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17 Settembre, 2025

Dermatite cronica nel cane e nel gatto

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Fido e Micia si grattano ossessivamente, hanno crosticine sul pelo che è maleodorante e si ammassa in piccoli mazzetti? È probabile che soffrano di dermatite. Ma quali sono le cause delle infiammazioni cutanee?

Diciamo che le cause sono davvero le più disparate, e che i pazienti affetti da dermatite, salvo rari casi, se sottoposti soltanto alle terapie convenzionali, sono destinati ad esserne affetti per tutta la loro esistenza.

Si tratta quindi molto spesso di una malattia cronica e recidivante. Il capitolo delle dermatopatie in veterinaria è davvero ampio e questo breve articolo non potrà colmare tutte le domande e le perplessità di un umano che convive con un cane o un gatto che ne soffrono. Tuttavia cercherò di riassumere quanto più possibile le cause delle dermatopatie e gli eventuali trattamenti naturali che si possono affiancare a quelli tradizionali o utilizzare in casi ben scelti come unica terapia.

Cause di dermatite nel cane e nel gatto

Le cause della dermatite nel cane e nel gatto sono davvero molte, le più comuni sono:

Parassiti e insetti: molti parassiti come le pulci e gli acari e molti insetti ematofagi sono in grado di provocare dermatiti ma per lo più trattando gli animali con appositi antiparassitari tendono a guarire rapidamente.

Esposizione a irritanti cutanei: molte sostanze che entrano a contatto con la cute dei nostri amici a quattro zampe possono causare dermatiti; tra queste sia sostanze naturali come piante o parti di esse, che sostanze chimiche come detergenti e detersivi o anche fibre tessili sintetiche che possono provocare irritazioni cutanee.

Allergie: molte sostanze disperse nell’ambiente dove vivono i nostri amici possono provocare un’abnorme reazione del sistema immunitario, determinando dermatite; il caso più classico sono gli acari della polvere.

Allergie ed intolleranze alimentari: alcuni alimenti possono in alcuni cani e gatti, determinare una reazione allergica e innescare la dermatite nel cane. Molto spesso si tratta di cereali ma anche molte proteine possono provocare queste reazioni. Tuttavia le allergie alimentari sono numericamente inferiori rispetto a quelle ambientali.

Squilibri ormonali: in molte disfunzioni endocrine tra i sintomi si possono avere prurito, come alopecia e dermatite; il caso più eclatante sono i disturbi a carico di tiroide, gonadi e ghiandole surrenali.

Patologie immunomediate: molte patologie immunomediate sono causa di dermatiti croniche; tra le più conosciute vi è il lupus ma alcune patologie immunomediate della cute sono tipiche di alcune razze particolari di cani e gatti; soltanto dopo un accurata visita da parte del dermatologo veterinario sarà possibile effettuale la diagnosi.

Stress: lo stress cronico causa un aumento del cortisolo che si comporta proprio come se il nostro amico stesse assumendo corticosteroidi esogeni: la cute diviene secca, il pelo si dirada, può insorgere un prurito causato da disturbi comportamentali che si aggrava con noia e disagio, Queste dermatiti sono le più difficili da curare in quanto va curata più la sfera emotiva che la cute.

Sintomi della dermatite nel cane e nel gatto

Il sintomo più comune nelle forme di dermatite sia acuta ma specialmente cronica è il prurito. Il prurito rappresenta un grande problema non solo per i nostri amici quando ne sono affetti, ma anche per gli umani conviventi che soffrono vedendo i  loro amici che si grattano di continuo. Grattandosi oltretutto possono provocarsi lesioni cutanee che si aggravano con infezioni secondarie batteriche e micotiche.

La cute affetta da dermatite cronica presenta poi alcuni segni caratteristici come crosticine, papule, pustolette, arrossamenti e desquamazioni. Il pelo, come accennato, si presenta di scarsa qualità, opaco, diradato e spesso maleodorante.

Come aiutare fido e micia affetti da dermatite

Sicuramente una visita dal veterinario risulta il primo passo verso la guarigione; dalla visita clinica il medico potrà indicare alcuni esami diagnostici come l’esame citologico delle crosticine presenti sulla cute, o del pelo per diagnosticare alcuni tipi di dermatiti parassitarie.

Anche gli esami del sangue possono chiarire se ci sono disturbi metabolici in grado di causare la patologia dermatologica, come ad esempio epatopatie o malattie endocrine.
Emessa la diagnosi si procederà alla terapia che sarà chiaramente diversa da caso a caso.

