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8 Gennaio, 2025

Malattie comuni dei PET nel periodo invernale: prevenzione e cure

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Anche per i nostri amici a quattro zampe l’inverno porta con sé alcune problematiche di salute. Cani e gatti sono infatti anch’ssi esposti agli effetti delle basse temperature e di alcuni virus o batteri che circolano maggiormente in inverno, anche se questa ultima evenienza si manifesta con minor frequenza rispetto a ciò che accade per noi esseri umani.

Cani e gatti in inverno si difendono dalle temperature rigide grazie alla crescita del sottopelo, cercando di mangiare di più e cibi maggiormente calorici e cercando riparo in luoghi caldi ed accoglienti.
Quando vivono in casa ovviamente l’effetto delle basse temperature è relativamente meno incisivo, anche se cani a pelo corto e di taglia piccola o gattini e cuccioli, come anche animali anziani o immunocompromessi, possono risentire degli sbalzi di temperatura provenendo da un ambiante caldo ad uno freddo. In questi soggetti è consigliabile pertanto acquistare un cappottino che possa proteggerli da questi sbalzi di temperatura.

Oltre al corpo, anche le zampe possono risentire del contatto con superfici fredde come accade ad esempio su neve o ghiaccio; esistono degli unguenti specifici da applicare sui cuscinetti plantari ed in casi di temperature veramente estreme si può anche optare per l’applicazione di apposite scarpette che proteggono le estremità da ghiaccio e neve. Attenzione in ogni caso a non esagerare! Ricordiamoci sempre che i nostri amici sono animali e molti di essi non gradiscono essere vestiti! Limitiamoci quindi ad acquistare capi che siano comodi, pratici, lavabili e soprattutto che facciano restare a proprio agio i nostri amici con la coda, senza renderli ridicoli o impacciati nei movimenti.

Virus e batteri invernali e non…

Durante la stagione fredda, agevolati dalla secchezza delle mucose nasali che si verifica proprio a causa delle temperature rigide, vi sono una serie di virus respiratori che possono colpire i nostri amici.

Per quanto riguarda i cani virus come l’adenovirus canino, l’herpes canino, il virus della parainfluenza e il reovirus canino possono aggredire il loro l’organismo, soprattutto se debilitati o con un sistema immunitario non troppo forte e competente. Oltre a questi virus ci sono dei batteri la cui azione patogena è facilitata proprio dalla coinfezione con virus respiratori, come ad esempio la Bordetella brochiseptica. La combinazione di alcuni di questi virus e batteri dà luogo ad una patologia meglio conosciuta come “tosse dei canili” e che prende questo nome proprio in virtù del fatto che è molto frequente in condizioni di affollamento e scarsa igiene, come avviene purtroppo in canili, ma anche in allevamenti o quando vi è un assembramento stabile di cani.

La tosse dei canili è una patologia multifattoriale che provoca una sintomatologia prevalentemente respiratoria. I cani che la contraggono presentano tosse persistente, forte e stizzosa, starnuti, naso che cola, letargia, febbre, perdita dell’appetito, congiuntivite con secrezioni oculari. Molto particolare è il rumore della tosse che producono i cani affetti da tosse dei canili: gli accessi sono infatti molto imponenti ed il rumore è simile a quello del verso di un oca.
Il veterinario riuscirà ad evocare questo tipo di tosse alla sola palpazione del collo a causa della forte infiammazione di laringe e trachea. La patologia nella stragrande maggioranza dei casi non evolve in polmonite, fatto salvo per soggetti immunodepressi o di età estreme come cuccioli o cani molto anziani.
La durata dei sintomi può variare dalle due alle sei settimane. Il cane affetto dalla tosse dei canili è altamente contagioso per 2-14 giorni e diffonde gli agenti patogeni proprio grazie alle goccioline emesse dagli scoli nasali e dal muco espettorato. È molto importante quindi tenere lontano da altri cani il tuo se è affetto da tosse dei canili, onde evitare che possa contagiare altri poveri malcapitati.

