Quando Fido e Micia subiscono un trauma la prima e più naturale reazione è quella di intervenire per alleviargli il dolore ed il fastidio. In linea generale, anche per traumi che possono sembrare di modesta entità, andrebbe ascoltato sempre il parere di un medico veterinario, in quanto, alcuni traumi lievi che accadono in età delicate, o che colpiscono parti del corpo delicate, se non opportunamente trattate possono cagionare una serie di problemi a breve e lungo termine.
Il padre scopritore dell’Omeopatia S. Hahnemann definì nel suo prezioso testo “Malattie acute e croniche” le così dette le sindromi traumatiche includendole tra le malattie acute individuali da traumi.
In medicina allopatica per trauma s’intende solitamente un evento esterno di natura fisica che colpisce soltanto il corpo; per l’Omeopatia, invece, vanno presi in considerazione anche i traumi psichici ed emotivi, come ad esempio un lutto, un abbandono, un forte spavento e così via.
Anche nel suo Organon dell’Arte del guarire, Samuel Hahnemann tratta le malattie traumatiche in alcuni interessanti paragrafi inerenti i così detti “mali locali”.
In particolare, nel paragrafo 186 Hahnemann dice:
“quei mali locali…dovuti unicamente ad un agente esterno sembrano essere i soli a meritare tale denominazione… È compito della chirurgia rimediare a queste infermità… ma deve intervenire il medico… con l’arte Omeopatica quando… l’organismo… richiede un aiuto attivo, dinamico, per essere messo in grado di portare a compimento l’opera di guarigione”.
Quindi Samuel Hahnemann riconosce l’importanza fondamentale della chirurgia, ad esempio, per suturare una ferita o per bloccare un’emorragia, ma intravede nel rimedio omeopatico qualcosa che possa andare a velocizzare il processo di guarigione attraverso la sua azione dolce e duratura.
Sia per i traumi fisici che per quelli mentali e della sfera emotiva, si tiene in conto sia dei sintomi fisici che del così detto sintomo eziologico, ovvero la causa scatenante, ad esempio, lutto, abbandono, forte spavento etc.
Vediamo insieme una breve carrellata di rimedi omeopatici che hanno una forte indicazione per i traumi.
Rimedio omeopatico Arnica montana
Rimedio principe dei traumi, soprattutto quelli con cute chiusa, senza quindi ferite sanguinanti; Arnica è un rimedio che appartiene al regno vegetale, preparato a partire da una pianta appartenente alla Famiglia delle Composite. La caratteristica per la sua prescrizione è che ci sia uno stravaso di sangue con cute integra, e quindi ideale per contusioni, distorsioni, o dopo traumi chirurgici, sia per il dolore nel post-operatorio, che per promuovere una più rapida guarigione.
La sensazione che prova il paziente che necessita dell’assunzione di Arnica è un dolore con sensazione di ammaccatura e di indolenzimento e provoca nel paziente la paura di essere toccato o urtato.
Altre indicazioni di Arnica sono:
– traumi contusivi e da corpo estraneo all’occhio ed all’orbita
– per agevolare il recupero post-operatorio dopo interventi di chirurgia generale o plastica
– in tutti i traumi con ecchimosi o petecchie
– nelle mialgie da sforzo
– nei disturbi cronici che iniziano dopo un evento traumatico
– nei danni neurologici o da shock emozionale dovuti al trauma
– per migliorare la coagulabilità del sangue
– durante il parto per migliorare ed accelerare la dilatazione della cervice (se è già avvenuta) e diminuire l’indolenzimento
– per le contusioni toraciche con forte tosse simile alla pertosse, con sensazione di dolore tale da provocare il pianto prima dell’accesso di tosse.
Rimedio omeopatico Bellis perennis
Rimedio vegetale, Famiglia delle Composite, Pratolina.
Molto simile ad Arnica, è indicato per contusioni e traumi seguiti però da rigonfiamento dei linfonodi prossimali e freddezza degli arti.
Aiuta la guarigione nel post-operatorio ed agisce bene anche in quei traumi che provocano danni tissutali profondi.
Si utilizza nei tumori mammari insorti dopo traumatismi alla mammella.
