La medicina Omeopatica è economica e sorprendente

25 Agosto, 2021
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Intervista alla Dott.ssa Barbara Rigamonti fondatrice della SIOV (Società Italiana di Omeopatia Veterinaria), una delle più importanti omeopate veterinarie italiane. Attraverso le domande dell’intervistatrice, la dott.ssa Maria Desiderata D’Angelo, emerge la grande differenza di approccio tra la medicina omeopatica e quella tradizionale.  Un approccio in cui la narrazione del disagio del paziente assume una grande importanza. Nel corso dell’intervista si sottolinea l’efficacia e il vantaggio economico ed ecologico dell’utilizzo della terapia omeopatica.

2 Commenti

  1. Ho una domanda per la Dottoressa Rigamonti e per la Dottoressa D’Angelo: quanto influisce nella prescrizione di un medicinale omeopatico ad un animale, l’inevitabile umanizzazione cui spesso assistiamo nell’allevamento dei nostri cuccioli?. Quanti di quei comportamenti”anomali” derivano da pressioni innaturali cui sono sottoposti i pet in ambito familiare?

    • Risposta della dr.ssa Maria Desiderata D’Angelo:
      Prima di tutto grazie per la domanda che è un tema a me molto caro. L’umanizzazione dei nostri pet ha sempre risvolti molto negativi e può essere considerata come un ostacolo alla guarigione. I comportamenti che ne derivano sono in ogni caso frutto della reazione individuale del soggetto e pertanto possiamo utilizzarli come sintomi sui quali prescrivere il rimedio di fondo. Nel senso che un soggetto reagirà allo stesso tipo di vessazione con sintomi diversi in base al rimedio costiruzionale che gli appartiene. Ovviamente dobbiamo intervenire anche sul contesto familiare cercando di interrompere i comportamenti umanizzanti e le pressioni innaturali alle quali alcuni umani sottopongono i loro compagni a 4 zampe, pena la mancata risposta alla terapia omeopatica.

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