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Carne: il nemico nascosto del nostro microbioma
3 Febbraio, 2025

Carne: il nemico nascosto del nostro microbiota

RedazioneRedazione
Un nuovo studio pubblicato su Nature mostra come la dieta influenzi il microbioma e la salute cardiovascolare

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Un gigantesco studio internazionale che ha coinvolto oltre 21.000 persone, pubblicato su Nature Microbiology , ha rivelato come le nostre scelte alimentari modifichino profondamente l’ecosistema batterico intestinale, con implicazioni decisive per il benessere cardiovascolare. La ricerca ha rivelato un dato allarmante: il consumo eccessivo di carne sta trasformando il nostro microbiota intestinale, e purtroppo non lo sta facendo in meglio. I ricercatori hanno identificato specifici batteri legati al consumo di carne rossa – come Alistipes putredinis, Bilophila wadsworthia e Ruminococcus torques – che non solo provocano un ambiente intestinale infiammatorio, ma sono direttamente correlati a pessimi markers di salute cardiovascolare.

Quando il consumo di carne diventa un rischio per la salute

Questi microorganismi non sono semplici spettatori, ma veri e propri attori dannosi. Specializzati nella fermentazione proteica, generano composti come il trimethylamine N-oxide (TMAO), sostanza ormai riconosciuta come fattore di rischio per malattie cardiovascolari e persino potenziale concausa di alcuni tumori. L’impatto della carne sul microbiota va molto oltre la semplice digestione: si tratta di una grave alterazione dei meccanismi di difesa del nostro corpo.

La dieta vegana: costruire un microbiota sano

Il microbioma vegano, al contrario, pare molto più sano. Caratterizzato da batteri come Lachnospiraceae e Butyricicoccus, questi microorganismi sono specializzati nella degradazione delle fibre vegetali e nella produzione di acidi grassi a catena corta, fondamentali per mantenere un intestino sano e non infiammato. I markers di salute cardiometabolica dei vegani risultano significativamente migliori rispetto a quelli di onnivori e vegetariani.

Batteri alleati: quando il cibo diventa medicina

I cibi vegetali non introducono quindi solo nutrienti, ma batteri “buoni”, indispensabili per il corretto funzionamento dell’intestino. I vegani ospitano nel loro intestino microbi provenienti direttamente dal suolo, alcuni dei quali utilizzati in agricoltura per la crescita delle piante. La ricerca dimostra che la salute passa attraverso scelte alimentari consapevoli. Non si tratta solo di eliminare la carne, ma di costruire un microbiota che diventi un meccanismo di prevenzione a tutti gli effetti. Gli stessi onnivori potrebbero migliorare significativamente il proprio profilo di salute aumentando la quota di alimenti vegetali, dimostrando che il nostro intestino è un ecosistema dinamico e modificabile.

Questo studio apre nuove frontiere nella medicina preventiva, suggerendo che la transizione verso un’alimentazione plant-based non è solo una scelta etica, ma un investimento concreto sulla propria salute futura.

LEGGI ANCHE: Microbiota e Microbioma: quali sono le differenze?

 

8 commenti

  • Peccato che nella risposta ricevuta vengano indicati solo link che citano carne rossa processata e non carne al naturale non processata. Quindi posso dedurre che non vi siano studi seri sui pericoli derivanti da carne al naturale non processata. A questo punto oserei anche dire che il titolo dell’articolo “Carne: il nemico nascosto del nostro microbiota ” sia quanto meno fuorviante e andrebbe corretto in :” Carne processata: il nemico nascosto del nostro microbiota” , Mi spiace che un blog serio come Generiamo Salute possa perdere di credibilità divulgando notizie inesatte, con il rischio ,inoltre, di instillare paure immotivate nei lettori

    • Generiamosalute

      Ci dispiace che lei leghi la credibilità del nostro blog alla corrispondenza o meno dei nostri articoli alle sue credenze. Pensiamo di fare informazione e di dare dare spazio a chi ha qualcosa da dire, anche se non siamo d’accordo come nel suo caso. Le facciamo notare che il consumo di carne rossa è soddisfatto per la grandissima parte da allevamenti intensivi che non forniscono certo carne naturale e sana, quindi per trovare persone che si alimentino con carne “sana” i ricercatori dovrebbero faticare veramente molto. Inoltre gli studi è bene farli su situazioni concrete e reali. Non mentiamoci, la carne che la stragrande maggioranza della popolazione consuma è terribilmente inquinata. Inoltre la presenza di allevamenti intensivi è oltremodo dannosa per l’ambiente. Quindi siamo convinti di non aver perso credibilità e lasciamo spazio alle opinioni differenti come la sua che rispettiamo, ma non condividiamo.

  • Grazie per i link, comunque dalla loro lettura si evince la relazione esistente tra le malattie cardiovascolari e il consumo di carne rossa processata ma non di carne rossa consumata al naturale così com’è ottenuta dall’animale. Inoltre mi chiedo quanto queste ricerche siano state fatte con il dovuto rigore scientifico, tenendo presente la tipologia e la quantità dei cibi assunti dai componenti dei gruppi testati, con particolare attenzione a quegli alimenti proinfiammatori, ma tacitamente ben accetti dai più, come:
    zuccheri e carboidrati (semplici e complessi), alcool, fumo, olii di semi ( ad alto contenuto di omega 6), grassi idrogenati, coloranti, conservanti, emulsionanti ecc..ecc…

    • Generiamosalute

      La sua domanda era “potrebbe indicare gli studi scientifici che evidenziano come il consumo di carne possa comportare un serio rischio per la salute?”. A quella domanda ha ricevuto risposta.

