Hai notato che il tuo vecchio compagno con la coda fa fatica a correre, saltare ed alzarsi dalla cuccia? Qualche volta zoppica, gioca di meno, mangia meno volentieri e tende ad essere riluttante al movimento? Il tuo anziano amico potrebbe avere un problema osteoarticolare, ovvero l’artrosi. Questa è una patologia degenerativa delle cartilagini e delle articolazioni che colpisce gli esseri vertebrati nell’età matura, compresi cani e gatti.
L’artrosi implica un certo disagio malgrado l’invecchiamento delle articolazioni risulti essere un processo fisiologico; lo scorrere del tempo infatti cagiona l’invecchiamento di tutti gli organi ed apparati che non funzionano più come in età giovanile; e l’artrosi comporta, a carico di articolazioni ed apparato osteoarticolare, una serie di modificazioni che possono provocare fastidio, dolore e disagio ai nostri amici a quattro zampe, proprio come potrebbe capitare ad una persona anziana. Fortunatamente la medicina veterinaria ha fatto passi da gigante ed esistono diverse strategie per convivere in equilibrio con questa patologia riducendo i disagi. Vediamo insieme cosa è l’artrosi, quali sono le cause della sua insorgenza e cosa possiamo fare per rallentarla e combatterla.
Cos’é l’artrosi
Per artrosi si intende una condizione patologica cronica caratterizzata dal deterioramento con parziale perdita della componente cartilaginea delle articolazioni. La cartilagine articolare è costituita da un tessuto fibroso che avvolge le parti terminali delle ossa rendendo i movimenti fluidi. La sua presenza funge da cuscinetto tra le ossa ed evita lo sfregamento durante i normali movimenti, proteggendole dall’usura. Col passare degli anni, per una serie di fenomeni fisiologici e patologici, questo tessuto cartilagineo può ridursi di spessore o addirittura scomparire. La funzione di cuscinetto protettivo viene quindi a mancare e l’animale, o la persona che ne sono affetti, sperimentano malessere, disagio e dolore. Quando la cartilagine si riduce o scompare completamente anche le ossa subiscono delle modificazioni diventando ipertrofiche e formando delle piccole strutture dette “osteofiti”, ovvero delle aree più dure che peggiorano il disagio ed il fastidio durante i movimenti.
Anche cani e gatti di mezza età o addirittura giovani, in particolari condizioni, possono già essere affetti da artrosi, mentre gli animali anziani lo sono praticamente tutti. Fortunatamente non tutti gli animali che ne sono affetti presentano sintomi, almeno fino a quando la degenerazione non è molto estesa. L’artrosi quindi, pur essendo una normale condizione legata all’invecchiamento, può essere davvero invalidante. Vediamo insieme quali sono i principali sintomi di questa patologia degenerativa.
Sintomi di artrosi nel cane e nel gatto
I principali sintomi di artrosi sono legati a modificazione nei movimenti. I nostri Fido e Micia che fino ad una certa età ci apparivano atletici ed aitanti, se affetti da artrosi ci appariranno più stanchi; oppure potremmo notare che a seguito di sforzi intensi, come ad esempio il giorno seguente ad una passeggiata più lunga del solito, o ad una session di gioco più intensa, restino come bloccati nella propria cuccia e mostrino segni di stanchezza, dolore ed apatia. Molto spesso l’artrosi è sottostimata, anche in età avanzata, specialmente nei felini che si mostrano sempre molto agili.
Tra i principali sintomi di artrosi nel cane troviamo: difficoltà ad alzarsi e a muoversi, riluttanza a muoversi o giocare, stanchezza, zoppia. irritabilità e altre alterazioni del comportamento, aumento del leccamento e del morso, aumento sensibilità al tatto, perdita di massa muscolare, tendenza all’isolamento. Oltre a questi sintomi nel gatto potremo avere anche diminuzione delle operazioni di tolettatura, pelo arruffato ed annodato, deposizioni inappropriate (bisogni fuori dalla lettiera).
