Dove nasce e perché tanto interesse per i probiotici, i prebiotici, e i cibi fermentati? La fermentazione nasce come mezzo per conservare gli alimenti, oggi però è usata soprattutto per ottenere cibi salutari e benefici per il microbiota intestinale.
Possiamo approssimare dicendo che circa venti anni fa inizia un forte interesse per queste sostanze e questi cibi fermentati, quando si cominciò a parlare di batteri che ingeriti da soli oppure all’interno di un alimento potevano conferire un beneficio per la salute, come la regolarizzazione del ciclo mestruale, della stipsi o della diarrea. Tutto ciò, unito alle nuove tecniche di indagine molecolare (quelle tecniche che vediamo nei telefilm e che consentono di identificare l’assassino in 24 ore a partire da un capello) e molti nuovi studi apparsi in questi anni, hanno portato oggi a riconsiderare il microbiota (l’insieme dei batteri che vivono nell’intestino e che una volta veniva chiamata microflora batterica intestinale) come un vero e proprio nuovo organo che regola tantissime funzioni della nostra salute, non ultimo anche il nostro umore, quello che succede nel nostro cervello.
L’intestino e i batteri che vivono in esso sono stati classificati come un nuovo organo del nostro corpo, un organo per molto tempo dimenticato, negletto. Gli studiosi affermano che sia necessario introdurre nella dieta quotidiana dei cibi funzionali per l’intestino, cioè alimenti che o sono stati fermentati o vi è stata aggiunta una quantità di batteri in grado di nutrire questo organo, proprio come i muscoli o la vista, perché ci può assicurare una serie di funzioni positive. Prima fra tutte la riduzione dell’incidenza di diverse malattie. E’ importante sottolineare che si parla di uso quotidiano o comunque molto regolare di questi cibi funzionali, ai fini della gestione della salute dell’intestino stesso, proprio perché non parliamo di farmaci che possono esplicare la loro utilità anche con un uso saltuario e discontinuo.