La dentizione dai 4 mesi ai 3 anni e oltre…

“Fammi crescere i denti davanti…”
17 Novembre, 2023
Tempo di lettura: 4 minuti

“Fammi crescere i denti davanti…” Così cantava il piccolo Andrea Nicolai allo “Zecchino d’oro” nel 1962!

Un titolo quasi melodrammatico che riassume bene tutto il processo della dentizione con i suoi problemi che sembrano piccoli, ma che dobbiamo riportare all’età di chi li vive. La dentizione è un processo molto complicato e prolungato nel tempo, che si sviluppa dal 4° mese ai 3 anni.

Dal quarto mese di vita in poi, con possibili variazioni anche su base familiare, compaiono i denti decidui, cioè destinati a cadere. Dei venti denti decidui, i primi a comparire sono gli incisivi mediani inferiori. La tradizione popolare giudicava un cattivo auspicio la comparsa per primi degli incisivi superiori.

Devo dire che, negli ultimi venti anni ho visto un incremento di alterazioni, già tra i denti decidui, sia di forma che di numero (denti fusi insieme o mancanti).

La dentizione può essere tranquilla e asintomatica o accompagnata da sintomi locali o generali: salivazione profusa, desiderio di mordere, febbre, diarrea, raffreddore, otalgia, agitazione, irritabilità con pianto inconsolabile, disturbi del sonno e disturbi alimentari. Non credo che tutto sia attribuibile al dente in sé, ma piuttosto all’impegno del paziente stesso in questo processo evolutivo che lo rende più vulnerabile gli agenti esterni o interni. Un esempio è dato sia dalla diarrea che dal broncospasmo, sicuramente legati allo stato infiammatorio di tutte le mucose, che rispondono in modo massiccio a una infiammazione locale e che ho visto ripetersi in alcuni pazienti a ogni dente fino ai tre anni. Coincidenza? Casualità? Io parlerei più di indebolimento dell’Energia Vitale del bambino.

Altro fatto significativo da correlare alla dentizione è anche il cambio di alimentazione: dalla dieta liquida lattea si passa alla solida, cioè inizia a questo punto per poi proseguire, lo svezzamento. Tappa importantissima, dunque, dove si evidenzia anche una delle molteplici funzioni dei denti, la masticazione.

E se vogliamo inserire la dentizione nella crescita a tutto tondo del bambino, non dimentichiamo quanto segue. Nel primo anno, la fase orale fa da padrona, rappresentata dalla “suzione/allattamento” e dalla “diade madre bambino”; con la comparsa dei denti e il divezzamento incomincia il distacco dal seno materno e un graduale fisiologico passaggio alla fase di “separazione/individuazione “che si definirà maggiormente con la deambulazione autonoma e che si rafforzerà col camminare, sia fisicamente che psichicamente.

Si può capire da tutto questo quanto sia importante la dentizione come momento evolutivo e come la bocca e tutte le parti corporee sono un perfetto strumento musicale che deve essere sempre accordato per suoni armonici.

 

Suggerimenti terapeutici per la dentizione dei bambini

Tornando ai denti, per alleviare i disturbi della dentizione, se è da bandire l’uso del ciuccio bagnato nel miele perché portatore di carie, la mamma, seguendo con il suo occhio vigile, può offrire al bimbo una carota cruda o un pezzo di finocchio o un crostino secco di pane comune, cose più naturali di tutto quello che ci propone il mercato.

Dal lato farmacologico per uso locale si trovano in commercio balsami o pomate a base di aloe, camomilla, acido ialuronico, triticum vulgaris, pronti ad alleviare le pene del piccolo.

Di grande aiuto sono i rimedi omeopatici, alcuni utilizzabili nella fase preparatoria alla dentizione come apporto di calcio facilmente assimilabile, altri nelle manifestazioni acute associate alla dentizione.

Tra i primi a grandi linee possiamo ricordare i più comuni: Calcium carbonicum, Calcium phosphoricum, Calcium fluoratum, Silicea. Questi, se usati a basse diluizioni danno apporto di sali minerali necessari per la crescita ossea, quindi anche dei denti, associati anche alla vit D, che io utilizzo fin dal primo mese di vita.

