L’Acero (dal latino: duro) vive in terreni calcarei, freschi e ben aerati. Raramente lo si ritrova sopra i 500 metri di altitudine e non sopporta temperature al di sotto i -20°C. La sua crescita, peraltro lenta, è in relazione alla quantità di luce. È un grande colonizzatore. È un albero piccolo, non supera i 7-8 metri di altezza e può vivere fino a 150 anni. La tradizione popolare riconosce all’Acero la caratteristica di donare tranquillità calmando l’angoscia se ci si riposa sotto le sue fronde. Simbolo di cautela, modestia e volontà, nella mitologia greca era l’albero di Fobos, il dio della Paura.
- Coadiuvante il metabolismo epato-bilio-pancreatico, aiuta a regolarizzare la colesterolemia, ha un’azione colagoga e coleretica (riducendo il fango biliare)
- Coadiuva il sistema immunitario nei confronti delle infezioni virali quali herpes zooster, epatite C e sindromi da immunodeficienza
- Agisce anche nelle sindromi depressive (soprattutto quando l’essere umano è piegato sotto il peso delle difficoltà), nelle nevrosi d’angoscia, nella fibromialgia e nella sindrome da affaticamento cronico.
- Simbolicamente, a livello mentale, dona all’uomo fiero e orgoglioso la forza di volontà di risollevarsi quando rimane sotto il peso delle difficoltà.
Bruno Brigo – Fitoembrioterapia dalla A alla Z – Edizioni CeMON Generiamo Salute