Rimedio omeopatico Sulphuricum acidum
Rimedio preparato a partire dall’acido solforico, con caratteristiche di sfinimento e distruzione degli acidi e spiccato tropismo muco-cutaneo tipico di Sulphur.
È il rimedio che segue Arnica e Bellis Perennis per le contusioni ed ecchimosi; si prescrive dopo la scomparsa del dolore post-traumatico, per rendere più rapida la guarigione ed il riassorbimento dei versamenti.
Agevola e rende più rapida la restitutio ad integrum dei tessuti danneggiati.
In particolare, per traumi dei tessuti molli, delle dita ed in tutti quei casi in cui s’istituisce una gangrena post-traumatica.
Rimedio omeopatico Ledum palustre
Rimedio vegetale preparato con una pianta appartenente alla Famiglia delle Ericacee, pianta che cresce in zone paludose, habitat naturale di zanzare, flebotomi e moscerini.
È il rimedio d’elezione per le morsicature in generale, per le punture, e le ferite penetranti simili, appunto, alle ferite da morso (ad esempio morsi di cane o di zanzare etc.)
Molto utile anche nella Malattia da graffio del gatto, sostenuta dal batterio Bartonella.
Le ferite si presentano gonfie, edematose, infiammate con tendenza alla suppurazione, mentre il sito della morsicatura è freddo gelato. Ledum si utilizza anche per:
– distorsioni agli arti inferiori con contusione-congestione, colorazione violacea e gonfiore della parte
– contusioni periorbitali con volto gonfio ed edematoso
– prevenzione del tetano
Tutti i disturbi di Ledum Palustre migliorano con il freddo e con applicazioni o bagni freddi ghiacciati.
Rimedio omeopatico Apis Mellifica
Rimedio animale preparato con il veleno d’ape, che a dosi ponderali provoca imponente edema infiammatorio a carico di cute, mucose e sierose, con copiosa produzione di essudato.
Rimedio d’elezione per le punture d’ape o per tutti i traumi che provocano sintomi simili alla puntura d’ape; è infatti indicato quando i sintomi insorgono con violenza ed in modo brusco. C’è intenso dolore bruciante e lancinante, estremo gonfiore della parte colpita al quale può seguire edema e versamento.
Tutta la sintomatologia è migliorata da impacchi freddi e dal movimento.
Si utilizza dopo punture d’ape, nell’orticaria con dolori brucianti e nelle reazioni allergiche in cui s’instaura edema angioneurotico, in particolare di glottide e faringe, con intensa dispnea ingravescente.
Indicato anche in tutti i casi di mastite con intenso edema infiammatorio mammario.
Rimedio omeopatico Symphytum officinalis
Preparato a partire da una pianta che appartiene alla Famiglia delle Borraginacee, la Consolida maggiore, conosciuto anche come rimedio ”specifico ortopedico” dell’arsenale erborista.
Rimedio per i traumi alle ossa, al periostio, con dolori che persistono a lungo dopo il trauma. Si utilizza nelle fratture, sia in fase acuta, per ridurre il dolore, che in tutte le fasi di formazione del callo osseo, per velocizzare il processo di ossificazione e per favorire la riduzione di un callo ipertrofico ed imponente.
Infine si utilizza per i traumi contusivi dell’occhio e dell’orbita.
Rimedio omeopatico Ruta graveolens
Appartenente ai rimedi vegetali, si prepara con la Ruta, Famiglia delle Rutacee.
Rimedio per i traumi a carico di tessuto connettivo, tendini e periostio, caratterizzato da rigidità. Si utilizza in traumi ai tendini provocati da distorsioni o storte alle articolazioni che producono contusione e rigidità, oppure in fibrosi e tumori nodulari ai tendini causati da traumatismi ripetuti o da eccessivo utilizzo, in particolare a livello delle articolazioni del carpo e del tarso.
Indicato anche per traumi contusivi al periostio, borsiti e tendiniti acute con versamento.
Il dolore è sordo, tipo di ammaccatura, con estrema rigidità, ed è migliorato dal riposo; peggiora col tempo freddo, con l’umidità e con gli sforzi.
