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12 Gennaio, 2024

Jaborandi e la saliva del cammello

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Tempo di lettura: 2 minuti

Salve, mi chiamo Beatrice, sono entrata nell’ottava settimana di gravidanza, come in un sogno, felice, inaspettatamente, è così.

Tutto bene sino ad ora, ma lentamente e inesorabilmente da qualche giorno mi è cominciata una salivazione pazzesca: mi si riempie la bocca di saliva che devo espellere.
Porto oramai un bicchiere di plastica sempre in mano, che piano piano si riempie di schiuma.
Di giorno, tutto il giorno. Di notte smette.
Ma dal risveglio è un continuo. Quando mangio, passa, poi riprende, e rimane costante, indolore.
In realtà me ne vergogno da morire, ma il bravo ginecologo mi ha spiegato che è normale, invece delle nausee, soffro di “scialorrea gravidica”. Durerà quasi tutta la gravidanza, non ci sono farmaci da assumere “mi dispiace”.

Se sono sola, tanto tanto, ma siccome c’è il mio compagno, e soprattutto parenti e amici che mi vengono a trovare di continuo per congratularsi, la cosa risulta un po’ seccante, vi pare?
A completare il disastro salivare tipo cammello in calore, si è aggiunta una sudorazione eccessiva, diffusa, inodore per fortuna, ma anch’essa costante.
Bagno lentamente i vestiti che porto già di un paio di taglie in più.
Non ho caldo, né vampate, siamo in inverno, ma sudo quasi fosse estate.
A completare il quadro della “gioiosa attesa”, mi prendono attacchi rabbiosi di mangiare, masticare, ingoiare, deglutire, diventare sazia. Spazio dal dolce al salato, e viceversa senza mai sentirmi veramente appagata.
Tutto normale dice sempre il bravo ginecologo, sorridendo, cioè a dire porti pazienza, mentre mi allunga il numero di cellulare dell’ostetrica Cristina che mi seguirà in questi mesi e al parto, che  sta a significare si rivolga a lei per queste sciocchezze…

Sesto mese inoltrato.
Ho risolto tutto o quasi tutto e va decisamente meglio già da molte settimane
La salivazione lentamente è sparita, la sudorazione anche, l’appetito no.
Vi spiego come è andata.
Ne parlai ovviamente a mio fratello, che ovviamente ne parlò con un suo amico d’infanzia che esercita la professione di Medico esperto in Omeopatia.
Jaborandi 30CH granuli, 5 granuli due volte al giorno lontano dai pasti da sciogliere sotto la lingua.
Questo è il farmaco omeopatico che mi prescrisse in un loro incontro. L’Omeopatia sentenziò, è l’unica forma di terapia che si può assumere in gravidanza senza alcun rischio per il nascituro. Punto.
E così fu.

Non sottovalutate mai una donna in gravidanza, quello che vuole se lo prende!

Non ci crederete ma mi bastò di finire l’intero tubo granuli di Jaborandi per far diminuire e risolvere i sintomi, l’ipersalivazione e la sudorazione sì, ma non quello del mangiare a tappeto e  rischiando di assomigliare ad un dipinto di Botero, poco ci è mancato.

Oggi 26 Aprile siamo al parto, nasce Lorenzo, 3,420Kg, bello come il sole, sano come un bambino sano sa essere, e così il viaggio di 42 settimane più assurdo del mondo che la donna possa intraprendere si conclude tra commozioni e risate in un turbinio di sentimenti.
So adesso quello che mi aspetta, ma la scoperta per me della Medicina Omeopatica mi ha colpita, e che dite, se necessario, potrebbe servire anche al piccolo?