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16 Maggio, 2025

LMHI Utrecht 2025 – Resoconto I° giornata

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Tema 2025: Joy of Homeopathy – Il potere dell’omeopatia nella società moderna

Oggi 15 maggio 2025 alle 9:00 la dr.ssa Altunay Agaoglu, attuale presidente LMHI, dà ufficialmente inizio alle sessioni di lavoro del Congress 2025.  Sono previste tre ricche giornate di incontri, che immergeranno i partecipanti nelle esperienze di ricerca, di pratica e di clinica degli  esperti partecipanti,  allo scopo di favorire uno scambio interattivo di conoscenze sull’omeopatia. Medici, farmacisti, terapisti, operatori sanitari hanno l’opportunità nei congressi LMHI di esplorare i nuovi approcci terapeutici e d’avanguardia, le evidenze scientifiche e  le prospettive future dell’omeopatia.

Tutte e tre le giornate aprono con una meditazione di 30 minuti.  Oggi la meditazione è stata guidata da Gio Meijer, a seguire una riflessione con tema Homeopathy and Responsability di Clemens Dietrich, per finire con una performance musicale di Dimphy Peeters. 

È stato elaborato, come per tutti i congressi LMHI, un programma completo che copre un’ampia gamma di specialità.

Se vuoi essere aggiornato sul programma della mattinata e del pomeriggio svolto in aule dedicate segui il video del dr. Vincenzo Rocco. 

Nel Beatrix Theatre alle 13:30 si dà inizio alla sessione di dibattito ‘Introduction to classification in homeopathy’ con il dr. Rajan Sankaran e il dr. Jan Scholten.

Il dr. Sankaran, in video collegamento, ha presentato 2 casi attraverso i quali approfondisce il mondo delle Superclassi, esplorandone il significato e l’applicazione nella sua pratica clinica.  Con l’intento di ispirare le nuove generazioni di omeopati a esplorare questo suo approccio innovativo, forte dei risultati clinici.

Il dr. Scholten presenta un esempio della sua strategia sulla teoria degli elementi. 

La teoria degli elementi cerca di individuare gli aspetti e le qualità comuni di ogni riga e di ogni colonna del sistema degli elementi della tavola periodica. E’ possibile quindi prevedere, come ci mostra, le qualità degli elementi ad oggi sconosciuti e le loro combinazioni applicando le qualità alle colonne e alle righe del sistema periodico. 

Per maggiori approfondimenti segui anche l’intervista fatta dal dr. Rocco a Jan Scholten

Dopo il coffee break, in Beatrix Theatre si riprende con la sessione ‘Agrohomeopathy and a wonderful case, La dr.ssa Ileana Rindasu, SRH, Bucarest Romania, ci mostra una revisione della letteratura scientifica, con aspetti teorici ed esempi pratici che dimostrano il valore dell’omeopatia per l’agricoltura e l’ambiente, come metodo complesso ma efficace per il trattamento delle piante e interi ecosistemi. In senso più ampio, l’omeopatia può portare armonia all’interno degli agroecosistemi ed è nostro dovere contribuire all’insegnamento  di questa pratica, affinchè ne diffondiamo la pratica in agricoltura. 

Segue la dr.ssa Niurka Meneses Moreno, ricercatrice cubana presso l’università di Berna, che mostra come attraverso la repertorizzazione agro-omeopatica,  si possono avere vantaggi per l’agricoltura, nonché per la tutela e la conservazione dell’ambiente. Attraverso la spiegazione di casi reali di applicazione dell’Agro-omeopatia, applicando l’ipotesi radice-cervello,  è possibile effettuare una repertorizzazione precisa dei problemi colturali, poiché viene effettuata un’osservazione più dettagliata, considerando diversi fattori, come i cambiamenti ambientali e le caratteristiche del suolo.  Si considera anche lo stato di salute generale delle persone che si prendono cura del terreno. Davvero una interessante relazione.

Chiude la sessione, il dr. Massimo Mangialavori:

 Nella sua relazione parte dall’osservazione per cui l’’Arnica montana è probabilmente il rimedio più utilizzato al mondo, sia da medici prescrittori attenti, per uso sintomatico, sia per auto-prescrizione, ma anche da coloro che mostrano solo un minimo interesse per i rimedi omeopatici.  Ciononostante, non è facile trovare buoni casi clinici cronici in letteratura, soprattutto se cerchiamo rimedi che mostrino una chiara somiglianza con Arnica, Il dr. Mangialavori illustra due casi trattati rispettivamente con. Helianthus annuus e Leonthopodium alpinum,  il girasole e la stella alpina, piante ben note per le loro proprietà nella medicina tradizionale e, più recentemente, anche in quella convenzionale.  Questi due rimedi mostrano evidenti somiglianze con l’Arnica montana e, come tutti i rimedi,  una propria identità. I due casi clinici con follow-up prolungati hanno mostrato ottimi risultati con questi rimedi sia nelle manifestazioni acute che in quelle croniche.

Grazie alla dott.ssa Virginia Paribello per il recap degli avvenimenti più significativi della giornata.

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