Rimedio omeopatico Rhus toxicodendron
Rimedio vegetale preparato con il Sommacco, pianta della Famiglia delle Anacardiacee.
Molto simile a Ruta perché indicato in traumi con rigidità e dolori.
Si utilizza nei traumi tendinei e muscolari che si aggravano con lo sforzo eccessivo, ma migliorano col movimento; infatti, i pazienti tendono a flettere ed estendere le articolazioni colpite.
È utile anche nei traumi alla schiena che migliorano con movimento e calore.
Rimedio omeopatico Hypericum perforatum
Appartiene al regno vegetale e si prepara con l’erba di San Giovanni, Famiglia delle Ipericacee.
È detto anche “l’arnica dei nervi”, rimedio principe per i traumi a carico di aree riccamente innervate; si dice che Hypericum “urla di dolore”. Il dolore in Hypericum è esagerato rispetto alla reale lesione del paziente; è un dolore acuto, folgorante, insopportabile ed è aggravato dal movimento.
È utilizzato quindi per traumi in zone riccamente innervate quali lingua, occhi, genitali, denti, dita ed a carico di grossi nervi.
Oppure per traumi alla spina dorsale di tipo distorsivo, contusivo e concussivo, ma anche per fratture al rachide, in particolare alla regione coccigea e quando dopo il trauma la sensibilità e la mobilità sono ridotte.
Anche le ferite perforate o laceranti migliorano molto con Hypericum.
Utilizzato anche nei dolori da arto fantasma, per le cicatrici dolorose e per alleviare il dolore cronico nelle razze di cani cosiddetti condrodistrofici, anche se non c’è la risoluzione della lesione organica
Rimedio omeopatico Natrum sulfuricum
È un minerale, un sale, formato da sodio e zolfo; se assorbito dai tessuti animali è in grado di provocare disturbi del metabolismo intercellulare con iperidratazione tissutale.
Rimedio d’elezione per i traumi cranici, i traumi alla testa ed alla spina dorsale.
Nell’”uomo anche la depressione con idee suicidarie, la confusione ed il torpore mentale che consegue il trauma cranico migliorano molto con questo rimedio.
È indicato anche nelle convulsioni che conseguono ad un trauma cranico.
Rimedio omeopatico Cicuta virosa
Rimedio appartenente al regno vegetale, preparato con la Cicuta d’acqua, Famiglia delle Ombrellifere, pianta conosciuta anche come “prezzemolo dei pazzi”. L’intossicazione da Cicuta provoca infatti eccitazione, convulsioni, spasmi.
Indicato in caso di convulsioni e contorcimenti con opistotono dopo trauma cranico; sintomo chiave per la scelta del rimedio è che il paziente vocalizza prima dell’accesso convulsivo, ha la testa girata indietro e può essere strabico.
Sono presenti spasmi della colonna cervicale e delle estremità, con inarcamento della schiena.
Rimedio omeopatico Achillea millefolium
Appartenente alla famiglia dei rimedi vegetali, si prepara con la pianta omonima.
È il rimedio per i traumi provocati da cadute dall’alto che provocano emorragie di sangue rosso vivo, rutilante.
Si utilizza anche per le emorragie uterine e per l’epistassi post-traumatica.
Rimedio omeopatico Euphrasia officinalis
Rimedio vegetale, preparato a partire da una Scrofulariacea, pianta con spiccata azione irritante sulle mucose oculari e delle prime vie respiratorie.
Utilizzato per i traumi all’occhio, in particolare alla cornea, caratterizzati da copiose secrezioni, intenso bruciore agli occhi, irritazione e fotofobia che provocano ammiccamento e tendenza a tenere chiusi gli occhi.
Le secrezioni sono fluide ed abbondanti, anche dalle cavità nasali; spesso c’è pus alle commessure palpebrali sia laterali che mediali, ma la parte non è escoriata.
È un ottimo rimedio anche per le ulcere corneali di origine traumatica.
Rimedio omeopatico Staphysagria
Rimedio vegetale, preparato con il Delphinium Staphysagria, Famiglia delle ranuncolacee.
Utilizzato per accelerare la cicatrizzazione di ferite a margini netti, tipo ferite chirurgiche, ferite da taglio oppure per cicatrici, ipersensibili e dolenti, che non rimarginano e tendono a divenire dure.
