Gli incontri impossibili: Hahnemann e Henri de Toulouse-Lautrec

27 Ottobre, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti

 

Hahnemann e Melanie, non potendo avere figli, decisero di adottare un bambino. Per un disguido, ricevettero Toulouse-Lautrec, pittore molto piccolo ma non un bambino. Melanie restò sgomenta di fronte all’artista fisicamente deforme e decise che, ad occuparsi del figliolo, fosse papà Hahnemann. Il medico tedesco, ormai abituato ai capricci della moglie, sopportò suo malgrado la pesante incombenza.

Purtroppo il “piccolo”  Toulouse-Lautrec amava molto bere alcolici e ad Hahnemann, che lo rimproverava di essere un alcolizzato, rispondeva:                      – Naturalmente non bisogna bere molto, ma spesso.

Durante una notte in cui era particolarmente ubriaco, imbrattò con colore blu vermiglio, diluendolo poi con trementina, Hahnemann che dormiva. Il medico si svegliò nel salotto di casa appeso ad una parete come se fosse un quadro. – Mi hai reso simile ad un pagliaccio!- Gridò furioso.

Toulouse-Lautrec fece spallucce e rispose: – Ho cercato di fare ciò che è vero e non ideale.-Purtroppo le cose andarono man mano sempre peggio. Amorale e con il pensiero assillante per il sesso, Toulouse-Lautrec portava ogni sera Hahnemann nei vari bordelli della città. Una sera, esausto e disgustato, il medico tedesco impedì al pittore di uscire da casa.

Toulouse-Lautrec, per ripicca, legò Hahnemann ad una sedia  e lo imbrattò di vaselina. – Possibile che tu non abbia un briciolo di amore verso tuo padre?- Strillò Hahnemann.

L’amore è quando il desiderio di essere desiderato ti fa stare così male che senti di poter morire.– Rispose l’artista. Melanie aveva tenuto per sé una sola mansione, quella del bagnetto quotidiano al loro piccino. Insospettito,  Hahnemann li spiò dal buca della serratura e sussultò quando vide che il pittore, a conferma delle dicerie, era un nano superdotato.

A quel punto decise di provvedere personalmente al lavaggio dell’artista. Lo portò in riva alla Senna, approfittò di uno dei momenti di narcolessia di cui soffriva il pittore e, mentre Toulouse-Lautrec cadeva addormentato, lo depose in una cesta di vimini. Prima di affidarlo alla corrente del fiume, il medico tedesco gli lasciò una lettera dove c’era scritto: “Sei un amorale, un deviato sessuale ed hai continui pensieri lascivi, sei instabile dal punto di vista affettivo, alterni momenti di iper-attività lavorativa con altri di sonno improvviso, sei un alcolizzato e un sifilitico, inoltre soffri di grossi problemi alle ossa: il tuo rimedio è Fluoricum acidum”.

Mentre guardava con soddisfazione la cesta di vimini allontanarsi, Hahnemann ridacchiò: – Con un po’ di fortuna potresti arrivare fino in Egitto: là incontrerai la figlia del faraone che ti adotterà e sarai chiamato Mosè Toulouse-Lautrec!- Sghignazzò sadicamente e tornò a casa.

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