Non ce ne vogliate se quest’articolo sembrerà contraddire quanto vi abbiamo ripetuto innumerevoli volte fino ad oggi. Non ce ne vogliate soprattutto perché questa contraddizione è soltanto apparente. Oggi, infatti, vi dobbiamo parlare di un problema sorprendente: il troppo esercizio fisico. Questo disturbo esiste, e ha un nome: si chiama vigoressia, l’ossessione per un corpo scolpito.
La dipendenza eccessiva ed ossessiva dall’esercizio fisico
Come tutti i lettori di Generiamo Salute sanno bene, praticare un’attività sportiva fa bene sotto innumerevoli aspetti, sia fisici che mentali. Anche nell’allenamento però dev’esserci la giusta misura, se non vogliamo che la nostra fissazione per massa magra, palestra e alimentazione iperproteica diventi un problema per la salute. La vigoressia è un problema che riguarda molte più persone di quanto si possa pensare. Nel 2019, Nutrimente (associazione per la prevenzione, la cura e la conoscenza dei disturbi del comportamento alimentare) ha condotto un sondaggio su un campione di 1500 italiani: più della metà degli intervistati ha dichiarato che la forma fisica è una fonte di stress.
6 italiani su 10 vivono la palestra come fonte di stress
Chi è affetto da vigoressia soffre se, anche solo per pochi giorni, non può frequentare la palestra. Un luogo che diviene per lui un vero e proprio tempio. L’attività fisica (in particolare, ma non solo, il sollevamento pesi) viene praticata ben oltre i consigli degli esperti. Anche molte ore al giorno, tutti i giorni. I risultati vengono esibiti compulsivamente sui social network, mentre gli insuccessi (spesso solo immaginati) vengono vissuti come motivo di vergogna. Spesso le persone che soffrono di questo disturbo hanno in mente una raffigurazione distorta del proprio corpo. Si vedono gracili, non all’altezza dei risultati che si erano prefisse, sebbene questi risultati vengano spostati ogni giorno un po’ più in là.
Un problema non solo psicologico
Questo, col tempo, comporta un gran numero di problemi collaterali. La dieta viene modificata con l’inserimento di cibi iper-proteici e la progressiva scomparsa dei carboidrati. Un cambiamento che spesso non è guidato da un professionista del settore, ma affidato a diete fai-da-te o ispirati da influencer molto popolari ma senza alcuna reale conoscenza del settore. Allo stesso modo il ritmo degli allenamenti eccede quello ideale o anche solo sicuro, e spinge chi è affetto da vigoressia a fare attività anche in condizioni rischiose, come ad esempio a seguito di un infortunio. Addirittura, l’ossessione può avere ripercussioni sulla vita sociale. Quando, ad esempio, chi ne è colpito non vorrà più andare a pranzo o a cena con gli amici, per paura di dover mangiare cibi che non rientrano in quei pochi che ha deciso di concedersi.
Accorgersene a volte non è facile
Un aspetto preoccupante della vigoressia è che spesso chi ne soffre non ne è consapevole, come non ne sono consapevoli le persone che lo circondano. Perché quello del fisico scolpito è un modello che la società dei consumi ci propina ogni giorno, a tutte le ore. Il modello dell’essere perfetto, molto lontano dall’idea di disagio che abbiamo dentro di noi. E se non si è consapevoli di un problema, è difficile intervenire per risolverlo. È importante, in questi casi, un profondo lavoro sull’autostima del vigoressico, che nei casi più seri può richiedere l’intervento di uno psicologo.
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