Le cure per la tosse dei canili spaziano da mucolitici, antiinfiammatori, ed antitussigeni, anche di origine naturale; nei casi più ostinati è necessario ricorrere ad antibiotici e cortisonici ma deve essere sempre il medico veterinario a valutare il singolo paziente. Per la tosse dei canili è in commercio un vaccino intra nasale che contiene però soltanto la Bordetella bronchiseptica ed il virus della parainfluenza canina; può quindi trovare impiego in soggetti particolarmente a rischio come ad esempio i cani che frequentano centri cinofili o che devono essere lasciati in pensione; il vaccino inizia a proteggere circa 3 settimane dopo l’inoculazione, non protegge dagli altri virus respiratori e poiché il ceppo di Bordetella contenuto è vivo, i cani vaccinati possono essere infettanti per altri cani. Va valutato quindi, come per tutti i vaccini, il rapporto costo beneficio. Secondo le linee guida internazionali della Wsava (World small animal veterinary association), questo vaccino non rientra nelle vaccinazioni indispensabili, salvo in condizioni particolari come epidemie o sovraffollamento.

Per i felini invece i patogeni respiratori che più frequentemente possono diffondersi durante l’inverno a causa delle basse temperature sono rappresentati da virus come l’herpesvirus felino ed il calicivirus e da batteri come la Chlamydophila felis e la Bordetella bronchiseptica. Anche in questo caso il funzionamento del sistema immunitario è di fondamentale importanza per lo sviluppo della malattia. I sintomi sono spesso respiratori con tosse, scolo nasale ed oculare, respiro difficoltoso, congiuntiviti, riniti, bronchiti che possono evolvere in polmoniti. Anche per i gatti le età estreme e la immunodepressione sono fattori peggiorativi, come anche la concomitanza con altre patologie infettive e non.

Anche per i felini i presidi farmacologici sono gli stessi che per i cani, e si tende a ricorrere all’antibiotico soltanto quando si sospetta un’irruzione secondaria di batteri o quando si può effettuare un test colturale sull’espettorato. Alcuni di questi agenti patogeni sono contenuti nei vaccini trivalenti che vengono somministrati ai gatti nel normale protocollo vaccinale, in particolare l’herpes virus ed il calicivirus. Questi vaccini immunizzano per un anno e fanno parte dei vaccini consigliati come essenziali dalla Wsava e pertanto il tuo gatto, se regolarmente vaccinato, dovrebbe essere protetto.

Come prevenire le malattie invernali?

Abbiamo visto che le malattie respiratorie di cani e gatti che possono esacerbarsi in inverno sono spesso provocate da virus e batteri per i quali non c’è un vaccino. Per rendere più forti i nostri amici è consigliabile quindi cercare di mantenere sano e forte il loro sistema immunitario. Per ottenere questo scopo si può pensare di effettuare una preparazione in vista della stagione invernale, proprio come si fa per i bambini o per gli adulti stessi.

Tra i presidi più indicati ci sono la lattoferrina e l’Echinacea purpurea, molto attivi nel proteggere da virus e batteri, come anche i fermenti lattici che vanno a nutrire e rendere più competente il microbiota intestinale, importantissima barriera a difesa della salute dell’organismo. Anche gli acidi grassi estratti da olio di pesce hanno una attività protettiva nei confronti delle infiammazioni e rendono le cellule di molti distretti dell’organismo più forti e resistenti ecapaci di una reazione equilibrata.

Se poi la sintomatologia dei nostri amici a quattro zampe non è cosi’ imponente, e sempre sotto la guida del veterinario di fiducia, possiamo utilizzare anche altri presidi che potrebbero ridurre la sintomatologia e la durata della patologia respiratoria, come ad esempio uno sciroppo lenitivo come quello a base di estratto di lumaca, ed alcuni fitoterapici come ad esempio il Ribes nero, pianta nota da centinaia di anni per le sue proprietà antinfiammatorie molto simili a quelle esplicate dai cortisonici, o anche la tintura madre di Propoli, potente antibatterico naturale.

Per evitare di utilizzare in modo improprio o poco efficace questi ritrovati naturali, chiediamo sempre il consiglio al nostro veterinario curante, o cerchiamo un professionista veterinario che utilizzi questi rimedi. Non dimentichiamo quindi che i nostri amici, oltre a meritare protezione dal freddo, si possono giovare anche di una protezione aggiuntiva nutrendo e fortificando il loro sistema immunitario il quale potrà fronteggiare con maggior vigore virus e batteri che in inverno divengono più insidiosi.

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