Fido si avvicina a noi scodinzolando e inizia a riempirci di baci… l’effetto piacevole della coccola viene però rovinato da un odore nauseabondo! Anche Micia, dopo una battuta di caccia in giardino, si accoccola su di noi ed inizia a leccarci in segno di riconoscenza e amore…ed anche lì questo magico momento viene sciupato da un olezzo poco gradevole; ma è normale che l’alito dei nostri amici con la coda provochi questo effetto? No di certo! È chiaro che non possiamo sentire un aroma di rose, ma se dal cavo orale del nostro amico si propagano effluvi ripugnati molto probabilmente c’è un problema.
Alitosi nel cane e nel gatto
Il cattivo odore che si propaga dal cavo orale dei nostri amici può essere causato da varie condizioni patologiche e non; in primo luogo può dipendere da una mancanza di igiene del cavo orale; se i denti del nostro amico sono ricoperti di placca e tartaro è molto probabile che il suo alito non sarà molto profumato. Oltre alla carente igiene di denti e gengive anche alcune malattie metaboliche provocano alitosi. Tra queste: insufficienza renale ed epatica, problemi digestivi, malattie croniche e debilitanti. In pratica se ci accorgiamo che il nostro amico ha l’alitosi conviene sempre portarlo dal veterinario. In rari casi l’alitosi è provocata soltanto da problemi dietetici e non da patologie, come ad esempio per quegli animali che mangiano cibi a base di pesce o altri alimenti che di per sé hanno cattivo odore. Ma poiché la maggior parte delle volte dipende da problematiche legate a condizioni patologiche, è sempre bene porre il quesito al nostro veterinario curante. Se alla visita clinica, o ad anche ad una nostra ispezione di denti e gengive, ci accorgiamo che Fido e Micia hanno i denti sporchi, bisogna intervenire quanto prima.
Placca e tartaro: le due facce di una stessa medaglia
Placca e tartaro vengono spesso confusi, ed in qualche modo sono effettivamente collegati; la formazione del tartaro infatti avviene dopo la deposizione della placca, la placca dentaria è una patina incolore ed inodore che si deposita sui denti dopo poche ore, a volte minuti, dalla consueta pulizia e spazzolatura dei denti. La placca è formata da batteri, sali minerali e zuccheri e tende ad accumularsi sulla superficie dei denti. Nel tempo la placca si stratifica divenendo una concrezione calcarea dura, e viene chiamata a quel punto calcus, o tartaro; il tartaro quindi è in sostanza placca indurita, ben visibile ad occhio nudo, che si presenta come un incrostazione giallo-biancastra oppure marrone fino al nero, e si distingue in tartaro sopra-gengivale ovvero quello che si forma al di sopra della gengiva e che appare come un’incrostazione di colore giallino o bianco che lambisce l’orlo gengivale e il dente, e tartaro sotto-gengivale il quale è invisibile in quanto si deposita al di sotto del colletto gengivale. Quest’ultimo tipo di tartaro è più difficile da individuare e maggiormente rischioso per la salute dei denti e delle gengive.
Molto spesso in corrispondenza degli accumuli di tartaro le gengive sono arrossate, edematose e possono sanguinare facilmente. L’insidia del tartaro sotto-gengivale è rappresentata dal fatto che il tartaro accumulandosi sotto al colletto del dente va a staccare la gengiva dal dente stesso creando una piccola sacca, detta tasca dentale, che a lungo andare provoca un’infiammazione detta parodontite, la quale che può comportare, oltre che dolore, la perdita del dente stesso.
La deposizione di placca e tartaro è associata anche alla formazione di carie dentali a causa dell’aggressione da parte dei batteri alla dentina, lo strato più superficiale che ricopre i denti. Se ti accorgi che Fido e Micia hanno del tartaro sui denti è bene portarli dal veterinario. L’aspetto estetico ed il cattivo odore dell’alito sono solo la punta dell’iceberg di molti problemi che potrebbero scaturire in questi casi.
Come si formano placca e tartaro?
Come accennato la formazione della placca è del tutto fisiologica quando non si spazzolano e lavano i denti con regolarità; questo chiaramente per noi esseri umani è più facile da prevenire in quanto sappiamo che dopo ogni pasto, ed in ogni caso almeno 3 volte al giorno, è bene lavarsi i denti. Nei cani e gatti tuttavia questa è un’impresa ben più difficile, in quanto non sempre i nostri amici con la coda si sottopongono volentieri a questo tipo di operazioni; va da sé quindi che la placca negli anni si deposita sui denti e sotto il margine gengivale, dando luogo alla formazione del tartaro.