Per le infezioni batteriche possono essere molto utili shampoo da effettuarsi con prodotti specifici per la detersione e da ripetersi con cadenza regolare.
Anche le applicazioni topiche di schiume ed unguenti, specialmente nelle dermatiti localizzate in piccole aree, può dare ottimi risultati.

Se la causa è allergica andrebbe individuato l’allergene ed in tutti i casi l’alimentazione va controllata e caso mai corretta. Molto spesso infatti le dermatiti hanno causa nutrizionale come quando vi sono carenze o eccessi nella dieta, e molto spesso vi sono forme di intolleranza o allergie ad alcuni ingredienti presenti nelle formulazioni industriali. A tal proposito potrebbe essere risolutivo l’intervento di un veterinario nutrizionista. Oltre all’inquadramento nutrizionale sono di fondamentale importanza i trattamenti antiparassitari che devono essere mirati ed effettuati sempre con il consiglio del medico veterinario curante. In base alla zona di residenza dei nostri amici a 4 zampe possono infatti essere indicati alcuni antiparassitari piuttosto che altri. Infine un’attenta vigilanza ambientale che miri ad eliminare sostanze irritanti presenti nell’ambiente in cui vive il nostro amico con la coda risulta molto importante.

Un aiuto concreto dalle medicine non convenzionali

La dermatite come accennato può non guarire mai; specialmente le forme allergiche e autoimmunitarie possono attanagliare l’esistenza del nostro amico la coda, e proprio in questi casi le medicine non convenzionali possono dare un grande sollievo. L’utilizzo, per esempio, di acidi grassi omega 3 e 6 provenienti da olio di pesce ed olio di semi di ribes nero sono un ottimo supporto per la salute di pelle e pelo; questi andrebbero aggiunti al cibo per lunghi peridi ed è sempre meglio se vi è l’indicazione di un medico veterinario per valutare la durata dell’integrazione.

Per il prurito oltre a farmaci di sintesi che possono avere notevoli effetti collaterali, soprattutto se utilizzati a lungo termine, si può utilizzare il fitoembrioestratto di Ribes nero, sempre secondo le indicazioni del medico veterinario curante. Il Ribes nero si può utilizzare nelle forme allergiche, autoimmunitarie e nelle vasculiti ed in generale per diminuire l’infiammazione, anche per periodi di diversi mesi, a cicli di 20 giorni con 10 giorni di pausa tra un ciclo ed un altro. L’unico caso in cui andrebbe evitato è nei pazienti affetti da disturbi delle ghiandole surrenali in quanto risulta essere un fitoterapico ad azione simile a quelle del cortisone.

Dermatiti e Omeopatia veterinaria

C’è poi l’enorme capitolo dell’Omeopatia. I rimedi indicati per le dermatiti sono davvero tantissimi. Sarebbe inutile cercare di ridurre questa delicata condizione di debolezza di un organismo a soli pochi rimedi, ed in oltre il rischio più grande sarebbe quello di sopprimere i sintomi come si fa con la medicina allopatica. Per l’Omeopatia infatti i pazienti affetti da patologie dermatologiche, salvo casi molto gravi di neoplasie maligne o malattie autoimmunitarie multiorgano, sono pazienti che hanno ottime capacità reattive ed un alto livello di salute. Il disequilibrio dell’organismo si ferma infatti allo strato più esterno, ovvero la cute.

Nondimeno vanno comunque trattati i sintomi e le complicanze; non si può infatti lasciare un povero cane o gatto con prurito incessante e lesioni cutanee. Per la corretta prescrizione vanno presi in considerazione tutti i sintomi fisici del paziente, i sintomi locali cutanei, i sintomi generali come freddolosità, calorosità, sete, desideri alimentari e soprattutto le caratteristiche emozionali e comportamentali che spesso risultano dirimenti per la corretta prescrizione del rimedio. Insomma, l’Omeopatia se ben applicata può fare davvero tantissimo, anche laddove la medicina tradizionale allopatica non riesce ad avere grosse risorse terapeutiche; l’importante però è che venga prescritta da medici veterinari esperti in Omeopatia, e che il fai da te sia lasciato a questioni meno delicate, come ad esempio piccole escoriazioni da trattare con calendula sia localmente in crema, che per via orale in forma diluita e dinamizzata. Per tutto il resto c’è bisogno di studio e competenza, ma quando questi ci sono i risultati possono essere davvero eccellenti.

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