Redazione

I polifenoli riducono l’infiammazione negli anziani

Sovrintendono infatti alla produzione di pro-biotici e post-biotici. in grado di rallentare i processi di invecchiamento
20 Agosto, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti

Infiammaging è un termine davvero strano. Viene dall’inglese, una lingua in cui i giochi di parole sono molto comuni, ed è costituito dall’unione dei due termini “inflammation” e “aging”, ossia infiammazione e invecchiamento. Questo perché questi due aspetti sono strettamente collegati, molto più di quanto le persone credano. Con l’avanzare dell’età i fenomeni infiammatori a carico di tutte le cellule aumentano in frequenza e durata. E ciò, come un cane che si morde la coda, fa sì che anche l’invecchiamento proceda in modo più spedito.

I polifenoli riducono l’infiammazione negli anziani

Ciò avviene perché l’età avanzata interferisce con i normali processi biologici. Uno degli effetti che velocizzano i processi di invecchiamento è detto glicazione, e consiste in una reazione chimica che lega molecole di zucchero e proteine, e in questo modo danneggia la produzione di collagene ed elastina, entrambe legate alla tonicità dei nostri tessuti. In secondo luogo, col trascorrere del tempo aumenta lo stress ossidativo dei tessuti, ed è quindi l’ossigeno ad alterare la funzionalità delle cellule. In ultimo, il sistema immunitario tende ad aumentare la produzione di citochine pro-infiammatorie, aumentando il livello di infiammazione generale.

il ruolo dell’acido indolo 3-propionico -IPA,

Cosa possiamo fare per rallentare questo processo (dal momento che non possiamo fermarlo)? Uno dei comportamenti che possono fare la differenza è regolare la dieta in modo adeguato, mangiando alimenti che contengano una quantità elevata di polifenoli, elementi dalle spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. I polifenoli, infatti, aiutano a produrre importanti post-biotici quali l’acido indolo 3-propionico -IPA, un metabolita prodotto dai batteri intestinali dalle grandi proprietà benefiche. I polifenoli possono, in presenza di uno stile di vita comunque attento e che preveda la giusta attività fisica, dare un contributo eccezionale allo stato di salute delle persone in terza età.

I post-biotici e l’effetto sulla salute

Il primo firmatario di una recente pubblicazione comparso sul Molecular Nutrition and Food Research, Tomás Meroño, ha dichiarato che «Se consideriamo gli effetti benefici dell’IPA sul microbiota intestinale e sulla salute in generale, è importante trovare strategie affidabili per promuovere la produzione di questo metabolita». Secondo i ricercatori l’interazione tra polifenoli e microbiota intestinale fa sì che ci sia una gran proliferazione di batteri  con la capacità di sintetizzare metaboliti benefici. Fra quest’ appunto, l’IPA, un postbiotico dalle grandi attività antiossidanti e neuroprotettive. Lo studio prendeva in esame 51 volontari e over-65, e ha scoperto che nel gruppo che consumava una dieta ricca di polifenoli i livelli di <IPA erano molto maggiori, mentre il tasso di infiammazione molto più basso.

Come perdere peso

Come assumere polifenoli? In larga parte attraverso un’alimentazione che preveda grandi quantità di frutta e verdura. Seguendo la giusta dieta è possibile non solo ricevere tutti i polifenoli di cui abbiamo bisogno, ma anche perdere peso molto velocemente. Secondo un altro studio del Physicians Committee for Responsible Medicine una dieta che si focalizzi su alimenti vegetali, e preveda invece pochi alimenti da carattere vegetale, può portare alla perdita di 7 chili di pesi in appena 16 settimane. “Ciò significa evitare i prodotti animali e seguire una dieta ricca di frutta, verdura, cereali e fagioli” ha spiegato Hana Kahleona, direttrice della clinica.

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