Le principali cause di deposizione di placca e tartaro sono:
- Scarsa igiene del cavo orale
- Età avanzata
- Alimentazione ricca di carboidrati complessi
- Predisposizione familiare
Vi sono poi soggetti maggiormente predisposti nei quali il tartaro si forma anche in giovane età come ad esempio i cani di razze toy e piccole, oppure i gatti ed i cani brachicefali che hanno per loro genetica una conformazione della bocca che causa una malocclusione dentale; in questi animali è opportuna una prevenzione più serrata con controlli periodici dal veterinario.
Come mi accorgo che fido e micia necessitano di un controllo dentistico?
Come accennato l’alitosi è soltanto uno dei sintomi di problemi dentali; oltre al cattivo odore dell’alito i nostri amici potrebbero avere altri sintomi come colorazione anomala dei denti, deposizione di tartaro, gengive gonfie ed arrossate, perdita di saliva (scialorrea), dolore alla bocca che li costringe a tenerla aperta e ad avere difficoltà di masticazione, fino ai casi più gravi quando un animale affetto da problemi dentali e dolore smette del tutto di alimentarsi perdendo addirittura peso.
Questa ultima condizione è purtroppo frequente nei cani e gatti anziani e, oltre al disagio provato per il mal di denti, c’è anche un concreto rischio che, divenendo anoressici, vi sia uno scadimento delle loro condizioni di salute generali. L’anoressia infatti provoca perdita muscolare, debolezza, aumento di alcuni paramenti renali, oltre che diminuzione delle difese immunitarie. Va da sé che i problemi al cavo orale debbano essere affrontanti con molta tempestività e serietà.
Placca e tartaro provocano problemi soltanto al cavo orale?
Assolutamente no! Come accennato le patologie del cavo orale si ripercuotono sulla salute globale se non affrontate in tempo. I batteri che formano la placca ed il tartaro sono infatti una continua fonte di infezione ed infiammazione, e possono propagarsi a diversi organi ed apparati, come ad esempio al cuore, ai reni ed al fegato, creando gravi patologie. Se l’infezione si propaga alle ossa di mandibola e mascella si possono avere forme di osteomielite molto pericolose. Quando questo accade, perché, ad esempio, si forma un granuloma all’apice della radice del dente, può capitare che si formi un ascesso che crea una fistola dalla quale il materiale infetto viene emesso all’esterno; il risultato è un piccolo buco su uno zigomo dal quale fuoriesce materiale patologico. In questi casi è necessaria una visita urgente dal veterinario.
Cosa fare se fido e micia hanno il tartaro
Anche i nostri amici animali hanno bisogno del dentista, soprattutto andando avanti con l’età. In primo luogo bisogna sempre far controllare al veterinario curante il cavo orale e la dentatura del nostro amico, cosa che normalmente viene fatta durante la visita veterinaria di routine; vi sono casi in cui però non si mostrano particolarmente collaborativi, ed in queste situazioni potremmo provare noi a ispezionare il cavo orale quando sono a casa tranquilli e magari stanno riposando. Nel caso riuscissimo nell’impresa potremmo provare anche a scattare qualche foto da mostrare al nostro veterinario in occasione della vista clinica.
Certe volte poi il dolore è così atroce che i nostri amici non si fanno toccare proprio la bocca: ecco, questi sono i casi nei quali la visita veterinaria ha carattere di urgenza in quanto il dolore può anche farli smettere di alimentarsi, provocandone il rapido deperimento. Il nostro veterinario di fiducia potrà consigliarci se è il caso di effettuare una pulizia dei denti; questa viene eseguita in anestesia generale e richiede quindi dei controlli preanestetici come le analisi del sangue ed un esame ecocardiografico.
Molte persone temono sottoporre ad anestesia i propri animai, specialmente se sono anziani; in realtà, prima di valutare se un animale può o meno affrontare un’anestesia, si effettuano le indagini preanestetiche, fondamentali per decidere sul da farsi; inoltre un anestesista veterinario esperto è perfettamente in grado di gestire questi pazienti.
Va sempre considerato che i benefici della pulizia dei denti sono talmente tanto grandi e si ripercuotono in modo così impattante sulla salute generale e la qualità di vita dei nostri amici a quattro zampe, che vale sempre la pena prendere in considerazione la procedura. Non dobbiamo mai pensare che se il nostro cane o gatto sono anziani non si possa fare nulla per loro, ma anzi tenendo in salute la loro bocca gli regaleremo anni più sereni e liberi dal dolore.
