Per questo 2024 l’equinozio d’autunno è previsto per il giorno 22 settembre come spesso accade. Vi sono rari casi nei quali questa data cade un giorno prima o un giorno dopo per una serie di calcoli astronomici, ma per quest’anno la data è il 22 settembre.
Tecnicamente l’equinozio avviene 2 volte all’anno, in primavera ed in estate ed è caratterizzato dal fatto che le ore di luce e buio, durante la giornata, sono all’incirca le stesse; questo si verifica quando il sole si trova in una posizione tale da illuminare l’emisfero terrestre sul quale splende per circa 12 ore.
L’autunno quindi come la primavera, segna un cambiamento in termini di ore di luce e questo si ripercuote su una serie di fenomeni naturali. In autunno le piante, gli animali e la natura tutta si preparano lentamente ad una fase di quiescente tranquillità. Le ore di luce diminuiscono, come anche le temperature. Le foglie degli alberi decidui cambiano di colore tingendo i paesaggi di colori più tenui e meno sgargianti che in estate. L’autunno è un periodo di transizione durante il quale piante ed animali si preparano al riposo invernale. Alcune piante entrano in una fase di pausa e molti animali selvatici si preparano ai rigori dell’inverno accumulando cibo e preparando i loro giacigli per affrontare le basse temperature.
Anche i nostri amici cani e gatti possono risentire di questi cambiamenti e per aiutarli ad affrontare al meglio questa fase di transizione ci sono alcuni accorgimenti da mettere in atto.
Molto importante è l’alimentazione che potrà essere leggermente diversa rispetto a quella estiva, e di pari passo con le calorie introdotte dobbiamo fare attenzione a quelle bruciate per evitare che con la diminuzione dell’attività fisica, durante l’inverno, i nostri amici accumulino peso in eccesso. Vediamo insieme alcuni consigli pratici per affrontare al meglio la transizione dall’estate all’inverno.
Alimentazione Autunnale: Cosa Cambiare nella Dieta del Tuo Animale
Quando si formula una dieta per cani o gatti si parte dal calcolo dei fabbisogni energetici di mantenimento moltiplicando le calorie necessarie al mantenimento del metabolismo basale per una serie di coefficienti che possono aumentare o diminuire i fabbisogni stessi. Se un cane o un gatto ad esempio sono sterilizzati, a causa della diminuzione dell’attività metabolica legata agli ormoni sessuali, avranno un dispendio calorico inferiore rispetto ai loro amici cani e gatti non sterilizzati.
Anche le temperature esterne incidono molto sul dispendio calorico. Questo perché con le temperature esterne molto alte o molto basse il corpo ha bisogno di effettuare un lavoro aggiuntivo per mantenere la temperatura corporea entro i limiti fisiologici. In parole semplici quando fa troppo caldo gli animali utilizzeranno più energie per dissipare il calore e quando fa troppo freddo consumeranno più energia per produrre calore e mantenere la temperatura corporea in un range di normalità.
Si pensi che la variabile della temperatura esterna può incidere dal 10% al 90% di calorie in più da somministrare per mantenere la temperatura corporea, in caso di climi estremi. La variabile temperatura non è ovviamente l’unica ad incidere sui fabbisogni energetici finali dei nostri amici pet, e un medico veterinario esperto in nutrizione potrà di certo calcolarli agevolmente durante una consulenza nutrizionale.
In generale c’è da dire che ad una temperatura esterna compresa tra gli 11C° ed i 24 C° non bisogna apportare alcuna diminuzione o aumento di calorie fornite in quanto a questa temperatura abbiamo una sorta di zona di neutralità termica. Già a temperature comprese tra i 25C° e i 29°C o tra gli 11 C° e gli 0 C° vanno aumentate le calorie fornite; ci sono tuttavia alcune eccezioni come ad esempio le razze nordiche come i Siberian Huski o i Samoiedo per i quali è superfluo aumentare le calorie in caso di temperature rigide.
C’è da dire, in ogni caso, che nella pratica questi calcoli vengono poco utilizzati in quanto quasi tutti i cani ed i gatti che vengono portati dal medico veterinario o dallo specialista in nutrizione vivono in appartamenti per la maggior parte della giornata e in ambienti chiusi le temperature sono sempre costanti oltre generalmente a mantenersi nei range della neutralità termica, grazie ad impianti di riscaldamento o raffrescamento. Per questo motivo quindi grosse variabilità di energia fornita attraverso le calorie giornaliere non sono necessarie; tuttavia abbandonando le temperature estive, durante le quali abbiamo visto che è necessario un piccolo aumento dell’energia apportata attraverso i pasti, ed andando incontro alle temperature invernali, vi è questo periodo di transizione autunnale durante il quale è bene mantenere l’apporto calorico leggermente più basso rispetto all’estate ed all’inverno. Come accennato la cosa migliore è rivolgersi ad un medico veterinario esperto in nutrizione, oppure chiedere consiglio al nostro veterinario di fiducia.
