“Siamo quello che mangiamo”, affermava Feuerbach, confermando che l’alimentazione occupa un ruolo decisivo per il nostro benessere. Spesso però “non sappiamo quello che mangiamo” e la qualità del nostro vivere ne risente, con gravi conseguenze per l’organismo. Infatti gli esperti di nutrizione e di tecnologie alimentari denunciano, rispetto a 25-30 anni fa, la perdita di circa il 50% dei valori nutritivi degli alimenti. Ad essere sotto accusa sono soprattutto frutta, verdura e cereali, ma anche gli altri “ingredienti” della dieta mediterranea, indicata in tutto il mondo come il modello più sano di alimentazione, non sono più quelli di un tempo. L’olio di semi di lino è un grande allato della nostra salute, vediamo come.
Proprietà dei semi di Lino
È possibile compensare tale squilibrio integrando la propria dieta con Olio di semi di lino. I semi di lino (Linum usitatissimum) sono una fonte ricchissima di acidi grassi polinsaturi essenziali (ω3 e ω6), omega 9, fibre, mucillagini, proteine, minerali, vitamine B1, B2, E e soprattutto F.
Dai semi di lino si può appunto ricavare l’omonimo olio, caratterizzato in prevalenza da trigliceridi di acidi grassi polinsaturi essenziali (ω3 e ω6); un vero e proprio concentrato di benessere, tante sono le proprietà benefiche che lo caratterizzano. Negli ultimi anni un gran numero di studi scientifici sono stati dedicati alla ricerca delle proprietà dei semi di lino e dei suoi oli.
È di grande interesse nutrizionale in quanto è ricco di acidi grassi polinsaturi, soprattutto acido linoleico o LA (18:2) e acido alfa-linolenico o ALA (18:3).
Queste due famiglie di acidi grassi essenziali sono i precursori delle prostaglandine, che giocano un ruolo in numerose funzioni dell’organismo soprattutto per:
- la sintesi degli ormoni,
- la regolazione il rapporto tra colesterolo LDL e HDL
- l’immunità,
- la vasocostrizione, modulano la coagulazione,
- la regolazione del dolore e dell’infiammazione.
Per questi motivi, l’olio di semi lino è utilizzato nella prevenzione e nel trattamento della stitichezza, delle dislipidemie, dell’ipertensione e delle complicanze cardiovascolari. L’integrazione alimentare di olio di semi di lino può migliorare lo stato di salute anche perché rafforza il sistema immunitario e aumenta le difese della pelle (coadiuva la cura della psoriasi e di altre patologie cutanee); infatti il segno più comune e più precoce di una carenza di acidi grassi omega 3 è proprio la secchezza della pelle.
Inoltre mantiene sana la mucosa intestinale: oltre all’effetto emolliente dell’olio sulle feci, utile in caso di stitichezza, ha un’azione lenitiva, probabilmente dovuta alla presenza dei lignani, che oltre a normalizzare la peristalsi, esercitano una funzione protettiva nei confronti della mucosa intestinale.
È possibile utilizzare l’olio di semi di lino per condire gli alimenti, tenendo presente che è meglio consumarlo a crudo perché il calore ne altera le proprietà. È un alimento molto delicato perché è anche fotosensibile e tende facilmente a irrancidirsi. Inoltre ha un tempo di conservazione abbastanza breve, un mese circa dall’apertura; l’ossidazione lo rende inadatto all’uso dietetico. Può essere anche assunto in capsule o perle contenenti l’olio; molto più comode da assumere e privo di quel gusto amarognolo che lo caratterizza; in questi casi è consigliabile scegliere un olio derivato da semi di lino biologici.
La perdita di elementi nutritivi dei nostri alimenti
Numerose e tutte di origine antropica. Ecco perché una funzione tanto ancestrale, istintiva, fondamentale e basilare come la nutrizione si fa materia di studio. Industria alimentare, chimica, farmaceutica e i ritmi di vita attuali indirizzano le nostre scelte verso alimenti sbrigativi che sono di certo comodi ma poveri di nutrienti; di conseguenza si è modificato anche il nostro istinto a scegliere alimenti a noi utili.
Nutriamoci oltre che ad “alimentarci”
La perdita di nutrienti negli alimenti contribuisce in modo determinante alla perdita della nostra vitalità e delle nostre difese naturali favorendo l’aumento delle patologie a carattere cronico e degenerativo, tipiche del nostro tempo. La nutraceutica nasce proprio dall’esigenza di integrare al meglio l’alimentazione arricchendola e completandola fornendo nutrienti utili contro possibili malattie, invecchiamento, agenti negativi esterni, radicali liberi, stress psico-fisico, etc. e altresì spesso indispensabili al generale funzionamento del corpo e della mente.
Cosa sono i nutraceutici
Il nutraceutico indica una specifica sostanza, estratta dagli alimenti, con certe qualità medicamentose che mostra le proprietà benefiche tramite la sua introduzione nella dieta alimentare; non sono semplicemente degli integratori nutrizionali, ma sostanze biologiche aventi caratteristiche preventive, riequilibranti, terapeutiche e protettive a livello psico-fisiologico.
Olio di semi di lino e acidi Grassi
Tra i nutrienti primari dell’alimentazione umana abbiamo gli ACIDI GRASSI, componenti strutturali della categoria dei lipidi. Gli acidi grassi, di origine animale e vegetale, hanno un ruolo fondamentale sia per funzioni strutturali che per funzioni energetiche. Alimenti animali e vegetali, che contengono lipidi, hanno normalmente diverse quantità di acidi grassi differenti. In base alla presenza o meno di doppi legami C=C nella catena carboniosa, possono essere classificati come: acidi grassi saturi (in alto-assenza di doppi legami), mono o poli insaturi (al centro-un solo doppio legame o più di un doppio legame).
Sebbene si sia ritenuto per molto tempo che non fosse fondamentale assumere determinate quantità di grassi e senza tener conto dell’aspetto qualitativo di tali sostanze, oggi invece sappiamo quanto sia importante mantenere l’equilibrio corretto nell’assunzione in particolare di due tipi di acidi grassi, per il ruolo che assumono nella crescita, nello sviluppo ma anche nella prevenzione di patologie infiammatorie, disordini immunitari, e problematiche legate alla sindrome metabolica. Parliamo degli acidi grassi essenziali (EFA) acido linoleico (omega-6) e acido alfa linolenico (omega-3).
Rapporto omega-6 <> omega-3
Oggigiorno le abitudini dietetiche forniscono quantità eccessive di acidi grassi omega-6 rispetto alle quantità di omega-3, comportando vari disturbi di metabolismo lipidico.
2 commenti
CECILIA VINDIGNI
Quanto olio di lino si dovrebbe assumere giornalmente ?
Giuseppe
Il dosaggio dipende dalla forma con cui viene assunto. Se assunto sfuso (in bottiglia, attenzione che sia biologico e spremuto a freddo) per usarlo come condimento è sufficiente un cucchiaio al giorno. Se invece si utilizzano le capsule sono sufficienti 3 o 4 al giorno da assumere durante i pasti principali ( pranzo e cena).