Redazione

La depressione si combatte con lo yoga, non con i farmaci

Dal British Journal of Sports Medicine uno studio che sottolinea i benefici della disciplina indiana
21 Agosto, 2020
Tempo di lettura: 3 minuti

Per innumerevoli persone in giro per il mondo cominciare a praticare yoga è come una rivelazione. La consapevolezza di se stessi, del proprio corpo e del proprio spirito può essere così abbagliante da cambiare per sempre la vita di chi intraprende questo percorso. Partita dal cuore dell’India nella notte dei tempi (le prime tracce si trovano nel Ṛgveda Saṃhitā, databile quasi 2000 anni prima di Cristo), questa pratica nel corso degli ultimi decenni ha conquistato l’Occidente e il mondo intero. Yuga come giogo, ossia l’arte di controllare, e allo stesso unire corpo e mente in un atto meditativo. A partire dall’inizio del XX secolo molti studi hanno cercato di sondare, in un’ottica scientifica occidentale, da cosa derivassero i grandi benefici che tutti coloro che praticano lo yoga descrivono entusiasti. Oggi, un nuovo tassello si aggiunge alla ricostruzione dei meccanismi che rendono questa disciplina così importante per la nostra salute.

Uno studio elaborato da Jacinta Brinsley, esperta di fisiologia dell’esercizio presso la School of Allied Health and Human Performance della University of South Australia e pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, ha infatti dimostrato che coloro che praticano lo yoga avvertono una riduzione dei sintomi depressivi molto superiore a coloro che invece praticano una terapia farmacologica. E questo è vero in particolar modo per i casi in cui la depressione si accompagna ad altri disturbi quali ansia o stress, cosa che avviene molto frequentemente. Questo studio non è certo una novità, come già accennato, ma si caratterizza per due validi motivi: il primo è che ha incluso 13 precedenti studi controllati e randomizzati, il che ha allargato di molto il bacino di persone analizzate rispetto alle ricerche precedenti; il secondo è che si è focalizzato sull’influenza esercitata dallo yoga sulle diverse categorie di disturbi mentali. «L’attività fisica è ampiamente raccomandata per alleviare i sintomi della depressione – ha detto la Brinsley – Noi volevamo capire se lo yoga potesse essere utile per le persone con una serie di problemi di salute mentale, e anche se questa pratica avesse altri benefici, come supportare maggiore capacità di esercizio, perdita di peso, miglioramento della qualità del sonno e della vita. Abbiamo incluso tutte le forme di yoga più praticate: Vinyasa, Iyengar, Ashtanga e Power Yoga».

È stato inoltre riscontrato che non tutti i tipi di disturbi beneficiavano del trattamento allo stesso modo. I risultati più entusiasmanti sono arrivati per i pazienti affetti da schizofrenia, seguiti da quelli con problemi di ansia o di abusi da alcol e sostanze stupefacenti, mentre la ricerca non ha trovato alcun collegamento con i disturbi da stress post-traumatici, che non sembrano perciò, secondo i ricercatori,  trattabili in questo modo. Ancora, è risultato degno di nota il fatto che, tra coloro che riscontravano benefici effettivi, l’efficacia aumentava esponenzialmente con l’aumento di ore dedicate alla pratica. In altre parole, più lunghe erano le sessioni di yoga più le persone si sentivano in forma e sane mentalmente. Visto che lo yoga ha dimostrato efficacia diversa a seconda del disturbo di cui il soggetto soffre, gli autori della ricerca hanno voluto sottolineare l’importanza di lavorare con un professionista che possa adattare le pratiche di yoga all’individuo, modellando il piano di assistenza secondo necessità.

Ma cos’è che rende lo yoga così efficace? Innanzitutto si tratta di esercizio fisico, e già come tale è di grande aiuto nelle terapie mentali. Gli scienziati ritengono che l’esercizio fisico aumenti la circolazione del sangue al cervello, in particolare aree come l’amigdala e l’ippocampo, che hanno entrambi ruoli nel controllo della motivazione, dell’umore e della risposta allo stress. Altri possibili meccanismi sono la regolazione del sistema centrale di risposta allo stress del corpo, chiamato asse ipotalamo-ipofisi-surrene, nonché l’impatto dello yoga sul miglioramento della qualità del sonno e l’aumento dell’interazione sociale che le lezioni di yoga possono portare. Ma lo yoga è anche una disciplina spirituale, progettata per fondere corpo e mente. Uno stile di vita che segua i suoi dettami incorpora posture fisiche, regolazione del respiro e consapevolezza attraverso la pratica della meditazione. Secondo Laurie C. Hyland Robertson, autrice di uno dei libri più noti in materia, “La filosofia yogica insegna che il corpo, la mente e lo spirito sono tutti interconnessi: ciò che fai in un’area, ad esempio un esercizio fisico per rafforzare i muscoli delle gambe, avrà un effetto in tutte le altre aree del tuo sistema. Quindi possiamo aspettarci che l’esercizio delle gambe, specialmente quando ti avvicini in modo consapevole e mirato, influenzi non solo i tuoi quadricipiti ma anche il tuo stato emotivo, la fisiologia del tuo corpo e persino la tua visione mentale”

 

 

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