Se il nostro pet segue una dieta fresca o una dieta industriale, nel periodo autunnale è bene limitare gli snack ed i fuori pasto a meno che non siano rappresentati da verdure o frutta poco zuccherina come le mele o le pere. Per quanto concerne la scelta degli ingredienti per le diete fresche il consiglio è quello di non modificare gli ingredienti ai quali è abituato l’intestino del nostro amico, specialmente le fonti proteiche e di carboidrati; non eccedere nei grassi e dare un tocco di variabilità con le verdure e la frutta di stagione, a patto che queste fonti vegetali nuove non diano problemi alla digestione.
Ci sono altresì alimenti autunnali completamente vietati, come ad esempio l’uva. Questo gustoso frutto che ha il picco di maturazione proprio tra estate e autunno cela gravi insidie per i nostri amici: numerosi studi hanno acclarato che che l’uva può avere effetti tossici anche gravi a livello renale. Niente uva quindi per Fido!
Per arricchire la dieta autunnale dei nostri amici con la coda si possono però sperimentare vegetali come la zucca ed i finocchi, tipici del periodo. Per i cani e i gatti che assumono una dieta industriale a base di cibo secco, umido o entrambi la raccomandazione è quella di pesare la razione giornaliera e non eccedere; controllare la quantità di cibo industriale, specialmente quello secco, è fondamentale per non fornire un carico di calorie inutili e superflue ai nostri amici, rischiando che prendano peso velocemente.
Attività Fisica Autunnale: Esercizi e Giochi per il Tuo Animale
Oltre alla temperatura, che come appena visto influisce relativamente sulle scelte alimentari, un’altra importante variabile è l’attività fisica. In estate, complici le ferie in montagna, campagna o al mare, i nostri amici avranno certamente praticato maggiore attività fisica. Il riscontro più comune è infatti un ritorno ad una forma fisica migliore di quella precedente alle ferie, con molti cani ed altrettanti gatti che, seguendo i loro umani durante le vacanze, hanno perso peso dove questo era necessario, o hanno incrementato la massa muscolare grazie a questa maggiore attività fisica. L’autunno quindi è il momento ideale per fissare questi ottimi risultati cercando di far fare esercizio fisici regolare a Fido e Micia.
Nel caso dei cani è abbastanza semplice; basterà 2 o 3 volte a settimana una passeggiata di 30-40 minuti, e, complice l’atmosfera autunnale e le temperature più fresche, sarà un piacere anche per noi, oltre che un modo per mantenere anche noi un livello di attività fisica salutare.
Per i gatti la cosa si complica un po’, soprattutto se vivono in appartamento e non hanno accesso all’esterno, ma niente paura! Anche attraverso il gioco o un arricchimento ambientale creato con appositi tira graffi, luoghi dove nascondersi ed altri stratagemmi potremo far muovere un po’ anche il nostro felino dal divano. L’esercizio fisico si sa è fonte di grande benessere per tutti gli animali, uomo compreso.
Discorso un po’ diverso sarà per quei cani e gatti che non hanno potuto praticare attività motoria durante l’estate; se alle soglie dell’autunno i nostri amici a 4 zampe sono fuori forma, è proprio il momento giusto per ricercare la forma desiderata e rimetterli in carreggiata.
Le temperature più fresche e gli splendidi panorami autunnali ci aiuteranno a stimolarli per piccole o grandi passeggiate o per qualche ora di gioco in appartamento. Anche l’attività fisica, come accennato incide sul dispendio energetico; se abbiamo quindi un cane o un gatto in sovrappeso, bando alla pigrizia e cerchiamo le occasioni per farlo muovere di più.
In molti casi di patologie poi l’attività fisica può essere di grande aiuto, sia sul piano fisico che emotivo. Anche soggetti con artrosi possono beneficiare di brevi passeggiate o, dove possibile, nuotate, o sessioni di giochi in appartamento. Oltre che sulla sfera fisica, l’attività motoria ha un grande impatto da un punto di vista psicologico. Se Fido e micia in estate si erano abituati a scorribande all’aria aperta, in autunno potrebbero apparire abulici ed apatici, fino a diventare depressi.
La condizione emotiva è fondamentale per qualsiasi stato patologico, per cui proporgli passeggiate e attività fisiche che li facciano distrarre e, ove possibile, trascorre più tempo all’aria aperta, potrà soltanto fargli bene. E anche noi compagni umani potremo beneficiare dei vantaggi non solo dell’attività fisica, ma anche dal trascorrere un po’ più di tempo insieme ai nostri migliori amici con la coda.
Fonte immagine: FREEPIK