Perché tosare il cane o il gatto d’estate è sbagliato

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10 Luglio, 2024
Tempo di lettura: 6 minuti

In passato, fino a qualche decennio fa, in estate era molto frequente imbattersi per strada in cani che più che di cani avevano l’aspetto di leoni: il loro manto, infatti, era tosato su tutta la superficie del corpo mentre la coda e la testa avevano il pelo originario, donando ai malcapitati animali l’aspetto di piccoli leoni dotati di una folta criniera ed il tipico ciuffo alla punta della coda. All’epoca la pratica di tosare cani e gatti a pelo lungo o mezzo pelo con la bella stagione era molto diffusa; le motivazioni erano le più svariate. Da un lato agevolare l’allontanamento dei parassiti esterni e dall’altro l’idea che senza il pelo questi animali avrebbero sofferto meno il caldo.

Ma c’è del vero in tutto ciò? In realtà la risposta è no, sia per il primo motivo che per la questione del caldo. Vediamo insieme perché non è corretto tosare i cani ed i gatti durante tutto l’anno, men che meno in estate.

Parassiti e pelo

L’idea che i cani ed i gatti a pelo lungo siano più soggetti a parassitosi esterne non è del tutto priva di fondamento poiché pulci e zecche possono agganciarsi alle frange lunghe del pelo con maggiore facilità e soprattutto nascondersi nel fitto delle ciocche passando quindi inosservati per molto più tempo rispetto a cani e gatti dal manto corto. Tuttavia, anche gli animali a pelo corto, possono contrarre parassiti esterni e l’unico vantaggio rispetto ai loro simili dotati di folta e lunga chioma, è che i loro umani conviventi potrebbero accorgersene prima. È anche vero però che cani e gatti a pelo lungo, se sofferenti a causa di parassiti, manifesteranno prurito, leccamento continuo, dermatite e fastidio proprio come i loro colleghi a pelo raso.

Molti anni fa l’offerta di prodotti antiparassitari era davvero scarsa; le molecole a disposizione erano poche e molto spesso con livelli di tossicità elevate. Quando ero bambina ricordo che per debellare pulci e zecche si era costretti a sottoporre il quattrozampe di casa ad estenuanti sessioni di bagni medicati, pettinate con pettinini stretti e abluzioni con spray caratterizzati da odore sgradevole. Sulle istruzioni c’era spesso scritto di stare attenti al  contatto con la cute o gli occhi e si consigliava l’utilizzo di guanti durante l’applicazione… non molto rassicurante visto che i cani ed i gatti dovevano invece essere immersi per ore ed ore o tenere al contatto col pelo per lungo tempo questi prodotti.

Oggi fortunatamente la scienza ha fatto dei grandi passi e sono stati formulati moltissimi prodotti antiparassitari con un profilo di tossicità veramente basso e che possono essere somministrati o applicati nei modi più disparati: come collari, spot on, spray e perfino per via orale. Oggi, quindi, il problema delle parassitosi esterne è più legato ad eventuali resistenze che i parassiti hanno sviluppato nei confronti di talune molecole, piuttosto che alla lunghezza del pelo dei nostri amici con la coda.

Tosature estive del cane del gatto

Il problema del caldo è invece davvero un falso problema. Il pelo di cani e gatti è progettato da Madre Natura per modificarsi in base alle temperature esterne. Anche Fido e Micia infatti, proprio come noi, fanno il cambio di stagione che, nel loro caso, non è rappresentato dal deporre i maglioni di lana negli scatoloni e riempire i cassetti di t-shirt leggere e canottiere, e ha un nome ben specifico: muta.

Per muta si intende il fisiologico cambio del pelo che avviene solitamente ai cambi di stagione, cioè in primavera ed in autunno. C’è da fare una premessa importante, ovvero che il pelo dei nostri amici cani e gatti consta di due componenti: la più superficiale, chiamata volgarmente pelo e detta anche “giarra” o pelo di guardia, caratterizzato da essere più lungo e ruvido e che serve principalmente a difendere dagli agenti ambientali esterni, ed il sottopelo detto anche lanugine, lana o “borra”, che è più corto, lanuginoso e fitto ed ha una funzione da isolante termico.

Durante la bella stagione la natura fa si che il nostro amico, andando incontro al caldo, perda la parte sottostante al pelo, cioè il sottopelo, in modo da avere una naturale riduzione di quello che è l’isolamento termico, ma il pelo, quello lungo e ruvido, resta a proteggere la cute dai raggi ultravioletti, dalla polvere e da altri agenti esterni. Il pelo in ogni caso riesce ad isolare termicamente la cute difendendola dal caldo.

In primavera quindi noteremo che il nostro amico con la coda tende a perdere questo pelo che sembra più simile ad un’ovatta lanuginosa, mentre in autunno si verificherà la predita di pelo e sottopelo per far sì che si rinnovino e possano crescere rigogliosamente per difenderli dal freddo e dall’umidità imminenti. Questo meraviglioso meccanismo è più che sufficiente a garantire al nostro amico una perfetta termoregolazione, a patto che non viva esposto temperature estreme.