Esistono in commercio complessi omeopatici con tutti questi rimedi a basse diluizioni, per questo uso.

Gli stessi rimedi unitari che ho nominato sopra, se usati a diluizioni medio alte, ma scelti sul paziente con le sue modalità di crescita psicofisica, saranno di grande aiuto al bambino nella sua totalità, incluso il momento della dentizione.

Anche tra i fitoterapici, troviamo piante medicinali interessanti per la crescita ossea, tipo Abies pectinata, Equisetum arvensis.

Tra il secondo gruppo di rimedi omeopatici unitari utilizzabili nelle molteplici manifestazioni acute della “dentizione difficile” possiamo ricordare i più comuni: Chamomilla, Kreosotum, Rheum officinalis, Podophyllum, Phytolacca, Aconitum, Arnica montana, Belladonna e Ferrum Phosphoricum. Anche  questi rimedi vanno scelti sul paziente a seconda del suo stato fisico e mentale.

In commercio esistono anche in questo caso, prodotti complessi omeopatici con pochi rimedi, utilizzabili in supposte o per via orale.

Ma sarà sempre il medico, esperto omeopata, a fare la scelta migliore.

 

…E si prosegue… Dai 3 ai 5/6 anni                                      

A dentizione ultimata, dai 3 ai 5/6 anni, il bimbo entra in una fase di quiescenza “dentaria”, in cui l’igiene orale, l’apporto di sali minerali e vitamina D, l’alimentazione sana e corretta (pochi zuccheri, no caramelle…verdure crude…) devono mantenere una buona cavità orale e dentini perfetti per un sorriso sano e una digestione proficua.

Purtroppo a volte anche gli incidenti, tipo cadute, possono essere fatali per un dente: si inscurisce, fa male … ci vuole il dentista!

La dentizione dai  5 / 6 anni in poi…

I denti ballano, cadono e, tra sgomento, dolore e paura del bimbo, arriva anche “la fata dei dentini” o “il topolino notturno” che si portano via i denti e lasciano un “omaggio”. Ma ora sì che in bocca c’è la “finestra”: gli incisivi sono spariti. Ho avuto dei pazienti che non sorridevano più per l’imbarazzo di mostrare il sorriso “bucato”… Saranno loro gli autori della canzone così disperati da invocare il Bambin Gesù?

Tutti i denti cadranno un po’ alla volta e saranno rimpiazzati dai permanenti per tutta la vita; gli unici a nascere per la prima e unica volta  saranno i molari e, se decideranno di nascere, anche i denti del giudizio … così in totale da venti denti decidui, ne avremo da adulti 32. Per preservare i molari appena spuntati, dalle carie precoci, molti dentisti fanno il sigillo dei solchi, come protezione.

Durante la ricrescita spesso occorre un controllo ortodontico: pochi bambini sfuggono a questo intervento che sarà in grado di sistemare tanti problemi. Per fortuna, oggi l’ortodonzia sembra essere meno traumatica e più rispettosa del bambino, più ritardata nell’intervento, prendendosi cura di tutto il bambino, associando spesso anche trattamenti osteopatici ad hoc.

Negli ultimi anni, come intervento sulla dentizione “avanzata”, ha preso piede, anche se discussa, la Dentosofia (saggezza dei denti!) che inserisce la bocca come parte essenziale dell’universo psicofisico di ognuno di noi, correlandola con i denti nell’equilibrio del paziente.

 

Considerazione finale

Come possiamo definire questo breve scritto? Un piccolo riassunto su un argomento così importante per il paziente piccolo e grande…

Il sorriso, la relazione, la comunicazione cominciano anche da qui, da questi piccoli “sassolini” bianchi e smaltati. E da qui parte anche il primo atto digestivo di presa del cibo e di masticazione, atti così, che sembrano automatici e semplici, ma basilari per la crescita fisica e mentale.

                                                Abbiamone cura tutti, di questi denti!

 

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