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Gli oliogoelementi nella terapia dell'artrosi
4 Settembre, 2021

Gli oliogoelementi nella terapia dell’artrosi

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Un libro a cura della dott.ssa Odile Picard-Paix alla scoperta di nuove forme terapeutiche

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Chi soffre d’artrosi è spesso rassegnato a conviverci per tutta la vita. Eppure questa patologia non è irreversibile come sembra. Quarant’anni di ricerca medica hanno dimostrato l’efficacia di molti trattamenti. La dottoressa Odile Picard-Paix, nel suo libro “Arthrose, combat gagnant – Oligo-éléments et autres traitements (“Osteoartrite, lotta vincente – Oligoelementi e altri trattamenti”, purtroppo al momento disponibile solo in francese) presenta questi metodi, sia convenzionali che alternativi, tra i quali spiccano gli oligoelementi. E vi aggiunge qualche consiglio pratico per affrontare l’artrosi.

Gli oliogoelementi nella terapia dell’artrosi

Gli oliogoelementi nella terapia dell'artrosi
La dottoressa Odile Picard-Paix

Odile Picard-Paix è medico di medicina generale, oligoterapeuta e autrice. È nata “immersa negli oligoelementi”, poiché è cresciuta nei pressi di un centro termale. Lì il padre, il dottor Henri Picard, esercitava la professione di medico termale, in particolare per i reumatismi. Dal padre ha preso l’idea di somministrare ai pazienti trattamenti di micronutrienti orali a lungo termine. E ha ottenuto risultati sorprendenti sull’osteoartrite.

La medicina classica purtroppo offre poche possibilità terapeutiche, a parte alleviare il dolore. Non fornisce alcun trattamento di base, sul campo, che possa davvero curare la malattia dell’osteoartrite. Eppure, una vasta gamma di elementi può essere messa in atto per aiutare le persone a far fronte alla loro problema cronico e a ritrovare una qualche forma di autonomia articolare.

quali elementi scegliere, e quando farlo

Il rame, ad esempio, è un elemento fondamentale perché è sia antiartritico, antinfettivo che antinfiammatorio. Ha una funzione rigenerante sulle cellule e quindi realmente antiartritica. Oltre a rame, selenio, zolfo, manganese e cobalto sono prescritti in varie combinazioni e dosi, nel trattamento dell’osteoartrosi. Le dosi sono davvero minime, dell’ordine di milligrammi o addirittura microgrammi. È enzimologia. L’oligoelemento, quando entra nel corpo, migliorerà direttamente il metabolismo enzimatico. Dovrebbe essere considerato come un acceleratore di reazioni chimiche, un catalizzatore. Nell’osteoartrite si riscontra un rallentamento del metabolismo e un’eccessiva usura. L’oligoelemento permette di migliorare queste condizioni metaboliche rigenerative.

che funzione hanno le terapie?

Gli oligoelementi migliorano il metabolismo cellulare e riparano il tessuto vivente. Lo scopo del trattamento è reintrodurre un equilibrio di rigenerazione in relazione alla degradazione. Ma questo può essere fatto solo se c’è un’adeguata igiene articolare. Ricorda Odile Picard- Paix.”La prima cosa da fare in caso di sintomi è consultare il proprio medico che vi esaminerà, parlerà con voi, poi vi prescriverà delle radiografie, un esame del sangue. A seconda dei risultati di questi esami clinici e paraclinici, prescriverà la fisioterapia o un trattamento di base, se necessario. L’automedicazione è assolutamente sconsigliata.”

differenze tra uomini e donne

Uomini e donne sono uguali quando si tratta di osteoartrite fino all’età di 50 anni. Poi, dall’età della menopausa, la percentuale di donne colpite aumenta enormemente a seguito di disturbi ormonali. Nelle donne di età compresa tra 65 e 75 anni si riscontrano così oltre il 60% dei casi di artrosi lombare, il 75% di artrosi della mano, il 35% di artrosi delle ginocchia e il 10% di quelli dell’anca.

Le tendenze variano molto in base al terreno ereditario. Tra gli altri fattori c’è il sovrappeso, che è principalmente un fattore meccanico: il peso peggiorerà l’artrosi nelle articolazioni portanti come le anche o le ginocchia. Ma essere in sovrappeso provoca anche un disturbo nel metabolismo delle cellule adipose degli adipociti, che producono a loro volta troppi fattori pro-infiammatori, che possono essi stessi degradare la cartilagine.

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