Staphysagria è un rimedio che ha la tendenza a sviluppare neoformazioni dure in generale ed in particolare a seguito di vessazioni.
Per questo motivo è il rimedio che deve essere somministrato dopo gli interventi chirurgici che provocano vessazione, come ad esempio l’orchiectomia nel gatto. In questo caso, infatti, si unisce la vessazione psicologica provocata dalla castrazione, il trauma chirurgico provocato dal taglio e lo spiccato tropismo del rimedio per i problemi a carico dell’apparato genito-urinario maschile.
Rimedio omeopatico Graphites
Rimedio del regno minerale preparato con la grafite, un carbonio amorfo. Ottimo rimedio per ridurre e prevenire cicatrici esuberanti, cheloidi cicatriziali, soprattutto in quei soggetti che hanno la tendenza a formare processi proliferativi di ogni sorta.
Utile anche nei calli d’appoggio, in pomata localmente o per via generale.
Rimedio omeopatico Hamamelis virginiana
Rimedio vegetale, preparato con la pianta omonima, appartenente alla famiglia delle Hamamelidacee.
Si utilizza sottoforma di pomata su traumi contusivi che tendono all’emorragia.
Questo rimedio ha infatti particolare tropismo per la piccola circolazione; quando dopo un trauma c’è stravaso di sangue a causa di fragilità venosa, o per le varici, ed i caratteri dell’emorragia sono quelli di un’emorragia passiva, va preso in considerazione Hamamelis. È quindi un rimedio molto utile nell’otoematoma, dopo aver effettuato lo svuotamento chirurgico.
Rimedio omeopatico Cantharis vesicatoria
Rimedio del regno animale che si prepara a partire dalla mosca spagnola.
Cura i traumi a carico di cute e mucose caratterizzati da un danno violento sui tessuti, come ad esempio i danni causati da un’ustione, o dal contatto con sostanze chimiche caustiche.
Si utilizza per lenire il bruciore ed il prurito ed in tutti i casi in cui la lesione cutanea è simile ad una vescicola, ad un flittene, o ad una scottatura.
Le lesioni tipiche di Cantharis hanno l’aspetto di vescicole piene di liquido che tendono a rompersi lasciando sotto di sé un’ulcerazione con essudato pseudomembranoso, e ricordano le ustioni di 2°-3° grado.
Il dolore è bruciante ed è peggiorato dalle applicazioni calde.
Utile anche nelle cistiti scarsamente emorragiche, ma con intenso bruciore e prurito all’atto della minzione.
Rimedio omeopatico Urtica urens
Rimedio vegetale, preparato con l’ortica comune, Famiglia delle Urticacee.
Si utilizza in tutti i problemi cutanei con sintomi locali simili all’orticaria, negli eczemi, nelle scottature di 1° e 2° grado con forte distruzione tissutale, o nelle morsicature di insetti e nelle dermatiti provocate dal contatto con sostanze urticanti (piante, veleno di medusa etc.)
Indipendentemente dalla causa scatenante, quando una lesione cutanea ha le caratteristiche dell’orticaria (dolore pungente, bruciore e prurito intensi) è indicata Urtica urens, anche a dosi ponderali, localmente, sottoforma di pomata o tintura madre.
Rimedio omeopatico Calendula officinalis
Rimedio vegetale preparato con Calendula, pianta appartenente alla Famiglia delle Composite.
Antisettico, astringente, lenitivo, promuove la guarigione di ferite, abrasioni ed incisioni, utilizzato sia per via interna, ad alte potenze, che localmente come pomata o tintura madre, a dosi ponderali.
Impiegando quest’ultima via di somministrazione si possono evitare applicazioni topiche di pomate cortisoniche ed antibiotiche.
Inoltre Calendula limita il sanguinamento delle ferite.
Negli eczemi e dermatiti secche va preferita la formulazione in pomata in quanto, la presenza dell’alcool contenuto nella tintura madre, tende ad irritare e seccare ancora di più la cute.
Rimedio omeopatico Causticum hahnemanni
Preparazione hahnemaniana appartenente alla Famiglia dei Kalium.
