Nel mondo occidentale assumiamo farmaci di ogni genere con troppa leggerezza. Sebbene le medicine siano vitali nel trattamento di alcune malattie, il loro uso andrebbe ponderato con estrema attenzione, sotto la costante vigilanza di un medico. Accade troppo spesso, invece, che ci rimpinziamo di compresse di ogni genere senza alcun controllo, magari perché crediamo di saper fare da soli, o perché continuiamo terapie prescritte molto tempo prima e che ormai andrebbero sospese. Senza contare i casi in cui è lo stesso medico a commettere errori, nella migliore delle ipotesi in buona fede. Quando assumiamo un farmaco, dobbiamo sempre tener presente che insieme agli effetti curativi, veri o presunti, spesso si accompagnano effetti collaterali rilevanti, talvolta anche gravi.
Reazioni avverse ai farmaci: donne a rischio
Una nuova ricerca pubblicata sul British Journal of Medical Practice ha evidenziato come i soggetti più a rischio di subire reazioni avverse dalle medicine siano le donne e gli anziani. Lo studio è il più grande mai realizzato sugli eventi avversi che conseguono all’assunzione di farmaci. Gli scienziati hanno monitorato 592 pazienti di età pari o superiore a 70 anni, provenienti da 15 studi medici generici irlandesi, per un periodo di sei anni. Nel complesso, la maggior parte delle reazioni avverse identificate è stata lieve. Circa l’11% era di gravità moderata, mentre otto pazienti hanno dovuto essere ricoverati in ospedale a causa delle loro reazioni.
Una persona su 4 sperimenta reazioni avverse
Le donne avevano almeno il 50% in più di probabilità di avere reazioni avverse rispetto agli uomini, a causa della diversa composizione biologica tra i sessi. La professoressa Emma Wallace, dell’University College di Cork, ha affermato che i ricercatori puntavano ad accertare quanto siano comuni gli episodi di questo genere e quanto gravi siano le reazioni riscontrate. “Abbiamo scoperto che una persona anziana su quattro ha sperimentato almeno una reazione avversa al farmaco nel periodo di sei anni – ha detto la dottoressa – In particolare, i pazienti a cui erano stati prescritti 10 o più farmaci erano esposti a un rischio tre volte maggiore.
Rischi per le donne derivanti da differenze di genere e sperimentazioni non tarate sul genere
“Le donne e gli uomini possono rispondere in modo diverso agli effetti dei farmaci, sia benefici che dannosi – ha continuato la professoressa – e anche il modo in cui i nostri corpi elaborano e scompongono i farmaci può variare a seconda del sesso”. Ricordiamo poi, come abbiamo raccontato in passato, che la maggior parte dei farmaci vengono tarati sugli uomini, e non di rado risultato inadatti o sovradosati per le donne. Esempi di effetti avversi includevano secchezza delle fauci, gonfiore alle caviglie, mal di testa e nausea. I gruppi di farmaci più comunemente associati alle reazioni avverse includevano quelli assunti per l’ipertensione e altre condizioni cardiache, forti antidolorifici come il tramadolo e antibiotici come l’amoxicillina.
LEGGI ANCHE: Come aumentare difese immunitarie bambini