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Omeopatia gratis per le prostitute
9 Ottobre, 2025

Omeopatia gratis per le prostitute: in India un progetto del Ministero AYUSH

RedazioneRedazione
Un’iniziativa sanitaria innovativa per una delle comunità più marginalizzate

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Il Nord Bengala, regione segnata da forti disuguaglianze sociali, ospita una delle comunità più invisibili e stigmatizzate: le sex worker. Ed è proprio qui che il Ministero indiano dell’AYUSH ha deciso di lanciare un’iniziativa senza precedenti, puntando sull’Omeopatia come strumento di prevenzione e cura. Il progetto, denominato Healthy Women, Healthy Families, è stato avviato dal Regional Research Institute of Homeopathy (RRH) e si pone l’obiettivo di migliorare la salute delle donne in contesti marginalizzati, con particolare attenzione a chi vive di prostituzione.

AYUSH: un ministero per la medicina tradizionale

Il Ministero AYUSH (acronimo di Ayurveda, Yoga & Naturopathy, Unani, Siddha e Homeopathy) è nato con l’obiettivo di promuovere e regolamentare le pratiche di medicina tradizionale e complementare in India. Negli ultimi anni il dicastero ha avviato numerosi programmi di ricerca, con l’intento di integrare questi approcci nella sanità pubblica nazionale e in settori delicati come la prevenzione e la cura delle malattie croniche.

Le sex worker e la salute dimenticata

Il Bengala settentrionale è una regione che vive ancora forti disuguaglianze economiche e sociali. Qui si concentra una vasta popolazione di prostitute, stimata in oltre centomila donne. Per molte di loro l’accesso a cure mediche è quasi inesistente, mentre i rischi legati a malattie sessualmente trasmissibili, tra cui HIV e infezioni ricorrenti, sono particolarmente elevati.

Con il nuovo progetto, i centri di Omeopatia del territorio offrono non solo cure immediate, ma anche attività di prevenzione focalizzate sulla salute mestruale, sulle complicazioni post-menopausa e sul sostegno complessivo al benessere femminile.

L’Omeopatia come strumento di inclusione sociale

Uno degli aspetti più significativi dell’iniziativa è la partecipazione attiva delle stesse donne: nei campi sanitari allestiti per il progetto, sono loro a occuparsi della registrazione e della distribuzione dei medicinali. Un segnale forte di empowerment, che va oltre l’aspetto sanitario e punta a restituire dignità e protagonismo a una comunità troppo spesso ignorata.

Accanto al lavoro sul campo, l’AYUSH ha avviato anche nuovi filoni di ricerca. Alcuni centri indiani stanno raccogliendo dati sull’uso dell’Omeopatia nel supporto ai pazienti oncologici e a chi vive con HIV, in combinazione con le terapie convenzionali. È un ambito ancora in fase sperimentale, ma che segnala la volontà di esplorare un’integrazione sempre più stretta tra approcci diversi alla salute.

Uno sguardo dall’Italia

Per chi guarda dall’Europa, questo progetto è interessante perché mostra come l’Omeopatia, in un grande Paese come l’India, non sia relegata a una scelta individuale, ma venga considerata parte di una strategia sanitaria nazionale. L’iniziativa per le prostitute del Bengala non è solo una campagna di prevenzione: è anche un tentativo di utilizzare la medicina omeopatica come ponte verso l’inclusione sociale e la tutela dei diritti fondamentali alla salute.

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