Per Vitamina D si intende un gruppo di ormoni le cui due forme più importanti sono la vitamina D2 (di provenienza vegetale) e la vitamina D3 (prodotto negli organismi animali).
Essa, in quanto vero e proprio ormone che regola diversi organi e sistemi, ha numerosissime funzioni biologiche: controlla l’assorbimento intestinale di calcio, magnesio e fosforo; regola il metabolismo osseo contribuisce alla normale funzione dei muscoli, dei denti e della cute; partecipa attivamente al controllo dell’infiammazione ed alla modulazione del sistema immunitario.
La carenza di vitamina D può determinare diverse condizioni patologiche : osteomalacia, rachitismo, osteoporosi, astenia, predisposizione alle infezioni (batteriche e virali), perdita di capelli, dolori muscolari.
La fonte principale per l’organismo umano è l’esposizione alle radiazioni solari (80%) ; il resto deriva dall’assunzione attraverso la dieta : fegato di bovino, burro, funghi, alcuni formaggi grassi, uova, sgombro, tonno, gamberi, salmone tra gli altri.
In commercio sono presenti diversi preparati (alcuni associati alla vitamina K) utili alla reintegrazione di questa importantissima vitamina.
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2 commenti
Ivana Spanò
Buona sera volevo sapere se ci sono controindicazioni sulla somministrazione della vitamina d. Grazie
Giuseppe
Tutti i casi di tossicità documentati sono riferiti a dosi superiori a 1.000 μg/die (40000 UI), si presume che un’assunzione prolungata di vitamina D a dosi > 250 μg/die (10000 UI), con livelli ematici della stessa pari a 100 ng/ml, possano causare fenomeni sia acuti, sia cronici. I sintomi iniziali della tossicità della vitamina D sono perdita dell’appetito, nausea e vomito, seguiti da debolezza, nervosismo e ipertensione arteriosa. Dati gli elevati livelli di calcio, quest’ultimo può depositarsi in tutto l’organismo, soprattutto nei reni, nei vasi sanguigni, nei polmoni e nel cuore.