Rimedio per i traumi spinali che provocano incontinenza o ritenzione urinaria, con paralisi della vescica.
Si utilizza anche per traumi psichici, quali forte spavento o un dispiacere che provocano convulsioni, spasmi, mioclonie o sintomi da “piccolo male”, e che sono peggiorate dal sonno.
Rimedio omeopatico Aconitum napellus
Rimedio del regno vegetale, preparato con la Cappuccina, pianta che appartiene alla Famiglia delle Ranuncolacee.
Aconito è il rimedio per i forti traumi psichici.
Si utilizza per condizioni acute provocate da shock, dopo forti spaventi che generano stato ansioso, paura, agitazione.
Quando un paziente si trova in questo stato di ansia permanente a seguito di uno shock, come un terremoto, un incidente d’auto etc., dobbiamo sempre pensare ad Aconitum come primo rimedio da somministrare.
L’aspetto peculiare è che i sintomi di Aconitum compaiono improvvisamente dopo uno shock psichico, dopo un incidente o dopo un colpo di freddo (ad esempio l’esposizione al vento freddo di tramontana).
Rimedio omeopatico Opium
Rimedio vegetale preparato con il papavero da cui si ottiene la droga omonima, il Papaverum somniferum, Famiglia delle Papaveracee.
È indicato nei disturbi provocati da spavento, come ad esempio tremori, convulsioni, insonnia, ed anche in stati comatosi e stuporosi che insorgono dopo forti spaventi.
Il paziente versa in uno stato letargico ed anche le sue percezioni nocicettive sono molto affievolite, fino a raggiungere in alcuni casi quasi uno stato di anestesia, con mancanza di dolore quando sono invece presenti disturbi che dovrebbero provocargli algia.
È anche indicato nei traumi cranici, quando c’è stato comatoso, miosi, bradipnea con rumore di russamento alternata a momenti di apnea, gonfiore della faccia, confusione mentale ed ipertermia.
Posologia e vie di somministrazione dei rimedi omeopatici per traumi e lesioni acute del cane e del gatto.
Fermo restando sempre il consiglio di farsi prescrivere il rimedio omeopatico da un veterinario esperto in Omeopatia, si può, nell’attesa della visita, iniziare a somministrare al proprio amico con la coda uno di questi rimedi omeopatici. Il dosaggio del rimedio va scelto sia in funzione della gravità del trauma ed in base alla similitudine con la sintomatologia che questo ha prodotto, che delle condizioni generali del paziente, e quindi del suo stato di salute.
Come nella scelta delle dosi nelle malattie acute in genere, prenderemo in considerazione in primo luogo il grado di coinvolgimento dello stato generale: quando il trauma è intenso e produce forte dolore, paura, ansia, oltre che la patologia organica, e quando il paziente si trova in un buon livello di salute, somministreremo sempre alte potenze, fino alla 200K o CH.
Quando il trauma colpisce prevalentemente la sfera psichica ed emotiva e produce scarsi danni organici, possiamo spingerci fino ad una 1000K.
Quando invece ci sono disturbi funzionali, lesioni organiche più o meno importanti in pazienti che presentavano già prima del trauma patologie croniche, organiche o funzionali, o quando non c’è grossa similitudine tra il rimedio prescelto e la sintomatologia, la dose da somministrare deve essere compresa tra la 5 e la 30CH, a seconda dello stato del soggetto.
Va infine ricordata una regola da applicare per tutte le patologie acute: lo stato acuto “consuma” il rimedio, quindi questo va somministrato, soprattutto all’inizio e negli stati iperacuti, ad intervalli molto brevi: ogni 2-3 ore, ogni ora, a volte persino ogni quarto d’ora.
Sarà comunque il nostro paziente che ci farà capire dal suo stato generale se ha bisogno di una nuova somministrazione in quanto ricompariranno il dolore o le altre alterazioni metaboliche che il trauma aveva prodotto e che il rimedio aveva normalizzato.
Di contro, in caso di traumi lievi o che hanno colpito più il piano mentale che fisico, talvolta anche una sola dose somministrata ad un’alta diluizione, può essere sufficiente a riportare l’omeostasi.