Se il tuo amato Pet mostra alcuni di questi sintomi è il caso di prenotare una visita dal veterinario per valutare se si tratti di artrosi o di un altro problema.
Cause di artrosi nel cane e nel gatto
La prima causa di fenomeni artrosi è l’età. Le articolazioni, come tutti gli organi ed apparati, vanno incontro ad un fisiologico processo di invecchiamento e deterioramento, e la cartilagine articolare, che è un tessuto formato dal 95% di acqua e dal 5% da condrociti, ovvero le cellule cartilaginee, tende a disidratarsi e perdere tono come tutti i tessuti del corpo. Con il tempo e l’usura dovute alla normale attività motoria la componente acquosa delle cartilagini si riduce ed esse tendono ad assottigliarsi rendendo più vigoroso l’attrito tra le ossa che compongono le articolazioni. Quando la cartilagine perde acqua e tende ad assottigliarsi l’attrito che si genera dai normali movimenti come camminare, correre etc etc, aumenta, ed il soggetto che è affetto da artrosi sperimenta difficoltà, malessere e dolore durante i movimenti.
Tra le cause scatenanti ci possono essere anche traumi alle articolazioni ed usura eccessiva, come accade ad esempio in cani che praticano sport o nei gatti che hanno libero accesso all’aperto.
Ecco quindi quali sono le cause principali dell’insorgenza dell’artrosi:
• Età: come accennato le cartilagini poste tra le ossa si consumano con l’età, ed i relativi problemi nel movimento si manifestano maggiormente negli animali anziani.
• Obesità: oltre al carico eccessivo sulle articolazioni il sovrappeso e l’obesità comportano anche un’infiammazione cronica a livello articolare che predispone all’artrosi.
• Lesioni alle articolazioni: cani che subiscono traumi, come fratture o strappi ai legamenti, hanno maggiori probabilità di sviluppare l’osteoartrite in età anche giovanile.
• Genetica: vi è una predisposizione genetica in alcune razze o incroci di queste razze a sviluppare l’artrosi; una relazione tra i disturbi articolari e alcuni geni coinvolti nella crescita e nello sviluppo muscolo-scheletrico è stata infatti osservata grazie a studi genetici.
• Razza: vi sono alcune razze di cani predisposte all’artrosi, come ad esempio i Pastori tedeschi, i Labrador, i Retriever, i Siberian Husky e i Rottweiler. Nei gatti invece l’artrosi compare più di frequente in razze come i Maine Coon, i Persiani, i Devon Rex, gli Scottish Fold.
• Malattie osteoarticolari: alcune patologie come la displasia dell’anca o dei gomiti nei cani di razza Labrador o Pastori Tedeschi, o l’osteocondrodisplasia che colpisce i gatti di razza Scottish Fold, creano nel tempo delle deformità articolari che facilitano l’insorgenza di artrosi precoce.
• Taglia: i cani ed i gatti di taglia grande, anche se meticci o incroci di razze predisposte, hanno maggiori probabilità di andare incontro a fenomeni di artrosi.
Rimedi per l’atrosi nel cane e nel gatto
Anche se tutte le articolazioni sono destinate a divenire artrosiche si può rallentare questo processo con diversi accorgimenti; in primo luogo bisogna cercare di ridurre il superlavoro delle articolazioni favorendo il regolare movimento senza eccessi e quindi senza rischio di traumi. Una cadenzata attività fisica infatti fa sì che le masse muscolari siano correttamente sviluppate e diano supporto alle articolazioni durante il movimento, sgravando in parte il lavoro che devono svolgere.
Il controllo del peso è un fattore decisivo nella prevenzione dell’artrosi: in animali in sovrappeso o obesi le articolazioni sono soggette ad un carico maggiore ed oltre a questo effetto usurante, i soggetti obesi hanno una condizione di infiammazione cronica con rilascio in circolo di diversi mediatori dell’infiammazione, che a loro volta determinano una precoce degenerazione di vari tessuti, tra i quali le articolazioni. Il controllo del peso può essere gestito attraverso una corretta alimentazione. La dieta offerta dovrà essere non troppo calorica ma appetibile e gradita al nostro amico; a tal proposito è possibile farsi formulare una dieta fresca da un medico veterinario esperto in nutrizione o ricorrere a cibo industriale di buona qualità, formulato per ridurre il sovrappeso e supportare la funzionalità della cartilagine articolare.