Cosa possiamo fare per ridurre il caldo o il freddo

Una volta appurato che il pelo ed il sottopelo non vanno mai tosati, possiamo aiutare il nostro amico a non sentire caldo consentendogli di stare in luoghi freschi, con acqua sempre a disposizione, di non farlo sostare al sole per lunghi periodi e caso mai bagnandolo con acqua fresca in caso le temperature siano davvero estreme. Un ventilatore o una sosta in ambiente climatizzato possono essere d’aiuto in soggetti particolarmente fragili, come i cuccioli, i gattini, o soggetti affetti da patologie croniche, o in gravidanza, o molto anziani o anche di taglia molto piccola e quindi più delicati.

Come accennato in precedenti articoli i nostri cani e gatti non sudano e dissipano il calore attraverso un meccanismo chiamato “polipnea termica”, ovvero una sorta di affanno che consente di raffreddare l’aria ispirata. Oltre a questo meccanismo l’integrità della parte di pelo che funge da isolante è quindi fondamentale per mantenere la temperatura corporea a livelli ideali.

Quando è necessario tosare il cane o il gatto

Ci sono dei casi in cui la tosatura si rende necessaria; ad esempio quando cani o gatti a pelo lungo vengono mal gestiti dai loro umani e non vengono pettinati creando dei nodi molto fitti nel pelo. Il pelo annodato, soprattutto se a contatto con la cute, può provocare molto disagio agli animali in quanto si crea una vera e propria placca di pelo che non fa traspirare la pelle, esponendo all’insorgenza di dermatiti batteriche e micotiche; inoltre quando cani e gatti col pelo molto annodato si muovono, hanno sicuramente una sensazione di disagio perché la cute al di sotto del pelo annodato viene tirata durante i movimenti ed a lungo andare si possono avere delle vere e proprie aree con lesioni e ferite. In questi casi è certamente meglio tosare o accorciare il pelo.

Un altro caso è quello di lesioni cutanee infette e sulle quali è necessario applicare medicinali o prodotti topici per il trattamento delle infezioni; se al di sopra della lesione vi è molto pelo i prodotti non riusciranno a penetrare bene nella cute e la cura potrebbe non avere l’effetto sperato. In questi casi è comunque meglio, ove possibile, far tagliare il pelo con forbici ed evitare la tosatrice in quanto la ricrescita del pelo dopo un taglio a forbice è più omogenea e naturale, mentre dopo la tosatura con macchinetta tosatrice il pelo può ricrescere molto sfibrato e più secco, ed essere più soggetto alla formazione di nodi.

La regolarità nella spazzolatura del pelo risulta quindi la soluzione migliore per evitare di dover tosare il nostro amico a quattro zampe. Nel caso avessimo dubbi sul tipo di spazzola o pettine da utilizzare, chiediamo ad un tolettatore esperto o al nostro medico veterinario di fiducia il modello più adatto a manutenere al meglio il pelo dei nostri amici.

Integratori per il pelo

Un’altra causa di pelo brutto, opaco e che si annoda sono le carenze nutrizionali. Come per i capelli degli esseri umani, anche il pelo di cani e gatti risente di carenze alimentari. Molto importanti risultano le integrazioni di acidi grassi essenziali sia per il trattamento che per la prevenzione dei disordini di pelo e cute. Gli acidi grassi omega3 e 6 provenienti da olio di pesce in purezza sono molto importanti per mantenere la salute di cute e pelo al meglio in quanto rientrano nella fisiologica composizione della barriera cellulare delle cutanea e pertanto, aggiungendoli alla dieta dei nostri amici con la coda, li aiuteremo ad avere un pelo più sano ed un ricambio cellulare idoneo ad affrontare la muta del pelo.

Vi sono poi gli acidi grassi provenienti da olio di ribes che hanno proprietà antiinfiammatorie ed anti allergiche e che sono quindi indicati allorquando il nostro cane o gatto manifesta segni di infiammazione cutanea al cambio di stagione o durante la muta del pelo. Entrambi gli integratori sono privi di effetti collaterali e possono agevolare l’equilibrio della barriera cutanea.

In conclusione…

Concludendo quindi, tosatura no, tranne se necessaria per ragioni medico veterinarie, e attenta cura del pelo attraverso la regolare spazzolatura: si!
Aiuta i tuoi amici a superare il periodo del caldo estivo regalandogli un naturale “cambio di stagione” e presta sempre attenzione a che non si surriscaldino troppo tenendoli in luoghi freschi, ombreggiati e ventilati e sempre con acqua da bere fresca a disposizione. Spazzolare regolarmente il pelo ti aiuterà a tenerli, oltre che freschi, sempre in ordine e potrai accorgerti subito di eventuali parassitosi esterne.

Immagine: freepik

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