  • Gentile Generiamosalute potrebbe indicare gli studi scientifici che evidenziano come il consumo di carne possa comportare un serio rischio per la salute? Grazie

    • Generiamosalute

      Esistono numerosi studi scientifici che esplorano i potenziali effetti negativi del consumo di carne sulla salute, in particolare quando il consumo è eccessivo o si tratta di carni processate, oppure di allevamenti industriali in cui l’utilizzo indiscriminato di antibiotici, di mangimi addizionati chimicamente,etc. Ecco alcuni studi e meta-analisi rilevanti:

      Studio: “Red and Processed Meat Consumption and Risk of All-Cause, Cardiovascular, and Cancer Mortality” (2019)
      Pubblicato su The BMJ.
      Questo studio ha analizzato i dati di oltre 500.000 individui e ha riscontrato che un maggiore consumo di carne rossa e processata è associato a un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause, malattie cardiovascolari e cancro.
      Link: https://www.bmj.com/content/365/bmj.l2111
      Meta-analisi: “Red and Processed Meat Consumption and Risk of Incident Coronary Heart Disease, Stroke, and Diabetes Mellitus” (2010)
      Pubblicato su Circulation.
      La meta-analisi ha rilevato che il consumo di carne processata è associato a un aumento del rischio di malattie coronariche e diabete mellito.
      Link: https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/CIRCULATIONAHA.109.924977
      Studio: “Carcinogenicity of Consumption of Red and Processed Meat” (2015)
      Pubblicato dall’International Agency for Research on Cancer (IARC), parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
      Lo studio ha classificato la carne processata come cancerogena per gli esseri umani (Gruppo 1) e la carne rossa come probabilmente cancerogena (Gruppo 2A), in particolare per il cancro del colon-retto.
      Link: https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(15)00444-1/fulltext
      Studio: “Association of Animal and Plant Protein Intake with All-Cause and Cause-Specific Mortality” (2016)
      Pubblicato su JAMA Internal Medicine.
      Questo studio ha rilevato che un maggiore apporto di proteine vegetali è associato a una riduzione della mortalità, mentre un elevato consumo di proteine animali, in particolare da carne rossa, è associato a un aumento del rischio di mortalità.
      Link: https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/2540540
      Studio: “Meat Intake and Mortality: A Prospective Study of Over Half a Million People” (2009)
      Pubblicato su Archives of Internal Medicine.
      Lo studio ha seguito oltre 500.000 individui e ha riscontrato che un maggiore consumo di carne rossa e processata è associato a un aumento del rischio di mortalità per cancro e malattie cardiovascolari.
      Link: https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/414155
      Studio: “Dietary Fat and Meat Intake in Relation to Risk of Type 2 Diabetes in Men” (2002)
      Pubblicato su Diabetes Care.
      Questo studio ha rilevato che un elevato consumo di carne rossa e processata è associato a un aumento del rischio di sviluppare diabete di tipo 2.
      Link: https://care.diabetesjournals.org/content/25/3/417
      Meta-analisi: “Red and Processed Meat Consumption and Risk of Stroke: A Meta-Analysis of Prospective Cohort Studies” (2013)
      Pubblicato su Stroke.
      La meta-analisi ha rilevato che il consumo di carne rossa e processata è associato a un aumento del rischio di ictus.
      Link: https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/STROKEAHA.112.673129
      Considerazioni Importanti:

      Moderazione e Qualità: Non tutti gli studi suggeriscono di eliminare completamente la carne dalla dieta, sebbene non sia un alimento ideale. Molti enfatizzano l’importanza della moderazione e della scelta di carni non processate e magre.
      Contesto Dietetico: L’impatto della carne sulla salute dipende anche dal contesto dietetico generale. Una dieta equilibrata con abbondanza di frutta, verdura, cereali integrali e proteine vegetali può mitigare alcuni rischi associati al consumo di carne.

      In sintesi, mentre il consumo moderato di carne, specialmente se non processata, può far parte di una dieta sana, un consumo eccessivo, in particolare di carne rossa e processata, è associato a un aumento del rischio di diverse malattie croniche.

      Inoltre in maniera empirica, ognuno di noi può richiamare le proprie esperienze e ricordare la differenze di come si sente nel fisico dopo aver mangiato una bistecca o dopo aver mangiato un piatto di legumi o di verdura.

  • Ma come può uno scienziato vero a pubblicare un’idiozia di questo genere ??? Intanto la nostra microbiota é ereditato dai nostri genitori e antenati. Quindi se loro sono stati ornivori , mangiando carne i batteri della nostra microbiota originaria saranno adatti per digerire la carne ! Cambiando alimentazione x vegana andremo a modificare la nostra microbiota che non sarà adatta a digerire tanti zuccheri farine etc … inoltre da dove assumerete la carnitina, la taurina, ferro emico ed altri alimenti geni? Dalle verdurine? O dagli integratori ???

    • Generiamosalute

      Eravamo incerti se pubblicare il suo intervento perché inizia con un tono aggressivo che non approviamo. Le sue opinioni hanno validità come quelle di altri (che oltretutto studiano e fanno ricerche pubblicate in merito), meglio se argomentate senza la necessità di insultare chi è portatore di idee diverse dalla sua. Il discorso su dieta onnivora, vegetariana o vegana è molto più complesso della semplice conta dei batteri intestinali, ha implicazioni morali, ambientali e molte altre, chiuderlo tout court sarebbe superficiale. È innegabile, alla luce di evidenze derivanti da centinaia di ricerche, che il consume di carne può comportare alla lunga un serio rischio per l’equilibrio di salute, naturalmente secondo la predisposizione individuale.

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