Scena prima. Interno giorno. Ambulatorio.
“Dottore buongiorno, guardi mi aiuti, non ce la faccio più con questo bambino!
Non mangia nulla, due maccheroni e acqua, ci mette un ora per finire il pasto. Sta lì svogliato con la forchetta in mano e la testa tra le nuvole. Una masticata ogni 5 minuti. E poi, non sta seduto a tavola, non sta fermo un attimo. Gioca coi cibi, li gira nel piatto, li arrovella!
Sono disperata tra poco dovrò imboccarlo io a schiaffi!
E poi… sempre distratto, gioca coi soldatini e parla da solo, oppure disegna per ore o costruisce coi Lego strutture fantastiche. Allora sta lì fermo e buono.
Sport non ne parliamo, li odia. Ma il problema è che non mangia, pensi neanche i dolci!
Poi mi sembra troppo sensibile, mi accorgo quando soffre in silenzio, lo faccio parlare e si confida dei piccoli dispetti o scherzi che gli fanno in classe, dai quali non sa difendersi.
Dottore guardi, magrissimo, guardi, lo visiti, pelle e ossa. Per non dire che è perennemente raffreddato, tosse, muchi, sembra un rubinetto che perde.
Ha 8 anni e fisicamente ne dimostra 5! Ok io sono magra e anche mio marito, ma così secchi non eravamo da piccoli! Insomma, sa come si dice al mio paese: non cresce e non crepa!“.
Il Dottore, un Omeopata, giovane e vivace, curioso, attento ed esperto della Materia Medica, ha già tutto chiaro in testa. La terapia è già pronta per essere scritta.
Ma prima si alza dal suo scranno prende il piccolo per mano e come un fuscello lo mette seduto sul lettino medico.
Ha occhi scuri, profondi, penetranti, “ho la sensazione di essere osservato dentro”, questo avverte il Medico, ma sa bene la tipologia, la Costituzione fosforica che ha di fronte.
Con gesti misurati e lenti, non aggressivi, lo visita.
All’osservazione è longilineo, gambe e braccia affusolate, muscolatura scarsa, legamenti lassi, denti in disordine, morso incrociato.
Serio il ragazzo, non ha paura del tocco del Medico, si affida docile e collabora, e non si perde un gesto, attento, non gli sfugge nulla.
Gli piace questo Medico, non fa moine o vocine, lo tratta normalmente, alla pari.
Faringe arrossato, membrane timpaniche arrossate, scolo rino-faringeo catarrale, all’auscultazione, ronchi e rantoli su tutto l’ambito polmonare. Fegato e milza all’arco, addome magro trattabile, cuore con soffio sistolico 1/6, fisiologico nei maschietti.
Fatto.
“Ama il salato, è freddoloso, ha tosse di notte? Allergie?”.
Domande classiche di Medicina Omeopatica.
Risposte affermative.
Sentenza: per far fronte a questo quadro sintomatologico, bisogna agire unicamente sulla Costituzione e sul mentale: Calcarea Phosphorica 6K-MK capsule Dynamis, più gocce di estratti fluidi di piante medicinali “sedative” Fitoembrioestratti, titolate per l’infanzia, insieme ad una prevenzione Omeopatica per aumentare le difese immunitarie.
Scena seconda. Tramonto. Ambulatorio. Un mese dopo.
“Pazzesco, miracolo, lei dottore è un genio! André è cambiato tantissimo, socievole, allegro, ha chiesto di fare nuoto, è meno svagato, più partecipe, e mangia ogni giorno di più”.
Pesiamolo, vediamo risponde il Medico.
La bilancia conferma l’occhio materno.
André sorride e gioca coi suoi calzini arrotolandoli….