La ricerca in ambito economico-sanitario punta a creare fondamenta scientifiche per distribuire in modo razionale le risorse finanziarie e sanitarie, che sono limitate, mantenendo sempre alto il livello delle cure per i malati. I metodi di valutazione economica usati per studiare il rapporto tra spese e benefici nelle cure tradizionali possono essere usati anche per valutare le cure omeopatiche.
All’inizio del 2024 è stato pubblicato uno studio di revisione complessiva, ritenuto il più alto grado di prova scientifica, che raccoglie e valuta tutte le ricerche sul rapporto costi-benefici in Omeopatia. Questa raccolta ha esaminato 21 lavori scientifici, nei quali le cure omeopatiche hanno mostrato risultati uguali o migliori rispetto ai gruppi di paragone, sottolineando un andamento positivo nel rapporto tra spese sostenute e vantaggi ottenuti.
Lo studio di revisione, condotto dal Professor Thomas Ostermann dell’Università tedesca di Witten/Herdecke, ha analizzato 21 ricerche totali: 15 già esaminate in una precedente analisi del 2014, più 6 nuovi studi. La valutazione della qualità, effettuata con i criteri CHEC, lista di controllo creata appositamente per le valutazioni economiche in campo medico, mostra valori compresi tra 2 e 16 punti (su un massimo di 19): le ricerche pubblicate prima del 2009 hanno ottenuto una media più bassa (6,7 ± 3,4) rispetto a quelle successive al 2009 (9,4 ± 4,3).
È significativo evidenziare che i due studi più recenti, inclusi nella revisione, hanno ottenuto i punteggi più alti in termini di qualità. Questi lavori si distinguono non solo per l’impostazione metodologica accurata, ma anche per l’uso di moderne tecniche di valutazione economica. I revisori sottolineano quanto sia importante mantenere questi elevati standard qualitativi nelle future analisi economiche in campo omeopatico.
Tra tutte le ricerche analizzate, lo studio di costo-efficacia che ha ottenuto la valutazione più alta ha esaminato gli effetti di un rimedio omeopatico in libera vendita, chiamato SilAtro-5-90. Una ricerca clinica del 2017 ha dimostrato che l’utilizzo combinato di questo rimedio omeopatico con le terapie tradizionali ha portato a una diminuzione delle ricadute nei casi di tonsillite acuta. La successiva analisi economica ha evidenziato che l’uso di SilAtro-5-90 ha determinato anche una riduzione dei costi complessivi, soprattutto nei casi in cui si è evitato il ricorso all’intervento chirurgico, rispetto all’uso della sola medicina convenzionale.
I dati positivi emersi suggeriscono l’importanza di proseguire con nuovi studi approfonditi sul rapporto tra costi e benefici delle cure omeopatiche. Solo attraverso ricerche rigorose si potrà valutare con certezza se l’Omeopatia potrà contribuire a contenere le spese sanitarie, garantendo allo stesso tempo risultati terapeutici equivalenti alle cure tradizionali.