandoli in vario modo. Ogni qualvolta venivano morsi, le anime dannate si incenerivano per poi riprendere, dopo poco, le loro sembianze originali.

-Perché questi poveretti vengono morsi dai serpenti?- Domandò il medico tedesco.

Dio:- Costoro sono i ladri. Come in vita usarono l’astuzia per fini malevoli, così ora sono mutati o tormentati da serpenti, simboli dell’astuzia. Poiché usarono le mani per rubare, ora hanno le mani legate. –

Poi Dio aggiunse:- Dai sbrigati a trovare la palla che voglio vedere come va a finire il match tra te e Nadalino. –

Hahnemann sbuffò:- Possibile che anche all’inferno bisogna sempre andare di fretta?- Gli arrivarono cinque fulmini sulla testa.

-Se non ti sbrighi te ne arriveranno altri cinque.- Tuonò Dio.

–Va bene! Va bene!- Urlò Hahnemann pieno di dolore.  Finalmente trovò la pallina.

Ma prima di tornare indietro disse:- A questi poveretti, morsi dai serpenti, come antidoto consiglio di assumere il rimedio omeopatico Guaco.- 

Hahnemann fece un sorrisetto maligno.- E adesso torno su per distruggere Nadalino, perché io sono Roger Samuel Hahnemann conosciuto anche come il Re Svizzero del tennis!-