Alcuni farmaci e medicamenti fanno senz’altro parte di un protocollo integrato per affrontare l’artrosi. L’approccio farmacologico è molto importante per la riduzione dei sintomi associati al dolore cronico, ed anche per ridurre l’infiammazione. I principali farmaci allopatici impiegati in caso di artrosi sono i FANS, ovvero antiinfiammatori non steroidei, che agiscono inibendo la produzione di alcuni mediatori dell’infiammazione, le prostaglandine infiammatorie. Attenzione però al fai da te! Molti FANS, se utilizzati cronicamente possono avere effetti collaterali a carico di fegato, reni ed apparato digerente; inoltre quelli che si utilizzano in medicina umana possono avere gravi effetti collaterali in cani a gatti, talvolta perfino mortali, se somministrati a dosaggio errato.
Quando la sofferenza è insopportabile si utilizzano anche altri farmaci contro il dolore come gli oppiacei minori, ma anche questi vanno utilizzati soltanto previa prescrizione medico veterinaria onde evitare fenomeni di assuefazione e tossicità. Bisognerebbe pertanto ricorrere a questi farmaci soltanto quando la patologia diviene ingestibile e molto dolorosa.
È opportuno quindi trovare un protocollo alternativo e più naturale che possa combattere i sintomi e la progressione dell’artrosi, onde evitare effetti collaterali; un approccio multimodale che miri a ridurre all’indispensabile gli interventi farmacologici è fortemente raccomandato e si basa su diverse azioni che possiamo e dobbiamo compiere. Ci sono infatti numerosi integratori naturali, privi di effetti collaterali, come quelli a base di estratti fitoterapici e nutraceutici; un esempio è il Ribes nero Fitoembrioestratto che è in grado di ridurre l’infiammazione grazie alla sua azione cortison-like. Altri integratori molto efficaci nel modulare l’infiammazione cronica presente in corso di artrosi sono gli Acidi grassi omega 3 che si trovano naturalmente nell’olio di pesce. I principali acidi grassi utilizzati per il supporto alla cartilagine articolare sono EPA e DHA (rispettivamente acido eicosapentaeinoico e docosaesaenoico).
Una modifica dell’ambiente in cui vivono i nostri amici affetti da artrosi è auspicabile: oltre a ridurre barriere architettoniche in caso di mobilità ridotta, sono consigliate passeggiate, esercizio fisico idoneo e regolare ed arricchimento ambientale, molto importanti per mantenerlo in forma.
Altri eccezionali supporti per Fido e Micia affetti da artrosi sono l’agopuntura tradizionale cinese applicata da un medico veterinario esperto in questa pratica, come anche la fisioterapia.
Artrosi ed Omeopatia
Anche per i nostri amici a quattro zampe è possibile ricorrere all’Omeopatia per attenuare la sintomatologia dell’artrosi. I rimedi omeopatici da poter utilizzare sono davvero tanti; tra i più conosciuti Rhus toxicodendron in animali che migliorano col movimento e peggiorano col freddo, Bryonia alba per quelli che invece migliorano stando fermi, Arnica montana quando anche il più lieve trauma peggiora la condizione articolare, Ruta graveolens quando sono coinvolti maggiormente tendini o legamenti. Si potrebbe andare avanti per pagine e pagine e soprattutto un cane o un gatto potrebbero rispondere anche a rimedi omeopatici non indicati in prima battuta per l’artrosi, ma indicati per come il paziente vive ed attraversa questa esperienza patologica. Anche in questo caso è quindi di fondamentale importanza il supporto di un medico veterinario esperto in Omeopatia per raggiungere i risultati ottimali ed alleviare i nostri amici da questo doloroso disagio.