Posso far pulire il denti al mio cane e gatto senza anestesia generale?
Purtroppo la pulizia dei denti senza anestesia generale dà dei risultati solo estetici ma nessun beneficio sulla salute dentale; negli ultimi anni si sono diffusi degli apparecchi per la pulizia dei denti che hanno bassi ultrasuoni e che vengono utilizzati per l’ablazione del tartaro in animali non sedati; questi apparecchi rimuovo però soltanto il tartaro che si trova sulla superficie dei denti e non quello sotto-gengivale e pertanto non riescono a prevenire la parodontite né la diffusione di infezioni, tantomeno l’infiammazione che deriva dalla presenza del tartaro sotto al colletto gengivale.
È inutile quindi pensare di risolvere il problema con questo tipo di trattamenti. L’apparecchio che utilizzano i veterinari è invece un ablatore che attraverso l’emissione di ultrasuoni ad alta frequenza frammisti ad acqua riesce a frantumare ed eliminare il tartaro anche più ostinato, sia sui denti che sotto il colletto gengivale, rendendo così la seduta di igiene un vero trattamento di salute per i nostri amici.
Tartaro e Dolore
È ancora molto diffusa la credenza che l’ablazione del tartaro e la pulizia del cavo orale siano dei vezzi estetici o che gli umani che convivono con cani e gatti sottopongano i loro amici alle cure dentali solo per non sentire più cattivo odore provenire dalle loro fauci. Nulla di più sbagliato! Le patologie del cavo orale sia se colpiscono i denti che le gengive, sono molto dolorose. Si pensi che all’interno di ogni dente c’è la polpa dentaria che contiene dei nervi collegati ai nervi cranici; il nostro cane o gatto con problemi al cavo orale può quindi sperimentare un insopportabile dolore come quello delle nevralgie, senza peraltro potercelo comunicare; quando ci accorgiamo infatti che Fido e Micia presentano dei sintomi di patologia orale è probabile che il problema sia presente da tempo. È molto importante quindi far controllare la bocca dei nostri amici in occasione di ogni visita veterinaria, ed alle prime avvisaglie prendere dei provvedimenti.
Si possono prevenire le patologie dentali?
Esistono diverse strategie per ridurre la formazione di placca e tartaro e di conseguenza prevenire patologie dentali importanti; il primo cardine alla lotta alle patologie del cavo orale è la pulizia dei denti che si può effettuare anche quotidianamente con appositi spazzolini e dentifrici specifici. Se il nostro pet mal si presta a queste manipolazioni vi sono integratori specifici che possono ridurre nel tempo la formazione di placca e tartaro.
Anche la dieta gioca un ruolo fondamentale. È stato infatti oggetto di studio un gruppo di cani africani alimentati con una dieta tipo BARF, a base di carne cruda ed ossa polpose, e si è visto che questa dieta molto proteica e priva del tutto di carboidrati contribuiva a ridurre la formazione di placca e tartaro. Molto probabilmente anche la masticazione più intensa che questi cani arruolati nello studio mettevano in atto per masticare le ossa polpose, agevolava la pulizia del cavo orale.
Non necessariamente dobbiamo offrire una dieta BARF ai nostri amici se per ragioni logistiche è complicato preparagliela, ma ci sono in ogni caso dei masticativi naturali che aiutano i nostri amici a tenere sotto controllo la placca ed il tartaro. Quando la bocca è infiammata e sospettiamo che ci sia una componente algica, in attesa della visita veterinaria, possiamo somministrare ai nostri amici degli antinfiammatori naturali come il fitoembrioestratto di Ribes nero.
Anche l’Omeopatia può dare il proprio contributo alla cura del cavo orale dei nostri amici con la coda; dopo una pulizia dei denti semplice, per ridurre disagio e sanguinamento possiamo somministrargli il rimedio omeopatico Arnica montana, rimedio principe per traumi che comportano sanguinamenti, ed in caso di estrazioni dentali associarlo anche al rimedio Hypericum perfoliatum, un vero e proprio toccasana per il dolore associato a nevralgie.
In ogni caso il consiglio su tutti è sempre quello di chiedere al nostro veterinario di fiducia di valutare la situazione dentale dei nostri amici per prevenire spiacevoli e dolorose situazioni.